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Venezia si difende

Venezia, soldati di vedetta su un’altana, stampa alla gelatina, 1915 1918 © Fondazione Musei Civici di Venezia – published in VENEZIA SI DIFENDE. 1915-1918 Alla Casa dei Tre Oci, a Venezia, dal 13 settembre torna protagonista la fotografia con una mostra importante, primo progetto realizzato dopo il protocollo d’intesa tra la Fondazione di Venezia e la Fondazione Musei Civici di Venezia: l’accordo siglato da Giuliano Segre, presidente della Fondazione di Venezia, e da Walter Hartsarich, presidente della Fondazione Musei Civici, prevede l’ideazione e la programmazione di attività volte alla valorizzazione, promozione e fruizione del patrimonio artistico e culturale della città … Leggi tutto

Venezia, soldati di vedetta su un'altana, stampa alla gelatina, 1915 1918 © Fondazione Musei Civici di Venezia - published in VENEZIA SI DIFENDE. 1915-1918
Venezia, soldati di vedetta su un’altana, stampa alla gelatina, 1915 1918 © Fondazione Musei Civici di Venezia – published in VENEZIA SI DIFENDE. 1915-1918

Alla Casa dei Tre Oci, a Venezia, dal 13 settembre torna protagonista la fotografia con una mostra importante, primo progetto realizzato dopo il protocollo d’intesa tra la Fondazione di Venezia e la Fondazione Musei Civici di Venezia: l’accordo siglato da Giuliano Segre, presidente della Fondazione di Venezia, e da Walter Hartsarich, presidente della Fondazione Musei Civici, prevede l’ideazione e la programmazione di attività volte alla valorizzazione, promozione e fruizione del patrimonio artistico e culturale della città di Venezia e in particolare per la diffusione della cultura e della storia della Fotografia.

A cento anni dall’inizio del primo conflitto mondiale, Venezia si difende 1915 – 1918 a cura di Claudio Franzini, vuole raccontare con oltre 350 immagini originali, provenienti dall’Archivio Storico Fotografico della Fondazione Musei Civici di Venezia con sede a Palazzo Fortuny, l’insolita situazione della città all’epoca della Grande Guerra con l’intento di offrire un’esaustiva panoramica sulla drammaticità degli eventi accaduti e pertanto di non disperdere né la prospettiva storiografica né quella sedimentata nella nostra memoria collettiva.

Quarantadue furono le incursioni che scaricarono sulla città un totale di 1029 bombe (300 solo durante la notte tra il 26 e il 27 febbraio 1918), con il risultato di provocare ingenti danni materiali, ma soprattutto 52 vittime e 84 feriti tra la popolazione.

Info: www.treoci.org

(10/09/2014)

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