Giovedì 2 Maggio 2024 - Anno XXII

Germania, il turismo guarda al futuro

Diminuiscono i viaggi d’affari, cresce la promozione delle vacanze leisure. Nell’offerta tedesca del 2010 si fanno strada gli anniversari, dai duecento anni dell’October Fest a Essen capitale europea della cultura. Ne parliamo con Rijkert Kettelhake, delegato per l’Italia dell’Ente Nazionale Germanico per il Turismo

Ruhrgebiet, archeologia industriale in festa
Ruhrgebiet, archeologia industriale in festa

Quali sono i temi chiave per la promozione turistica del 2010?

Vogliamo mostrare ai turisti una Germania rivolta al futuro, dinamica dal punto di vista culturale, nella quale lavorano giovani designer, creativi nel mondo della moda, dell’arte moderna, dell’architettura.

 

Quali saranno gli eventi principali?

Quest’anno Essen è la capitale europea della cultura. Il calendario di eventi non riguarda la sola cittadina, ma l’intera regione. Il bacino della Ruhr copre 53 città, abitate da 5,3 milioni di abitanti, provenienti da 170 nazioni. Una zona che prima della rivoluzione industriale neppure esisteva, che si è sviluppata con le fabbriche e oggi si è trasformata in un’area interessante per il turismo.

Monaco, Oktoberfest
Monaco, Oktoberfest

Quanto contano gli eventi di Essen per il paese?

Non si tratta solo dell’anno di celebrazioni. Lo slogan dell’iniziativa è indicativo: “niente più polvere, ma futuro”. È stato necessario cambiare la struttura economica di una regione per creare ambienti accessibili e appetibili per i turisti, ma non solo. L’intera Ruhr è diventata più vivibile per i suoi abitanti.

 

Il 2010 è l’anno degli anniversari, quanti ne celebrate?

Sono molti: i 60 anni della strada romantica, una meta turistica molto amata dagli italiani; i 175 anni delle ferrovie retiche tedesche. Festeggeremo anche i 200 anni dell’October fest e non solo in Baviera. Sarà l’occasione per parlare delle feste popolari in Germania: a Stoccarda, ma anche in numerose località minori, dove si può respirare un’autentica atmosfera “tedesca”. Abbiamo un modo di dire molto espressivo, “molto, buono ed economico”: è possibile vivere queste feste popolari spendendo poco, per i pernottamenti e per la gastronomia, ed entrando nel vivo delle tradizioni locali. (23/1/2010)

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