Venerdì 29 Marzo 2024 - Anno XXII

Il “passalibro” di Loano

Da qualche tempo una viva curiosità si è impadronita degli abitanti di Loano, nel savonese. I passanti, visitatori come residenti, non sanno resistere alla voglia di scoprire cosa contiene quella “cassetta”, messa al fianco di una statua…

Il lungomare di Loano
Il lungomare di Loano

Sulla passeggiata a mare di Loano, cittadina della riviera ligure di ponente, si incontra una particolare scultura a forma di gatto con a fianco una speciale cassetta, proprio lì all’aria aperta, sotto la palma che la ombreggia e il rumore di fondo del mare.
La scultura è stata simpaticamente ribattezzata “Gatto Bardo”, una magnifica figura realizzata da un’artista che davvero ha dimostrato di avere l’arte scultoria nelle vene: Bruno Chersicla. Pittore, disegnatore, scultore, autore di una delle tre fontane che abbelliscono la passeggiata della cittadina.
Classe 1937, Chersicla nella sua carriera di artista ha saputo conciliare radici mitteleuropee, precisione geometrica nelle forme, rigore intellettuale e pulizia del design. Sin dagli anni Settanta ha affrontato la realizzazione di forme ambigue e ambivalenti ma sempre fedeli a una visione provocatoria e ironica dell’espressione figurativa.
A ciò si aggiunga l’ingresso nel Guinness dei primati nell’anno 2001 per il dipinto più grande del mondo, realizzato a Trieste nella piazza dell’Unità d’Italia.

Così è nato il “bookcrossing”

Cassetta per il bookcrossing
Cassetta per il bookcrossing

E’ anche (forse e soprattutto) grazie alla sua scultura che l’apparente stranezza di quest’opera e della cassetta posta lì accanto, contagia turisti, chi è di passaggio, persino gli stessi residenti; tutti coloro insomma che non hanno partecipato in prima persona all’inaugurazione del primo “bookcrossing on the road”, sulla strada appunto; una postazione artistica dove le persone possono lasciare i propri libri e metterli a disposizione di altri lettori. “Bookcrossing” altro non significa che “passalibro”, cioè uno “spazio speciale” in cui chiunque può scambiare dei libri con altre persone accomunate dalla stessa passione: la lettura. Sì, proprio i tanto vilipesi libri, fatti di carta, materiali e tangibili, alla faccia di internet, della televisione e delle tecnologie dell’immaterialità.
Chi legge un buon libro, quindi, potrà decidere di metterlo a disposizione di altri lettori, nella speranza che, dopo aver conosciuto tramite il “Bookcrossing” un autore, il “bookcrosser” possa poi entrare in libreria per continuare il proprio percorso alla scoperta di altri coinvolgenti racconti, storie o romanzi.

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Viene dagli Usa, occorre dirlo?

La fontana di Bruno Chersicla lungo la passeggiata
La fontana di Bruno Chersicla lungo la passeggiata

Il Bookcrossing è un vero e proprio costume culturale che trova le sue origini negli Stati Uniti, dove il “passalibro” è diventato ormai da tempo un vero e proprio fenomeno socio-culturale. I membri di una comunità di lettori di libri si incontrano virtualmente nella rete web per donare o ricevere un libro considerato particolarmente importante e significativo, che a sua volta sarà poi donato o ricevuto tante volte quante troverà un nuovo lettore disposto ad accoglierlo. Sul sito web il libro viene schedato, indicando dove è stato lasciato, regalato o “volutamente” dimenticato; il libro inizia così un vero e proprio “viaggio”, le cui tappe sono indissolubilmente legate agli spostamenti di chi trova il volume, lo legge, e poi lo riconsegna all’avventura di un nuovo lettore, comunicando sempre la nuova collocazione.
Importato in alcuni paesi europei, da alcuni anni il “passalibro” è una buona abitudine culturale ormai in voga anche in Italia: circoli culturali e universitari, caffè e club; tutti luoghi chiusi però, non all’aperto come nella  passeggiata di Loano, che da tempo aspettava l’opportunità di presentare questa singolare ma significativa iniziativa, certamente unica nel suo genere per la Liguria e forse anche per l’Italia. Il comune di Loano da sempre ha puntato l’attenzione sulla cultura, con un nutrito pacchetto di eventi come elemento portante dell’offerta turistica; c’è voluto ad ogni modo tempo, passione e costanza, prima di poter realizzare l’ambizioso progetto del “passalibro”.

Il battesimo a Loano

Giuseppe Conte durante l'inaugurazione
Giuseppe Conte durante l’inaugurazione

Durante l’inaugurazione, alla presenza delle autorità politiche e culturali della città, e allietati dalle musiche per sassofono e chitarra, è stato lo scrittore e poeta Giuseppe Conte a dare il via alla prima possibilità di scambio di libri, mettendo i primi due testi nella cassetta accanto al “Gatto Bardo”. Imperiese di origine, Giuseppe Conte ha esordito come scrittore nel 1972 con il volume “La metafora barocca”, testo destinato a diventare punto di riferimento costante per gli studi secenteschi. Nel 1979 ha pubblicato la raccolta di poesie “L’Ultimo aprile bianco”, seguita nel 1983 da “L’Oceano e il Ragazzo”, definito da Italo Calvino come testo fondamentale nel rinnovamento della poesia italiana. Il suo penultimo romanzo, “Il Terzo Ufficiale” ha vinto i premi Hemingway e Basilicata.
La sua ultima fatica letteraria “La casa delle onde”, del 2005, è una rievocazione della poesia e degli ideali sovversivi di Shelley, una delle figure più sensibili e controverse del romanticismo europeo. E sono proprio le sue ultime due opere che Giuseppe Conte ha voluto lasciare nella postazione del “passalibro” di Loano.

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Il libro, “mezzo” di comunicazione sociale

Il “passalibro” di Loano

Ci si può chiedere infine quale sia il reale valore di un luogo per il libero scambio di libri. Il “passalibro” racchiude in sé la speranza della “lettura condivisa”, una sorta di invito, magari simbolico, che vede il libro come strumento per incontrarsi, parlarsi e scambiarsi idee.
L’iniziativa si riveste inoltre di un più profondo significato sociale: quello di offrire la possibilità, con il passaggio di un libro da una persona a un’altra, di creare una “corrente positiva” e un’unione tutta particolare tra i lettori, vecchi e nuovi. Ma è anche un modo per mezzo del quale i fruitori hanno la possibilità di “conversare” con gli scrittori, in una sorta di nuovo e dialettico circuito culturale e letterario. Anche chi è solo, con lo strumento del libro e con la sua circolazione, può “parlare” con gli altri e rapportarsi in maniera proficua a quella piccola, o grande che sia, parte di mondo che il libro rappresenta.

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