Giovedì 18 Aprile 2024 - Anno XXII

Un saluto a Karol Wojtyla

Il popolo dei giovani Last ma non solo non ultima, bensì la più importante ed edificante vicenda legata alla morte e alle esequie di Papa Wojtyla, la meravigliosa, spontanea (questa sì!), genuina (da salamelecchi e untuosità, quand’anche avessero avuto occasione di esternarle, ci avrebbero ricavato ben poco) partecipazione dei giovani. Che bello! Ragazzi (che moltitudine!) che partono alla buena de diòs, si sfangano decine di ore di scomodo viaggio, affrontano disagi e difficoltà solo per andare a salutare un vecchio Signore, dedicargli un applauso o un canto con chitarra appresso. Una spiegazione, le ragioni, il motivo di tanta aficiòn? Elementare … Leggi tutto

Il popolo dei giovani

Un saluto a Karol Wojtyla

Last ma non solo non ultima, bensì la più importante ed edificante vicenda legata alla morte e alle esequie di Papa Wojtyla, la meravigliosa, spontanea (questa sì!), genuina (da salamelecchi e untuosità, quand’anche avessero avuto occasione di esternarle, ci avrebbero ricavato ben poco) partecipazione dei giovani. Che bello! Ragazzi (che moltitudine!) che partono alla buena de diòs, si sfangano decine di ore di scomodo viaggio, affrontano disagi e difficoltà solo per andare a salutare un vecchio Signore, dedicargli un applauso o un canto con chitarra appresso. Una spiegazione, le ragioni, il motivo di tanta aficiòn? Elementare Watson. Wojtyla li ha capiti, ha capito il vuoto nelle loro teste, ha cercato di inculcare loro dei valori (religiosi, laici, rossi verdi o gialli poco importa), di dare un senso all’esistenza, di dire basta all’effimero e all’apparire. Ed eccoli lì a ringraziarlo e salutarlo, stufi di vivere nell’adorazione del Vitello d’Oro impersonificato da squallidi Grandi Fratelli o da invereconde Isole dei Famosi, dalle finte lacrime della Mara Venier e dalle mutande cadenti di Bisteccone, dalle tette fuoriuscenti delle Lecciso al consumistico spot dell’ennesimo telefonino da esibire status symbol agli amici ancor più vuoti di te.
Pensa tu: un vecchio non credente che di sicuro ha provato per Wojtyla più tristezza di Bruno Vespa.

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