Se diciamo Champagne pensiamo, naturalmente, subito al vino. Però, Champagne è anche una regione geografica che si estende nella zona centronord-orientale dell’Esagono, circa 150 chilometri sotto Parigi. La traduzione in italiano del nome è piuttosto semplice: Champagne = campagna, anzi, Campania alla latina perché questa regione fu così battezzata addirittura agli albori del Medioevo per le sue vaste e fertili pianure. L’Aube è il dipartimento più meridionale della regione della Champagne, il suo capoluogo, Troyes, è una cittadina di circa 60mila abitanti con un bel duomo e una storia importante dietro le spalle fino dai tempi degli antichi romani e oggi è famosa per i numerosi outlet di grandi firme della moda.
Piccolo è bello
L’Aube è una regione verde, c’è un bel parco naturale regionale nella Foresta d’Orient e oltre il 63% del territorio è agricolo. I vigneti fanno la parte del leone con, soprattutto, vigneti di Pinot Noir, Pinot meunier e lo Chardonnay, i tre vitigni classici dello champagne. Sono in tutto 7.650 ettari lungo la Côte des Bar e i suoi 63 comuni, nel Sud del Dipartimento che costituiscono il 22% dei vigneti della regione Champagne, e un quarto della produzione globale. A differenza di altre zone, come per esempio la Marne, i produttori locali sono piccole aziende con le loro cantine aperte a visite e degustazioni. Un circuito segnalato di circa 220 chilometri, fra Bar sur Aube e Bar sur Seine, la Route du Champagne (la Strada dello Champagne) unisce i luoghi di produzione e collega una trentina di produttori garantiti da un marchio ufficiale. Lo champagne dell’Aube è AOC (il DOC francese) e ha particolari noti fruttate che si devono per il 75% al clima e al 25% alla natura del terroir, il suolo. Qui le colline sono soleggiate e riparate dai venti e il suolo è argilloso-calcareo e perciò immagazzina l’umidità necessaria alla vigna e le restituisce tutto il calore, portando i grappoli a perfetta maturazione.
(31/01/2012)