Secondo uno studio condotto da Active Sport Tours un tour operator specializzato nell’organizzazione di vacanze in bici con bambini, elaborando dati forniti da Enit, Eurisko, Istat e dai Centri di Informazione e Accoglienza Turistica in Italia, l’estate 2013 ha visto un incremento del cicloturismo. I nostri connazionali costituiscono circa il 40% del totale di coloro che scelgono le due ruote (il restante 60% proviene soprattutto da Germania, Austria, Francia, Regno Unito, Svizzera, Stati Uniti e Australia) e un terzo del 21% di turisti che ha optato per una vacanza natura. Un +8% rispetto al 2012 che la pone in vetta alle preferenze delle vacanze attive, superando l’escursionismo (sceso dal 23% al 21%), il trekking (15%) e l’osservazione di animali (13%). A seguire, troviamo lo sci di fondo, l’equitazione, l’arrampicata sportiva e altre attività.
Percorsi in libertà
A spingere gli italiani verso la scelta a due ruote concorrono vari fattori: il desiderio di svolgere attività fisica a contatto diretto con la natura (48%), la necessità di allontanarsi da luoghi affollati e chiassosi (23%), la voglia di apprezzare l’enogastronomia facendo un viaggio itinerante (15%) e il desiderio di riscoperta delle tradizioni (11%). L’ascesa del cicloturismo è legata soprattutto all’opportunità di conciliare l’amore per il paesaggio naturale, con la passione e l’attenzione per la cultura e le tradizioni locali. Ma c’è di più: il cicloturismo permette di cancellare il concetto di “meta” vacanziera, sostituendola con il “percorso” da affrontare che ogni giorno può variare liberamente a seconda della località che si sceglie, del livello di allenamento del turista e dai singoli interessi.