Giovedì 12 Dicembre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… TTG, alias Travel Trade Gazette Italia, offre adesso il giornale online? Un evviva e un benvenuto! La stampa online sta dilagando in tutto il mondo. E a non crederci sono rimasti soltanto pochi nostalgici della carta stampata. Sapevate che… Alitalia e Malpensa si fanno i dispetti cosicché – turisticamente parlando – il cittadino utente ce l’ha sempre in quel posto?Robb de matt. Provare per credere (e se occorressero prove siano citati il Corriere della Sera del 21 novembre e il TG5 del 22). Per il 22 novembre è stato proclamato uno sciopero a Linate e Malpensa. Ma il … Leggi tutto

Sapevate che… TTG, alias Travel Trade Gazette Italia, offre adesso il giornale online?

Un evviva e un benvenuto! La stampa online sta dilagando in tutto il mondo. E a non crederci sono rimasti soltanto pochi nostalgici della carta stampata.

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Alitalia e Malpensa si fanno i dispetti cosicché – turisticamente parlando – il cittadino utente ce l’ha sempre in quel posto?
Robb de matt. Provare per credere (e se occorressero prove siano citati il Corriere della Sera del 21 novembre e il TG5 del 22). Per il 22 novembre è stato proclamato uno sciopero a Linate e Malpensa. Ma il 20 lo sciopero viene spostato al 30 novembre talché il 22 (solitamente un paio di giorni bastano per ripristinare gli operativi) i voli dovrebbero operare normalmente.
Invece no. Il 22 Alitalia cancella 30 voli a Linate e 100 a Malpensa. I motivi? Secondo le due citate fonti di informazione (e il commento fornito dal Corriere è condiviso dalla Cisl, Trasporti Lombardia) la decisione di Alitalia altro non sarebbe che un dispetto, una ripicca, uno sgarro rivolto a Linate e Malpensa per le reazioni dei lavoratori dei due aeroporti milanesi al “piano Alitalia”, tendente a segare l’hub del nord Italia. Secondo AZ invece (TG5 23/11, ore otto) gli equipaggi non potevano più essere raccattati, eppertanto lo stop era dovuto. Ma, sostengono i “Lombardi” (alla Prima Crociata contro Roma-Fiumicino) allora, perché tutte le altre compagnie hanno fatto in tempo a ripristinare gli operativi e Alitalia, invece, no? E qui, a onor del vero, la Compagnia di ex Bandiera – perché in sostanza, oramai, le compagnie di Bandiera non esistono più – viene cuccata con la … “carne in bocca”).  E va là che vai bene….

Sapevate che… Il tour operator Sweet Island a fine novembre ha organizzato per gli agenti di viaggio (TTG Newsletter) un eductour a Mauritius, battezzandolo “L’Isola degli Agenti”?
Superfluo commentare che il “titolo” dell’eductour (orribile e mai morto “neologismo”) scimmiotta (e, beninteso, niente di male) la ben nota sceneggiata televisiva dell’Isola dei Famosi. E’ comunque certo che l’iniziativa degli agenti di viaggi possiederà più contenuti culturali del cosiddetto Reality Show urlato dalla Ventura. Ma non è proprio il caso che i baldi facenti viaggiare si vantino più di tanto. Per il semplice fatto che lo spettacolo dei Famosi dell’Isola è totalmente vacuo e demenziale, quoziente di intelligenza Zero (talché, a confronto, anche lo spettacolo di un bambino sul vasino può produrre ragionamenti più profondi di quelli suscitati dai colloqui tra bipedi, con linguaggio di borgata).

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Vittorio Emanuele IV
Vittorio Emanuele IV

Sapevate che… Vittorio Emanuele IV ed Emanuele Filiberto dopo aver chiesto e ottenuto l’ok per ritornare in Italia, adesso – per riavere i beni della dinastia – tornano alla carica?
Avanti Savoia!
Sarebbe il caso che Emanuele Filiberto (con una parte dei 260.000 milioni di euro chiesti come  risarcimento dallo Stato italiano) andasse a scuola alla Berlitz?
Almeno per imparare quali sono le principali lingue del mondo, tipo l’inglese, lo spagnolo, il francese, il tedesco ecc ecc. Tra le quali lingue manca lo svizzero. Accade infatti che (in una intervista al TG5) lamentando i danni subiti per colpa della forzata lontananza dall’Italia negli anni giovanili, il rampollo del (fortunatamente evitato) “quasi Re d’Italia” abbia lamentato il grave disagio di ritrovarsi a dover parlare con “l’accento svizzero”. Svizzero per svizzero, molto meglio del Savoia piemontardo, è la Hunziker, che il Ticinese (che poi sarebbe un bel genuino Lumbard d’antan) lo parla ammirevolmente (mentre “Fili” parla solo quel linguaggio con la erre moscia tipico di chi in tutta la vita ha mai dovuto “puntare” la sveglia una volta che fosse una).

Sapevate che… La storia del Belpaese è lardellata di sconfitte?
Eh si, nel corso della sua storia lo Stato Italiano (nel senso del suo esercito e le altre Forze Armate, Guardia di Finanza nonché Carabinieri, Polizia, Forestali) ha subito parecchie sconfitte (o poco edificanti ritirate di fronte al nemico). Tra le sconfitte più note, quelle nella “fatal” Novara, a Custoza (con bis) e via via a Lissa (“uomini di ferro su navi di legno, hanno sconfitto uomini di legno su navi di ferro”…). Quindi Caporetto, El Alamein, l’8 settembre.
Infine, ultima sconfitta (o ritirata o supina mancata reazione a una ancorché minimissima “dichiarazione di guerra”) dello Stato Italiano: quella nella “battaglia” scatenata nella Curva dello stadio di Bergamo dagli Ultras dell’Atalanta. Durante la II Guerra Mondiale si sarebbe chiamata una “ritirata strategica” (in seguito, nei bollettini di guerra vieppiù edulcorata con “ripiegamento sulle posizioni prestabilite”).

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Sapevate che… Il naufragio della m/s “Explorer” nelle acque dell’Antartico fa doppiamente meditare?
Nel senso che (prima meditazione, con sensazione di sollievo) dall’impatto con l’iceberg non è derivato un disastro marittimo simile alla tragedia del “Titanic” (tutti salvi, solo gran spavento e una infreddatura). Meno confortante la seconda meditazione (almeno per chi ha a cuore il Turismo Intelligente, i Viaggi di un certo spessore, l’andare a vedere il mondo per curiosità e cultura).
A bordo della “Explorer” erano presenti: 2 argentini, 10 australiani, 2 belgi, 24 britannici, 12 canadesi,  1 cinese, 3 danesi, 17 olandesi, 1 francese, 1 tedesco, 2 di Hong Kong, 4 irlandesi, 1 giapponese, 4 svizzeri, 14 statunitensi, 1 colombiano, 1 svedese. Di italiani, nemmeno l’ombra.

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