Giovedì 2 Maggio 2024 - Anno XXII

Dalla lira all’euro, storia della moneta

Banca d'Italia

Resta aperta sino ai primi di luglio la mostra romana dedicata a monete e banconote che hanno fatto la storia del Paese. Un interessante excursus storico e artistico insieme che parte dai provvedimenti assunti da Napoleone e arriva alle monete che abbiamo in tasca oggi

Le monete 20 Lire Vittorio Emanuele-II
Le 20 Lire Vittorio Emanuele-II

Il 1 gennaio 2002 l’Italia e altri 11 Stati dell’Unione europea hanno introdotto le banconote e le monete in euro per sostituire le monete nazionali di ciascun paese. Oggi l’euro è la valuta di oltre 330 milioni di cittadini di 17 paesi europei: è utilizzato in un’area che si estende da Cipro all’Irlanda, dal Portogallo alla Finlandia. 150 anni fa, l’Italia ha realizzato un’altra unificazione monetaria, naturale conseguenza dell’Unità d’Italia. Quella fu un’epoca in cui anche altri paesi europei completavano un processo analogo – ad esempio, Svizzera e Germania – e attuavano anche forme più larghe di unità monetaria – come l’Unione Monetaria Latina. Progettata nel quadro delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità nazionale, la mostra promossa dalla Banca d’Italia fa rivivere uno degli aspetti meno conosciuti del nostro processo di unificazione: come fu costruita la moneta dell’Italia unita. L’adozione della lira, in sostituzione delle centinaia di segni monetari in uso fino a quel momento, fu il mezzo per avviare l’integrazione economica della penisola, aprire la strada alla partecipazione dell’Italia alle grandi trasformazioni europee e mondiali, porre le basi per il suo sviluppo futuro: gli stessi obiettivi che hanno ispirato il processo di unificazione europea e la nascita dell’euro.

L’Italia prima e dopo il 1861

moneta Banconota da 2 lire della Banca Nazionale nel Regno d'Italia (1868) Museo della Moneta Banca d'Italia
Banconota da 2 lire della Banca Nazionale nel Regno d’Italia (1868) Museo della Moneta Banca d’Italia

Isole tematiche permettono di approfondire, attraverso documenti e installazioni interattive, grandi aspetti generali e questioni particolari: le diversissime forme che la moneta ha assunto nella sua storia millenaria; il ruolo della moneta nella società italiana dell’Ottocento e per i diversi gruppi sociali; la situazione economica dell’Italia prima e dopo il 1861; i differenti sistemi monetari nel mondo e negli stati preunitari italiani; lo sviluppo di infrastrutture stradali, ferroviarie e telegrafiche, che – come la moneta – contribuirono ai processi di unificazione in Italia e all’estero; l’affermazione della moneta cartacea, con la nascita e l’evoluzione delle banche di emissione. Altre aree della mostra sono dedicate all’illustrazione dello sviluppo dei processi produttivi di monete e banconote, un problema non secondario che l’Italia unita, ma ancora industrialmente arretrata, dovette affrontare nel suo processo di unificazione monetaria; alla storia delle monete e delle banconote nel corso dell’Ottocento, nei loro valori non solo economici ma anche artistici, simbolici e politici; alle forme che la moneta assume nel mondo di oggi e alle infrastrutture che ne consentono la circolazione.

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Dalla moneta primitiva a quella elettronica

Una sala della mostra
Una sala della mostra

Attraverso installazioni multimediali e documenti d’archivio, collezioni di monete e macchine industriali, oggetti d’uso comune e libri antichi, banconote moderne e forme di moneta primitiva, quelle vicende lontane sono lette con l’occhio rivolto sia alla nostra esperienza odierna, dall’introduzione dell’euro alla diffusione della moneta elettronica, sia ai riflessi che esse ebbero allora sulla vita quotidiana degli italiani. Senza dimenticare che altri paesi erano impegnati in processi analoghi al nostro e che a livello internazionale già si progettavano e si attuavano forme più larghe di unione monetaria. Se larga parte del materiale espositivo proviene dalle raccolte e dalle collezioni della Banca d’Italia, la mostra si avvale anche della collaborazione del Museo Nazionale Romano (grazie alla quale sono esposte un vasto numero di monete della grande collezione di Vittorio Emanuele III, che consentono di ripercorre la storia monetaria italiana lungo l’intero arco dell’Ottocento), degli Archivi di Stato (da cui provengono l’originale della legge sulla unificazione monetaria del 1862, lettere di cambio medievali e altra documentazione) e di numerosi altri archivi, musei, biblioteche e collezionisti privati. Il racconto prende le mosse dai provvedimenti monetari assunti da Napoleone dopo la campagna d’Italia del 1796, quando la lira italiana fu coniata per la prima volta, per approdare al triennio 1860-62, quando prese corpo l’unificazione monetaria italiana, i cui problemi e i cui sviluppi sono seguiti sino alla nascita della Banca d’Italia nel 1893. Alla narrazione di queste vicende si affianca quella del processo di unificazione europea, dai suoi inizi nei primi anni Cinquanta sino alla nascita dell’euro.

La moneta dell’Italia unita: dalla lira all’euro  Fino al 3 luglio 2011 – Palazzo delle Esposizioni Roma, scalinata via Milano 9
Info: www.palazzoesposizioni.it; www.bancaditalia.it

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