Venerdì 10 Maggio 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Francesco RutelliAllora, sarà Rutelli, l’Uomo della Provvidenza  che miracolerà ambo i Turismi? Oppure miracolerà solo un Turismo? E in tal caso quale? A tale proposito, per quel che si sa di Rutelli, si può dire che un Grande Viaggiatore non è certo mai stato; fa parte delle tre o quattro “Grandi Tribù”  perennemente inchiodate a Capalbio o Capri o Costa Smeralda e comunque non interessate – salvo rari casi – in un  viaggio estivo intelligente. Eppertanto potrebbe intendersene (è stato pure sindaco di Roma) di Turismo incoming, che se non è l’opposto, antitetico, il contrario dell’outgoing poco ci manca. Ma … Leggi tutto

Francesco Rutelli
Francesco Rutelli

Allora, sarà Rutelli, l’Uomo della Provvidenza  che miracolerà ambo i
Turismi? Oppure miracolerà solo un Turismo? E in tal caso quale? A tale
proposito, per quel che si sa di Rutelli, si può dire che un Grande
Viaggiatore non è certo mai stato; fa parte delle tre o quattro “Grandi
Tribù”  perennemente inchiodate a Capalbio o Capri o Costa Smeralda e
comunque non interessate – salvo rari casi – in un  viaggio estivo
intelligente. Eppertanto potrebbe intendersene (è stato pure sindaco di
Roma) di Turismo incoming, che se non è l’opposto, antitetico, il
contrario dell’outgoing poco ci manca. Ma l’Astoi non è soprattutto
un’associazione di chi, salvo qualche caso di Villaggi o programmazione
viaggi estiva,  “fa viaggiare all’estero”, alias Turismo outgoing? E
allora? Mica che Boscoscuro abbia parlato – come dicono in Emilia –
solo “per dare aria alla bocca” e compiacere il “neoPotente” di turno?

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che…
Del linguaggio turistico-televisivo dei mezzibusto (banale, scontato,
solito, populistico) l’utente, o quantomeno chi opera nel turismo, ne
ha piene le balle?

Soprattutto per due “leit motiv” tragicamente onnipresenti nel commentare le vicende turistiche.
Uno.
Il commentino (populistico, da sociologia pelosa) “per chi se le può
permettere” (le vacanze) sempre presente mentre sul video appaiono i
“forzati del treno” in partenza dalla Centrale di Milano; e a questa
vista ogni benpensante che è stato su un treno affollato tra 45° di
calore e folate di afrore, può solo pensare che siano fortunatissimi
quelli che “le vacanze non possono permettersele”, eppertanto se ne
stanno a casa in grazia di dio.
Due. La penosa e sbrigativa
battuta “presi d’assalto” (roba da Marines e Giapponesi alle Filippine)
affibbiata a musei, spiagge, ristoranti, bar, autostrade, insomma,
tutto ciò che ha a che fare con i “disperati delle vacanze”, quelli
“obbligati ad andar via” tutti assieme, per il mancato scaglionamento
delle vacanze nel Belpaese.
Povera gente, probabilmente  costretta
a “prendere d’assalto” non per il boom del turismo, ma soltanto per
urgenti problemi di vescica  (idea per i Tiggì) e un bel “campolungo”
sulla fila davanti a un cesso di un Autogrill.
Basta, please, con il penoso “presi d’assalto”.

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