Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Valle del Turano, nel Lazio di una volta

Piccoli paesi si affacciano sul lago. Il silenzio interrotto solo dal rintocco della campana. E la vista che spazia fino ad abbracciare San Pietro nelle giornate di tramontana. In tavola tartufi, castagne e persico reale. Per un soggiorno di relax

Castagne e tartufi per ricominciare

Castagne locali
Castagne locali

Per fortuna, a dare una mano al territorio e alla sua sopravvivenza, ci ha pensato la geografia boschiva e il clima temperato. La Valle del Turano è infatti terra di tartufi e qui il prezioso tubero si trova praticamente tutto l’anno nelle specie più pregiate: il Bianco, il Nero, lo Scorzone invernale ed estivo e l’Uncinato. Di pregio anche la qualità della castagna locale. La Valle conta circa 5mila ettari di castagneti. Alcuni esemplari sono giganti e molto antichi (quasi 300 anni). Per scovarli si può raggiungere il paesino di Collegiove, poco più a nord di Collalto Sabino. Nei dintorni si distendono a perdita d’occhio larghi appezzamenti delle varietà più comuni, la Marrone di Antrodoco e la Rossa del Cicolano.

Se Alba o Acqualagna sono città note ai buongustai, lo stesso però non si può dire di queste terre o della reatina Stipes, la frazione del Comune di Ascrea, che vanta il primato per la produzione di tartufi di tutta l’area che stiamo percorrendo.

Una “strada” per palati che se ne intendono

Spolverata di Scorzone sull'uovo all'occhio di bue
Spolverata di Scorzone sull’uovo all’occhio di bue

È così che la Comunità Montana del Turano ha ideato un percorso ad hoc giocando la carta delle sue eccellenze: “La Strada del tartufo e della castagna”. L’itinerario si snoda lungo una quarantina di chilometri della Valle toccando diversi Comuni e aziende che hanno fatto di questi prodotti il loro cavallo di battaglia. Trattorie e ristoranti che sono entrati a far parte della Strada espongono un logo di riconoscimento che li impegna a rispettare un protocollo qualitativo comune.

Il principio di base è quello del “chilometro zero”: gli ingredienti delle ricette sono sempre di stagione e prodotti in loco. Sul sito Internet della strada (www.tartufoecastagna.it) è disponibile un elenco dettagliato dei posti in cui mangiare, dormire e acquistare le specialità gastronomiche della zona. Con l’indicazione delle sagre e delle principali manifestazioni.

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Prima di lasciare la Valle non perdetevi allora le tagliatelle fatte in case con filetti di trota e tartufo, l’uovo all’occhio di bue con una spolveratina di Scorzone, i tonnarelli (una pasta lunga simile agli spaghetti alla chitarra) al cacio e pepe e tartufo bianco, l’arista con le castagne e il persico reale del Lago del Turano impanato e fritto. (25/6/09)

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