Lunedì 29 Aprile 2024 - Anno XXII

Aquileia, la nuova Fondazione

È uno dei siti archeologici più preziosi e meglio conservati d’Europa. Una fondazione pubblica appena istituita si occuperà di gestire, valorizzare e custodire i tesori della Seconda Roma friulana

Aquileia, rovine romane (Foto: Turismo Fvg)
Aquileia, rovine romane (Foto: Turismo Fvg)

24 novembre –  In età imperiale Aquileia, cittadina oggi in provincia di Udine, era chiamata Seconda Roma per la sua posizione ottimale di collegamento tra l’Europa nord orientale e il bacino del Mediterraneo. Una porta d’accesso strategica per gli scambi commerciali in primis con i paesi bagnati dal Danubio. Fondata nel 181 a.C. per volere del senato romano, Aquileia è stata crocevia dell’incontro e della convivenza di latini, slavi e tedeschi ed è oggi una delle aree archeologiche più ricche e meglio conservate d’Italia e d’Europa dichiarata nel 1998 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Per gestire, custodire e valorizzare i suoi tesori archeologici è stata appena istituita una fondazione pubblica, la Fondazione Aquileia. La notizia è stata data in occasione dell’XI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che si è tenuta a Paestum a metà novembre.

Esperienza pilota

Aquileia, la Basilica Patriarcale (Foto: Turismo Fvg)
Aquileia, la Basilica Patriarcale (Foto: Turismo Fvg)

Il progetto è nato da un accordo tra il ministero per i Beni culturali, la Regione Friuli Venezia Giulia, il comune di Aquileia e la provincia di Udine e rappresenta una novità nel panorama italiano: la fondazione è infatti un’esperienza pilota che affida la gestione del patrimonio storico archeologico a soggetti non direttamente statali ma neanche privati. "L’esigenza della fondazione – ha spiegato il sindaco di Aquileia Adriano Scarel – è venuta dal basso, per valorizzare un sito protetto dall’Unesco e che può rappresentare una risorsa per l’economia locale modificando i rapporti con gli altri livelli istituzionali". Il ministero ha infatti concesso l’uso dei beni, mentre la Regione Friuli Venezia Giulia, insieme alla Provincia, ha dotato la fondazione delle prime risorse economiche. L’accordo tra Stato e Regione stabilisce che la Fondazione Aquileia predisponga piani strategici, favorisca lo sviluppo del turismo culturale, cofinanzi interventi, gestisca direttamente l’attività di valorizzazione e realizzi interventi di ricerca, conservazione e restauro dei beni concessi in uso.

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Pavimento a mosaico, particolare (Foto: Turismo Fvg)
Pavimento a mosaico, particolare (Foto: Turismo Fvg)

Aquileia conserva le proprie antiche fattezze ancora in gran parte integre. La cittadella è racchiusa in 180mila metri quadri di area scavati e attira ogni anno circa mezzo milione di turisti.
Oltre all’imponente colonnato del foro, i resti del porto fluviale e il Museo archeologico considerato uno dei più interessanti dell’Italia settentrionale, Aquileia è nota per la Basilica Patriarcale all’interno della quale è possibile osservare uno straordinario pavimento a mosaico di undici metri per sei, il più grande dell’era paleocristiana realizzato dopo l’editto di Milano di Costantino del 313 d.C.
Turismo Fvg, l’agenzia turistica locale, organizza visite guidate e propone servizi di audioguida per conoscere la storia del sito archeologico. Le visite sono effettuate nel fine settimana durante l’inverno, tutti i giorni nel periodo estivo e sono gratuite acquistando la Fvg card, una tessera che consente di avere vari vantaggi sul territorio del Friuli Venezia Giulia (per saperne di più: www.turismofvg.it).

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