Giovedì 16 Maggio 2024 - Anno XXII

Sentieri italiani uniti

Cai sta lavorando a uniformare la segnaletica nei percorsi escursionistici. Con il supporto degli enti locali e l’attività dei volontari. Attenzione ai percorsi in Valle d’Aosta e Liguria, indicati in giallo

Rosso e bianco. Oppure giallo

Attenzione ai segni della Forestale in Valle d'Aosta. I simboli bianchi e rossi su pietre o fusti non indicano i sentieri da seguire ma delimitano i boschi
Attenzione ai segni della Forestale in Valle d’Aosta. I simboli bianchi e rossi su pietre o fusti non indicano i sentieri da seguire ma delimitano i boschi

Un ufficio deputato ai sentieri in Regione, per le Alte Vie, e i comuni per i sentieri brevi si occupano in Vallèé di manutenzione e segnaletica. I colori bianco e rosso, però, sono utilizzati dal corpo forestale per delimitare porzioni di territorio. I sentieri per le escursioni si identificano solo dai bolli gialli. Il rischio di confusioni, per un escursionista abituato a trekking nelle altre regioni, è presente, in parte compensato da un apparato informativo ben curato, anche via Internet. I segni della Forestale sono, a guardarli bene, diversi da quelli della legenda Cai: figurano più lunghi e stretti, con una forma ad angolo retto e un numero. Seguire, per un eventuale errore, queste indicazioni può portare a smarrire il sentiero tracciato e a ritrovarsi in aree non adatte alle escursioni.

Circoli virtuosi

Sentieri italiani uniti

Nelle altre regioni italiane, la pratica diffusa per i sentieri è l’adozione della legenda Cai e il lavoro per preservare gli itinerari è progressivo. Secondo gli ultimi dati, le regioni che hanno il pieno controllo dei percorsi, in manutenzione e segnaletica omogenea, sono quelle del Nord Est: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Alto Adige e Trentino, che vantano una rete di 15 mila e 900 chilometri. Va piuttosto bene anche in Lombardia, con 6700 sentieri revisionati su 7150 mentre il progetto è tuttora in corso nelle regioni del Centro e del Meridione. Tesori naturali da valorizzare, per il grande impatto turistico che potrebbero avere, si trovano nei 5 mila chilometri di sentieri stimati in Sardegna, nei 3 mila della Campania, ma anche in Toscana, Emilia Romagna. Il numero dei sentieri già revisionati arriverebbe a 9299, sull’intera penisola. (05/04/2011)

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Info

www.cai.it

www.regione.vda.it

www.fieitalia.com

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