Lunedì 13 Maggio 2024 - Anno XXII

Dürer, maestro dell’incisione

Fino al 30 giugno sono in mostra al museo diocesano di Venezia cento preziose opere del maestro tedesco, innovatore per forma, tecnica e visione artistica

Sant'Eusachio, 1511
Sant’Eusachio, 1511

Il museo diocesano di Venezia, chiostro di Sant’Apollonia, ospita fino al 30 giugno 2007 la mostra “Officina Dürer“ a cura di Sebastiano Guerrera e Gianmatteo Caputo. Sono esposte oltre 100 opere, tra le maggiori incisioni e xilografie, di soggetto religioso, ma anche di costume, provenienti da collezioni private, che consentono di comprendere la lettura del mondo classico e rinascimentale italiano da parte dell’artista, che spesso si recò in Italia e studiò l’opera di Bellini, Mantegna e Leonardo.
Pittore, disegnatore, incisore e teorico dell’arte, il tedesco Albrecht Dürer nacque a Norimberga  nel 1471 e scomparve nella stessa città natale nel 1528. E’ considerato l’esempio più alto dell’arte rinascimentale in Europa ma deve la sua fama soprattutto all’opera incisa, nella quale importanti e di grande valore sono state le sue innovazioni formali e tecniche. Visse in un periodo e in un paese in cui l’arte grafica fu completamente rivoluzionata (nella metà del 1400 risale la prima stampa): è portatore di una abilità unica, di grande impatto, che è stato quasi impossibile riproporre nei secoli successivi.

La Vergine sulla mezzaluna, 1511 circa
La Vergine sulla mezzaluna, 1511 circa

In mostra sono esposte le opere grafiche più celebri e conosciute come ad esempio la serie “Grande Passione Xilografica”, realizzata tra il 1496 e il 1499 e pubblicata nel 1511, la “Piccola Passione xilografica” (1509-1511), quella della “Vita Della Vergine” (1502-1505) e la serie dedicata all’”Apocalisse”. In queste opere Dürer si fece portatore di un messaggio evangelico e religioso più umano e popolare, molto diverso dalla visione tardo gotica allora in uso.
Va ricordata “Melencolia I”, una delle opere più significative. È considerata fondamentale per la nascita della pittura metafisica. Da sempre è al centro di studi che ne hanno indagato i significati tecnici, matematici, filosofici ed esoterici. Parimenti, il foglio “Cavaliere, la Morte e il Diavolo” – che rappresenta la caducità della vita umana – con le sue simbologie religiose e laiche ha ispirato artisti di tutti i tempi, persino Ingmar Bergman in alcuni dei suoi film più celebri.
L’innovazione, contenutistica e formale, apportata dall’artista e ispirata al modello italiano, fu ben accolta in tutto il Nord Europa. Insieme a Rembrandt e Goya, Dürer è stato uno dei più alti rappresentanti dell’opera incisoria, innalzando questa forma artistica e rendendola ancora oggi insuperata.

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Officina Dürer
Venezia, Museo Diocesano di Venezia, Chiostro di Sant’Apollonia
16 dicembre 2006 – 30 giugno 2007
Orari di apertura: tutti i giorni 10-18 (la biglietteria chiude alle ore 17.30)
Biglietti: Intero 8.00 euro / Ridotto 6.00 euro / Scuole 3.00 euro. Ingresso al chiostro di Sant’Apollonia 1.00 euro
Infoline: Tel. 02 54276

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