Giovedì 25 Aprile 2024 - Anno XXII

Grandi Navi Veloci fa rotta verso Sud-Ovest

Una flotta di sette navi di proprietà per il trasporto passeggeri e tre per le merci. 300 milioni di euro il fatturato. 1,5 milioni i passeggeri trasportati. Attenzione particolare a bambini e animali. Ne parliamo con Ariodante Valeri, Direttore Generale di GNV

Ariodante Valeri, Direttore Generale Grandi Navi Veloci
Ariodante Valeri, Direttore Generale Grandi Navi Veloci

Ariodante Valeri è il Direttore Generale di Grandi Navi Veloci dal giugno 2007. Veneziano, 52 anni, coordina le direzioni marketing, vendite passeggeri, merci Italia/merci estero e alberghiero-servizi di bordo, riportando direttamente all’amministratore delegato e presidente. Dal settore alberghiero, dove comincia la sua esperienza professionale, è stato direttore vendite di Hilton International dal 1988 al 1990, Valeri passa in Hertz Italiana, dove rimane un decennio con incarichi di crescente responsabilità: prima direttore vendite, poi direttore commerciale, direttore generale e infine amministratore delegato. Nel 2000 lo chiama il Gruppo Fiat all’interno del quale assume il ruolo di amministratore delegato di Targasys S.p.A, società di servizi per la mobilità e per la fornitura di servizi telematici. Diventa anche presidente di Clickar spa, il portale verticale italiano specializzato nel settore automotive. Dopo qualche anno guida, come amministratore delegato G.Matica spa, società che ottiene una delle dieci concessioni per la conduzione della rete telematica nella gestione degli apparecchi da intrattenimento. In questa veste è stato anche presidente di ACADI, l’associazione dei concessionari di rete.

Grandi Navi Veloci fa rotta verso Sud-Ovest

Come è andato lo scorso anno?

Nel 2007 registravamo un numero di passeggeri trasportati pari a 1,1 milioni e a distanza di un paio di anni, a chiusura del 2009 siamo a 1,5 milioni. Questo dato che esemplifica che l’andamento riferito al mercato dei passeggeri è in continua crescita su tutte le linee su cui operiamo. D’altra parte nel 2009 abbiamo registrato un calo leggero nel trasporto merci.

 

Quanto è importante per la vostra azienda il trasporto passeggeri e quello merci?

Guardi, oggi abbiamo un fatturato di 300 milioni di cui il 70% passeggeri e il resto è merci. Il calo del cargo è stato compensato dall’aumento dei passeggeri. Questa azienda è come una Ferrari che doveva essere registrata per rimetterla in corsa. Dico Ferrari perché oggi possediamo nel Mediterraneo delle navi estremamente competitive, qualitativamente molto alte e quantitativamente di capacità veramente importanti. Passiamo dalla Majestic che ha 350 cabine, alla Suprema, la nostra ammiraglia che ne ha 560. Le navi di proprietà oggi sono sette e abbiamo noleggiato altre tre navi per il trasporto delle merci, tutte sono state costruite in Italia a Marina di Carrara. Anche nella composizione della flotta rimane il rapporto 70/30 tra passeggeri e merci.

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Che problemi avete risolto e quali dovete ancora risolvere?

Sostanzialmente dovevamo ridefinire i processi operativi e commerciali tecnici, con l’introduzione di sistemi avanzati di controllo di derivazione più aerea che marittima quindi una capacita più tempestiva alle esigenze del mercato. Abbiamo migliorato i sistemi di gestione a bordo nave per la conservazione del cibo, abbiamo più attenzione alla presenza sul mercato con il marchio e siamo più flessibili, abbiamo un centro di prenotazioni più attivo e con tecnologie aggiornate e multilingue, quindi molta più attenzione al cliente. Abbiamo fatto investimenti tecnologici che ci permettono di essere più vicini e flessibili. In totale il sistema di gestione del prezzo ci è costato intorno al milione di euro, la gestione del contact center con la gestione dei flussi altro mezzo milione. Su questo punto stiamo insistendo e abbiamo attrezzato un altro centro di prenotazioni per altri 300mila euro. Quest’ anno stiamo affrontando la rivisitazione dei progetti gestionali a bordo delle nostre navi formando tutte le figure professionali impiegate, dal comandante al mozzo, addestrandole con un aggiornamento costante.

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