Lunedì 6 Maggio 2024 - Anno XXII

Ercolano. Colori da una città sepolta

Ercolano secondo il fotografo partenopeo Luciano Pedicini Questo pomeriggio alle ore 17, al Museo Archeologico di Napoli si svolgeranno due manifestazioni fra loro collegate. Sarà infatti presentato il volume “Ercolano. Colori da una città sepolta“, pubblicato da Arsenale Editrice, e sarà inaugurata la mostra fotografica Ercolano, allestita nell’atrio del Museo e costituita da una significativa selezione delle immagini che illustrano l’opera, realizzate da Luciano Pedicini. Così si esprime il fotografo napoletano: “Una fanciulla dai rossi capelli al vento, la natura ‘in posa’ che prorompe in cascate di fogliame per i pennelli degli affrescatori, serpi che si dimenano, colorate esplosioni di marmi … Leggi tutto

Ercolano secondo il fotografo partenopeo Luciano Pedicini
Ercolano secondo il fotografo partenopeo Luciano Pedicini

 

Questo pomeriggio alle ore 17, al Museo Archeologico di Napoli si svolgeranno due manifestazioni fra loro collegate. Sarà infatti presentato il volume “Ercolano. Colori da una città sepolta“, pubblicato da Arsenale Editrice, e sarà inaugurata la mostra fotografica Ercolano, allestita nell’atrio del Museo e costituita da una significativa selezione delle immagini che illustrano l’opera, realizzate da Luciano Pedicini. Così si esprime il fotografo napoletano: “Una fanciulla dai rossi capelli al vento, la natura ‘in posa’ che prorompe in cascate di fogliame per i pennelli degli affrescatori, serpi che si dimenano, colorate esplosioni di marmi provenienti da terre lontane, legni carbonizzati che forse più di altri oggetti magnificamente conservati sintetizzano una vita quotidiana improvvisamente interrotta nel suo fluire. E poi piscine termali che, esplorate nel silenzio assoluto di aree chiuse al pubblico, mi lasciano immergere nelle profondità del mondo antico, facendolo rivivere attraverso le mie fotografie, nelle quali mi dissolvo. Ritengo sia questo il ruolo del fotografo d’arte: impregnarsi delle emozioni ricevute dalle opere e dai luoghi e cercare di coglierne l’essenza per restituirla, ma scomparendo nelle immagini, così che chi le osservi non pensi affatto di trovarsi di fronte a una finzione fotografica.”

(15/03/2013)

 

Info: www.pompeiisites.org

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