Venerdì 26 Aprile 2024 - Anno XXII

Carinzia, “Terra dell’acqua”

Carinzia Millstatt

Crocevia tra i mondi germanico, latino e slavo. Ampie valli e laghi balneabili caratterizzano il territorio alpino. La leggenda delle mille statue di Millsstatt

Carinzia Il corso del fiume Drava
Il corso del fiume Drava

Dopo tanti anni in giro per l’Europa, l’Austria è un luogo che conosco bene e dove vado sempre volentieri. Questa volta sono tornato in Carinzia, una regione particolare rispetto agli altri Länder Federali. Innanzitutto per la sua posizione a cavallo di tre mondi: germanico, latino e slavo che l’ha resa sempre un importante luogo di passaggio e di scambi culturali e commerciali. Siamo qui al confine tra Austria, Italia e Slovenia. Udine e Lubiana sono a due passi e i collegamenti sono facilissimi, specie ora che non ci sono più barriere doganali.

Villach, la porta della Carinzia

Groß Glockner, la cima più alta dell'Austria
Groß Glockner, la cima più alta dell’Austria

La Carinzia (Kärnten in tedesco) ha una forma rettangolare e si estende in lunghezza da Est a Ovest per circa 200 chilometri. Naturalmente, il territorio e montagnoso e, proprio al vertice superiore occidentale si stagliano i 3.798 metri del Groß Glockner, la cima più alta dell’Austria. Il Land è attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Drava che, con i suoi affluenti crea verso occidente una serie di valli parallele che si riuniscono al centro, all’altezza di Villach. Nonostante la capitale sia Klagenfurt, Villach è altrettanto importante. In primo luogo è la “Porta della Carinzia”, almeno per chi viene dall’Italia via autostrada o ferrovia. Poi, si trova proprio al centro della zona turisticamente più interessante.

Tesoro liquido

Il Lago di Millstatt
Il Lago di Millstatt

Quello che colpisce nel paesaggio carinziano è la sua ariosità. Le valli, a differenza di tante altre regioni alpine, non sono strette, a dare una sensazione di chiusura e oppressione. Viceversa, sono molto larghe e intensamente coltivate. Anche le montagne, in genere, non sono troppo scoscese e le pendici sono il più delle volte coperte da splendide foreste di conifere che creano vaste macchie di colore con le loro diverse sfumature di verde.

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La Carinzia è detta anche Wasserland, la “Terra dell’acqua”. Fiumi, torrenti, laghi, polle, terme… Per il mare bisogna, però scendere fino all’Adriatico! Per il resto l’elemento liquido è presente in tutte le sue forme in grande copia. Famosi sono i Badsee, i laghi che, come dice il nome, sono balneabili. L’assenza di industrie pesanti (La Carinzia è una regione sostanzialmente agricola) mantiene l’ambiente estremamente pulito. L’aria e, soprattutto, l’acqua che è classificata di livello potabile praticamente dappertutto.

Mille statue nell’acqua

Ville aristocratiche sulle rive del lago di Millstatt
Ville aristocratiche sulle rive del lago di Millstatt

Ho già accennato alla Drava (Drau, in tedesco). Questo fiume nasce in Italia, nell’altoatesina Val Pusteria. Scorre da Ovest a Est e si getta poi nel Danubio dopo oltre 700 chilometri ed avere attraversato 5 stati: Italia, Austria, Slovenia, Croazia e Ungheria, tra l’altro è il fiume più lungo che nasce in Italia. Tutte le acque della Carinzia confluiscono in esso costituendo un grande bacino. Se guardiamo una cartina osserviamo che, nella zona centrale, verso Sud, ci sono cinque laghi maggiori tra gli oltre mille totali nella regione.

Il Lago di Millstatt, Milstätter See, (See, in tedesco significa “Lago”) forse è quello più famoso. Prende il nome dalla cittadina più importante, Millstatt, appunto, collocata sulla soleggiata sponda settentrionale, a metà strada tra Seeboden e Döbriach, due cittadine agli estremi opposti del lago che è lungo circa 12 chilometri per una larghezza massima di circa un chilometro. Il nome del paese sembra derivare da un’antica leggenda. Nell’VIII Secolo d.C., Domiziano, duca della zona fece erigere una chiesa sul luogo dove fu ritrovato il corpo del figlio annegato nel lago e, per l’occasione, gettò nelle acque tutte le statue pagane rimaste. “Millae statuae” dice la leggenda. Millstatt! Per la sua splendida posizione sempre esposta al sole era stata scelta dagli aristocratici di fine ‘800, inizio ‘900 come luogo privilegiato per costruirvi le loro ville. Alcune di queste ora sono state trasformate in alberghi di grande classe, se non altro per quel gusto un po’ retrò e romantico.

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I dintorni del lago

Campeggiatori sul Milstätter See
Campeggiatori sul Milstätter See

La riva settentrionale è chiusa da tre monti alti circa 2.100 metri: il Tschiernak, la Millstätter Alpe e il Lammersdorferberg, mentre la sponda meridionale è una bassa cresta praticamente disabitata e ricoperta di boschi che giungono fino all’acqua, che separa il lago da Spittal an der Drau, il capoluogo di provincia, una cittadina niente di chè ma con un interessante museo di storia e arte locale ospitato nel bel Palazzo Porcia.

Seeboden e Döbriach, si trovano ai due estremi del lago sulla sponda settentrionale. Il primo è un paesone, meno elegante di Millstatt ma anch’esso con molti alberghi sul lago. Su un’altura in direzione di Treffling si incontra la fortezza di Burg Sommeregg dove si disputano ogni estate da 14 anni, i Rittespiele, i giochi cavallereschi. A Döbriach si va per i campeggi. Sono molte le strutture ricettive di questo tipo che sorgono lungo o vicino alle spiaggette del lago. Sono soprattutto danesi e olandesi (oltre agli immancabili tedeschi) a gradire i 26° circa dell’acqua. Gli italiani vengono sì ma sono più restii a fare il bagno.

1. Continua. La seconda parte mercoledì 11 agosto

Le foto Graziano Capponago del Monte

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