Martedì 16 Aprile 2024 - Anno XXII

A Firenze arriva la Testa di Cavallo di Picasso

Pablo Picasso (Malaga 1881-Mougins 1973), Testa di cavallo. Schizzo per “Guernica”, 2 maggio 1937. Collezione del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid, Legato Picasso, 1981, DE00119 Da mercoledì 22 ottobre la grande mostra di Palazzo Strozzi, a Firenze, realizzata in collaborazione con il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, dedicata a Pablo Picasso, si arricchisce di una importate opera “La Testa di cavallo. Schizzo per Guernica” che più di ogni altra racchiude l’essenza del capolavoro del grande maestro. La Testa di Cavallo, fu iniziata il 2 maggio 1937 e dopo solo un giorno di lavoro, Picasso decise … Leggi tutto

Pablo Picasso (Malaga 1881-Mougins 1973), Testa di cavallo. Schizzo per
Pablo Picasso (Malaga 1881-Mougins 1973), Testa di cavallo. Schizzo per “Guernica”, 2 maggio 1937. Collezione del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid, Legato Picasso, 1981, DE00119

Da mercoledì 22 ottobre la grande mostra di Palazzo Strozzi, a Firenze, realizzata in collaborazione con il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, dedicata a Pablo Picasso, si arricchisce di una importate opera “La Testa di cavallo. Schizzo per Guernica” che più di ogni altra racchiude l’essenza del capolavoro del grande maestro. La Testa di Cavallo, fu iniziata il 2 maggio 1937 e dopo solo un giorno di lavoro, Picasso decise di porre nella sua iconografia un significato primordiale, rendendola l’espressione massima del dolore, ma non della sconfitta, quasi un grido di orrore davanti alla distruzione, ma anche una chiamata alla ribellione e alla reazione. Al tema della guerra si riallaccia il libro per famiglie Mai più guerre! I conflitti armati visti con gli occhi dei bambini 1914-2014, a cura di James M. Bradburne, Direttore Generale Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze, Mandragora, 2014. Il volume racconta, attraverso le testimonianze di bambini e giovani adolescenti, i principali conflitti che hanno segnato la nostra storia in modo indelebile, a cominciare dalla Prima guerra mondiale per finire con le lettere ai rifugiati siriani in Giordania nel 2014, rievoca le loro paure, la rabbia e la speranza. Una parte significativa del volume è proprio dedicata alla Guerra civile spagnola (1936-1939), quando le nuove tattiche belliche, tra cui i bombardamenti aerei, colpirono la popolazione civile come mai prima.

(20/10/2014)

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