“Ho comprato un biglietto aereo andata e ritorno per la Spagna a trenta euro, ma una volta in aeroporto ho dovuto pagare un sovrapprezzo di 50 euro per aver superato di due chili il limite di peso per il bagaglio: è una richiesta legittima?”; “devo rimandare la partenza per le vacanze, ma è possibile che spostare il volo low cost mi costi più di un nuovo biglietto?”. Sono alcune delle numerose richieste di aiuto sui voli low cost arrivate agli sportelli dell’Unione Nazionale Consumatori (info: www.consumatori.it), in questo periodo di partenze.
“Acquistare un volo su una compagnia a basso costo, sicuramente, fa risparmiare -afferma il Segretario generale Massimiliano Dona – ma bisogna mettere in conto che, anche se in alcuni casi, il biglietto può costare solo pochi euro, qualsiasi altro servizio aggiuntivo (dal bagaglio extra al cambio di prenotazione) comporta un ulteriore pagamento, in alcuni caso molto salato. Se si è abituati a partire con valigie stracolme o si hanno particolari preferenze di posto -prosegue Dona- è meglio pensarci bene prima di affidarsi ad un vettore low cost: sembrerà di risparmiare sul momento, ma poi il costo finale rischia di lievitare senza nemmeno accorgersene!“.
Attenzione a pesi e misure
“Quando si acquista il biglietto – consiglia l’avvocato – è sempre bene verificare, per evitare brutte sorprese, quale sia il peso massimo consentito dalle compagnie aeree per le valigie da imbarcare, nonché le dimensioni ed il peso del bagaglio a mano. Fate attenzione perché le misure e i pesi variano da compagnia a compagnia e spesso le informazioni sul costo dei bagagli vengono fornite on-line all’ultimo, magari alla fine della prenotazione, quando ormai è troppo tardi! Se proprio non sapete rinunciare ad un costume in più o all’ennesimo paio di scarpe, meglio aggiungere il bagaglio da stiva in fase di prenotazione: farà lievitare il prezzo iniziale, ma meno di quanto accadrebbe acquistandolo in aeroporto durante il check in“.
“In caso di malaugurato rincaro per un bagaglio fuori norma in aeroporto, poi, non esitate a chiedere spiegazioni – conclude Dona – è significativa l’esperienza di quei consumatori che ci hanno raccontato che, colti in flagrante con un bagaglio troppo pesante, sono passati da un sovrapprezzo di 150 euro ad uno di 30 euro, semplicemente chiedendo chiarimenti agli addetti. La scena tipicamente italiana di mercanteggiare al gate indossando quanti più vestiti è possibile per alleggerire il bagaglio sarebbe da evitare, ma far valere i propri diritti, anche in vacanza, è d’obbligo!“.
(21/07/2014)