Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Di corsa, a occhi chiusi

Sportivi senza barriere. A Milano, l’esperienza di correre un tratto di strada con gli occhi bendati, come un maratoneta non vedente

Michele Pavan, a sinistra, con la sua guida alla maratona di Milano di qualche anno fa
Michele Pavan, a sinistra, con la sua guida alla maratona di Milano di qualche anno fa

Una cordicella di 20 centimetri può significare tanto. Legata al polso di un compagno di corsa si trasforma in un filo di fiducia e sicurezza per una persona non vedente che ha voglia di fare sport. Sabato prossimo, 17 ottobre, nel centro di Milano, chi vorrà farlo potrà percorrere un intero chilometro a occhi chiusi guidato da un accompagnatore… sbendato. La zona pedonale è quella sicura e senza troppi ostacoli tra il Duomo, San Babila e Corso Vittorio Emanuele; l’appuntamento è per le 9.15 davanti alla fontana di Piazza Castello. Basta portare con sé una bandana o un foulard e molto coraggio per mettersi per un istante nei panni di uno sportivo disabile.

Passione sportiva

A sinistra, il triatleta Alberto Ceriani
A sinistra, il triatleta Alberto Ceriani

L’iniziativa è organizzata dall’associazione Podisti da Marte e da Disabilincorsa.com, un sito internet di informazioni nato come una mailing list nel 2003; dietro le pagine web c’è Michele Pavan, un trentacinquenne di Treviglio, impiegato di banca, sportivo per passione, e non vedente, che ha avuto un’idea: “Mi ero accorto di quanto fosse difficile per una persona disabile praticare sport e della scarsa sensibilità di enti e istituzioni; poche le strutture, i punti di riferimento e le persone con cui pedalare, correre, fare trekking”. Da qui, lo spunto per avviare una rete di solidarietà e conoscenze che mettesse in contatto i disabili e tutti coloro che praticano sport, dal podismo al nuoto allo sci nordico; per candidarsi non c’è bisogno di essere un atleta ma un semplice sportivo che ha piacere a dare una mano correndo unito al suo compagno con una cordicella, pedalando in tandem, o facendo trekking in montagna con l’aiuto di una maniglia fissata sullo zaino della guida.

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(14/10/09)

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