di Ramon
dove: Irlanda
Quando: 16-24 giugno 2011
Quest’anno la scelta della vacanza in anticipo rispetto ai grandi flussi turistici ha un solo motivo: l’Irlanda e il trekking. Di questo avevo voglia e, pur essendo allergico alle organizzazioni già fatte, aver trovato un tour operator di turismo responsabile che mette insieme natura e cultura mi ha fatto propendere per il viaggio organizzato. Una scelta che mi ha soddisfatto! Non avrei mai potuto fare da solo i sentieri, le escursioni, le visite e le mangiate che ho fatto grazie alle nostre due fedeli guide, Stefano e Riccardo di Four Season Natura e Cultura.
16 GIUGNO 2011
Ore 10,00, aeroporto di Fiumicino. Un rapido check-in e via verso la mitica Irlanda. All’arrivo la prima sorpresa, un bagaglio di Barbara, una ragazza del gruppo, ha preferito prendere la via di Singapore (arriverà dopo due giorni sano, salvo e abbronzato). Carichiamo i pulmini; il mio, stipato di bagagli fino all’inverosimile, punta decisamente il muso verso il cielo ma fortunatamente quando sale Stefano, la guida, ristabilisce l’assetto… Puntiamo verso ovest, alla volta di Doolin. Nel pulmino regna un silenzio profondo, quasi tombale. Il clima assolato asseconda e favorisce le pennichelle. Qualcuno si sveglia dal coma e riesce addirittura a dire qualche parola. “Eppur si muove” è la mia esclamazione guardando la dormiente Patrizia. Finalmente al calar delle tenebre si arriva a Doolin; si assegnano le stanze e via, tutti o quasi tutti a dormire, tranne uno sparuto gruppetto che decide di festeggiare l’arrivo con una pinta di Guinness.
17 GIUGNO 2011
La prima mattinata irlandese ci accoglie con un cielo coperto e nuvoloso, very Irish. Si parte alla volta del Cliff of Moher. All’inizio del sentiero scendono le prime gocce di pioggia, che trasforma il sentiero in un percorso impervio. “Ritirata, ritirata!”, si svolta a sinistra tagliando per campi e cancelli, fino ad arrivare alla stradina campestre che ci riporta, bagnati ma felici, al nostro lodge. E, come succede sempre in questi casi, smette di piovere… in pulmino andiamo alla graziosa cittadina di Lahinch, dove si fanno le prime prove di shopping e dove ci prendiamo un altro sgrullone di pioggia, sotto gli occhi divertiti degli irlandesi che ci guardano mentre ci ripariamo da ogni gocciolina, quando loro placidamente continuano a bagnarsi nel freddo oceano. Torniamo a casa non prima di aver saccheggiato il negozio di George, detto “er marmellataro”. Ci aspetta poi la conquista del posto al pub dove, c’è da dire, riusciamo egregiamente nel nostro obiettivo. Tra irish stew, salmoni ed altro, lo sgabello di Enzo viene fregato ben 4 volte di cui 1 mentre ci sta seduto sopra. “Ma perché non gli avete detto di non prenderlo?”, “Non ho capito cosa avevano detto”, la risposta giustificativa dei compagni. La nostra serata termina con passeggiate, dormite e giri di pub, con irish coffee e buona musica irlandese.
18 GIUGNO 2011
L’allegra comitiva, dopo le pinte di Guinness della sera prima, si alza più tardi. Dopo la colazione tutti pronti per l’escursione sul Burren. Primo stop a livello del mare per le foto di rito, poi si sale in pulmino verso il punto d’inizio della passeggiata. Prima della partenza le raccomandazioni da parte delle nostre guide: “Non accarezzate i cagnolini e non disturbate i torelli”. I nostri piedi stanno calcando la superficie di un enorme deposito di calcare carbonifero vecchio, mi dicono di 360 milioni di anni.
Calpestando strati di muschi saltelliamo come canguri per evitare le buche nascoste arriviamo alla fine del campo di rocce. Al B&B una doccia calda per tutti e poi al pub O’Connor per gustare un piatto di carne o pesce e un bicchiere di Guinness.
22 GIUGNO 2011
Ore 8,00, sono alla finestra del nostro B&B e fuori… piove, anzi spruzza. Qui la pioggia sembra diffusa da un vaporizzatore e come dice Stefano sembriamo avvolti nel vapore di una pentola che bolle. Fatta colazione, con pancakes caldi e sciroppo d’acero…che buoni! Meno male che il mio dietologo è a Roma, e mi guarderò bene dal raccontargli le mie prime colazioni!
Andiamo a Kenmare dove i venditori ambulanti attirano la nostra attenzione e acquisto il solito oggetto che mai troverà giusta collocazione in casa. Ore 10,15 si parte per Muckross. Tenuta e parco. Il paesaggio è bellissimo, colline punteggiate da grigie rocce, bianchi licheni che se la battono con bianche pecore. Siamo arrivati, attraversando questo magnifico parco naturale di Killerney, alla vittoriana dimora. Stefano ci illustra le origini (dono amorevole di un marito ad una moglie!), le sue vicissitudini (carestie, umano impegno) e poi con la terza generazione la disfatta e la donazione allo Stato, dalla quale la nascita del primo parco nazionale d’Irlanda.
Passeggiata nel parco-orto botanico e qui fra Cinzia, esperta botanica, Riccardo (geologo) e sempre il nostro prezioso Stefano, facciamo la conoscenza di alberi, come il ramuto tasso dalle rosse e velenose bacche, l’abete dal fusto che… arrossisce, lingue di suocere (felci lanceoformi) e poi fiori e piante di ogni specie. Dopo la lezione-passeggiata, colazione sulle rive del lago Muckross, che fa le sesse (questa parola l’ho appena imparata, lasciatemela usare, please!). Poi ancora di nuovo alla nostra dimora per doccia e riposino.