Venerdì 3 Maggio 2024 - Anno XXII

Un “pacchetto” per le imprese turistiche

Siglato un accordo per l’accesso agevolato al credito a favore delle imprese che operano nel turismo. Cinque le banche coinvolte nell’operazione presentata dal Governo e dalle associazioni di categoria beneficiarie

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

Ammonta a 1,6 miliardi di euro il plafond stanziato da alcune banche italiane per finanziare nuovi investimenti nel settore turistico ricettivo. Il progetto si chiama “Italia&Turismo” ed è stato presentato stamattina dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, insieme al neo-ministro per il Turismo Michela Vittoria Brambilla, con il convolgimento delle banche, delle associazioni del settore e dei Consorzi Confidi.

“Stiamo parlando di circa 14 mila sportelli sparsi per il territorio – ha detto Berlusconi -. Le aziende possono usufruire di un prestito fino a 500 mila euro che può arrivare a 2 milioni di euro quando si tratta di edifici da ristrutturare da zero. Il mutuo può arrivare fino all’80% del valore dell’immobile e il pagamento va dai 6 mesi fino ad un massimo di 20 anni. Inoltre per le imprese turistiche è possibile pagare per i primi anni solo gli interessi”.

Liquidità “reale e immediatamente disponibile”

Bernabò Bocca
Bernabò Bocca

Soldi, ha garantito il premier, “reali e disponibili” garantiti da cinque istituti di credito: Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco Popolare, Banca Popolare di Milano e Banca Popolare di Sondrio. Tre le confederazioni beneficiarie: Confturismo-Confcommercio, Federturismo-Confindustria e Assoturismo-Confesercenti.

“L’iniziativa illustrata oggi è un segnale concreto di attenzione al turismo”, ha commentato il presidente di Confturismo-Confcommercio, Bernabò Bocca. “In un momento di estrema difficoltà per il mercato turistico – ha concluso Bocca – una misura di questa natura, che auspichiamo possa trovare immediata erogazione negli oltre 14 mila sportelli bancari facenti capo agli istituti coinvolti, potrebbe rappresentare un primo importante contributo, per ridare liquidità alle circa 270 mila imprese che costituiscono il sistema turistico italiano”.

(3/6/09)

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