Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Vallonia: bella e concentrata

Un territorio ricco di particolarità, con una forte presenza italiana. Durbuy, la città più piccola al mondo con il Parco più grande. Spa con le sue sorgenti termali. Tournai con i famosi arazzi e poi la birra, il cioccolato e le patatine fritte

Waterloo e la Collina del Leone

Castello di Beloeil (©OPT - J. L. Flemal)
Castello di Beloeil (©OPT – J. L. Flemal)

A questo punto siamo praticamente arrivati in Francia, sono solo 8 chilometri da Tournai al confine ed è il momento di tornare verso Bruxelles.

Merita una piccola deviazione il Castello di Beloeil di proprietà dei Principi di Ligne che concedono la visita a gran parte del complesso circondato dall’acqua e dal grande parco in stile francese, 25 ettari con giochi di luce e ombra dove si alternano acqua e vegetazione.

Più volte nel corso del nostro itinerario vallone abbiamo incontrato luoghi di rilevanza militare. Sono gli svantaggi di trovarsi in posizione strategica e con vicini non particolarmente tranquilli come francesi e tedeschi (per non parlare degli altri: antichi romani, normanni, inglesi, imperiali, spagnoli e compagnia bella…). Insomma, la povera Vallonia si è trovata spesso, suo malgrado, a vivere momenti storici di grande importanza. Forse il più celebre di tutti è Waterloo a una ventina di chilometri a sud di Bruxelles. Cosa avvenne in quel posto lo sanno tutti. Oggi è un sito storico con musei i luoghi dei quartieri generali di Wellington e Napoleone e la Collina del Leone così chiamata per il grande leone di bronzo che è posto in cima. Per salire ci sono 226 scalini. Il sito è visitatissimo da appassionati di tutte le nazionalità. La battaglia viene rievocata annualmente con una grande manifestazione nei giorni attorno al 18 giugno, alla quale partecipano migliaia di re-enactors con la copia perfetta di uniformi, armamenti e bivacchi.

“B” come Birra, “C” come Cioccolato…

Birra Du Bocq (© A. Petrosino)
Birra Du Bocq (© A. Petrosino)

Un’altra costante del nostro viaggio è stata la birra. “B” come Belgio “B” come Birra, si potrebbe dire. Oltre alle famose trappiste praticamente ogni località ha il suo birrificio che produce una bevanda con caratteristiche sempre differenti. Tanto per dare i numeri sono oltre 600 i tipi di birra in Belgio.

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Ma ci sono anche altri prodotti gastronomici molto ricercati e altrettanto famosi. Il cioccolato, per esempio, una vera passione nazionale. La pralina è un tipico prodotto belga. Dentro un guscio di cioccolato un ripieno morbido dai gusti più disparati, secondo la fantasia del Maestro cioccolataio. Così per curiosità, ogni anno sono prodotte in Belgio 172.000 tonnellate di praline vendute in 2.130 negozi. Praticamente ogni suddito di Sua Maestà Alberto II se ne fa fuori 8 chili all’anno…

Pierre Marcolini (uno dei tanti belgi di origine italiana) a Bruxelles è considerato uno dei migliori cioccolatai del mondo. Per conoscere tutto sulla storia e la lavorazione del cioccolato ci sono due musei appositi. Il primo è nella capitale, il secondo è a Eupen, non lontano da Liegi, che tra l’altro si trova nella zona di minoranza tedesca della Vallonia.

…”F” come Frites, patatine fritte

Le
Le “frites” belga

Naturalmente le patate fritte sono un’altra delle celebrità belghe. Il segreto è l’altissima temperatura del grasso in cui sono fritte che chiude immediatamente tutte le porosità della patata mantenendo all’interno tutto il sapore e impedendo allo stesso tempo all’unto di penetrare.

Le frites si accompagnano con le moules, le cozze che provengono dalle fredde acque del Mare del Nord. Servite con diverse salse, cotte nella birra o fritte, sono un piatto estremamente sfizioso.

(1/7/09)

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