Giovedì 2 Maggio 2024 - Anno XXII

Vacanze omosex: tutto quello che c’è da sapere

Il turismo Gay & Lesbian è un mondo da scoprire. È un mercato che oggi vale 3,2 miliardi di euro con prospettive interessanti di crescita. Di questo fenomeno Mondointasca ne ha parlato con Alessio Virgili, direttore di Quiiky, che ci svela anche le mete LGBT più gettonate del 2012, dove andare per dire “Sì” e il Gay Pride da non perdere

Expo Turismo Gay patrocinata da Enit

Vacanze omosex: tutto quello che c'è da sapere

A settembre dello 2011 si è tenuta la prima edizione di Expo Turismo Gay, la prima fiera dedicata agli operatori specializzati nel turismo gay patrocinata dal Ministero del Turismo, segno di una crescente specializzazione ed interesse da parte del trade italiano. Quest’anno la seconda edizione sarà patrocinata dell’ENIT che insieme ad AITGL e IGLTA selezionerà oltre 25 buyer internazionali specializzati per esportare il made in Italy.

“Un segmento di mercato che oggi in Italia vale circa 3,2 miliardi di euro” precisa Virgili e aggiunge che “l’Italia, sicuramente rispetto ad altri paesi europei e ancor di più rispetto a quelli statunitensi, è ancora agli antipodi rispetto a questo turismo, anche se l’offerta di destinazioni è in continua crescita, da Catania e Taormina, passando per la storica Torre del lago, fino ad arrivare alle emergenti Roma e Gallipoli come mete turistiche gay friendly in ascesa negli ultimi anni”. Ciò che lamentano gli operatori è un adeguato sostegno da parte delle istituzioni locali, sopratutto in termini di promozione dell’offerta turistica glbt, cosa che diversamente accade in altri paesi dove gli enti del turismo allocano budget nei loro bilanci di spesa per la promozione del turismo gay all’estero.

I numeri del turismo GLBT

Vacanze omosex: tutto quello che c'è da sapere

Perché il turismo gay & lesbian è un settore dalle potenzialità inesplorate?

Il 10% del fatturato mondiale del comparto turistico è generato dal turismo GLBT. In Italia siamo al 7% (pari a 3,2 miliardi di euro. È un settore da anni in costante crescita e laddove esplorate, le sue potenzialità sono diventate ormai una realtà consolidata. Chi ha investito e continua ad investire in questo settore sta ottenendo ottimi risultati in termini di volume di affari e di appeal turistico, parliamo di enti del turismo, strutture alberghiere, operatori turistici e altri dell’indotto. In Italia da qualche anno, caduti alcuni tabù e complice anche la crisi, molti imprenditori hanno deciso di rivolgersi a questo segmento turistico perché ne hanno intuito le reali e proficue potenzialità.

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Il viaggiatore gay cosa cerca in un viaggio?

Principalmente ricerca una destinazione dove poter vivere la propria vacanza in piena libertà. Importante è quindi la ricerca di una destinazione cosiddetta “gay friendly” cioè “sicura e libera da ogni tipo di intimidazioni, fatta di luoghi in cui sia consentito camminare mano nella mano con il proprio partner senza timore di discriminazioni”. Per quanto riguarda le ragioni personali per cui un viaggiatore GLBT sceglie una determinata destinazione ecco la classifica: 89% spiagge, 86% visita della città, 79% ristoranti, 69% shopping e musei, 31% sport. (Fonte: TIA/Witech-Combs Communications).

Parità di trattamento e informazioni sulla vita gay locale

Tel Aviv Gay Pride. Photo courtesy Ziv Koren/MadeinTLV
Tel Aviv Gay Pride. Photo courtesy Ziv Koren/MadeinTLV

Quali caratteristiche deve avere una struttura per rientrare tra quelle gay friendly?

Un Hotel o Albergo Gay Friendly è una struttura che si rivolge apertamente ad una clientela Gay o Lesbian garantendo loro un trattamento uguale a quello riservato alla clientela tradizionale. Un cliente Gay o Lesbian che soggiorna in una struttura Gay friendly ha la certezza che il personale dell’hotel manterrà sempre un comportamento rispettoso nei loro confronti e che mai il cliente si troverà in situazioni imbarazzanti. Soggiornare in una struttura Gay Friendly significa non incappare in situazioni imbarazzanti come ad esempio la domanda di un receptionist che trovandosi due uomini o due donne con una prenotazione di una camera matrimoniale si scusa per l’errore e propone una camera con letti separati. Ma non solo. Un Hotel Gay friendly spesso è in grado di dare informazioni alla propria clientela sulla vita gay locale e consigliare bar, ristoranti, eventi e discoteche gay della città.

 

In Italia i matrimoni tra persone delle stesso sesso non sono ancora possibili. Per questo molti volano all’estero per realizzare il loro sogno. Quale meta consiglieresti per il “sì”?

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Beh, la più suggestiva è senz’altro New York, ultima arrivata nella lista delle città dove i matrimoni tra persone dello stesso sesso hanno valore legale. Certo per le coppie gay italiane il matrimonio ha un valore più che altro simbolico e in questo il richiamo di New York è davvero irresistibile. Esistono infatti agenzie e T.O. specializzati che organizzano viaggi di nozze nei posti più suggestivi della Grande Mela, Quiiky da anni segue questo importante turismo legato ai matrimoni offrendo il massimo della professionalità.

 

Il Gay Pride assolutamente da non perdere?

A detta dei turisti il miglior Gay Pride degli ultimi anni è senz’altro quello di Tel-Aviv, per il clima che si vive da qualche anno in quella che viene definita la Miami del Medio Oriente. Sicuramente il più suggestivo dei Gay Pride per l’esotismo della destinazione e per l’aria di libertà che si respira. L’appuntamento è dunque per l’8 giugno a Tel Aviv.

(30/03/2012)

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