Sabato 20 Aprile 2024 - Anno XXII

Expo 2015: il padiglione dell’ Oman

Il Sultanato dell’Oman presenta a Expo il racconto di un paese dove convivono innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile. Quattro i progetti: gestione delle risorse idriche, agricoltura, ambienti marini, ospitalità omanita

Expo 2015: il padiglione dell’ Oman

Il Sultanato dell’ Oman, situato nella porzione sud-orientale della penisola arabica, è un paese montuoso, circondato da deserti, che si affaccia sull’Oceano Indiano e sul Mar d’Arabia. È caratterizzato da 3 climi diversi: temperato, desertico e tropicale. Il Sultanato ospita diversi siti annoverati fra i patrimoni UNESCO e interessanti percorsi culturali come la via dell’incenso, nella regione del Dhofar. A Expo Milano 2015 il padiglione dell’ Oman, tra i più grandi con 2.790 mq, è posizionato di fronte all’entrata est dell’ingresso all’Esposizione Universale.
Il tema di Expo “Nutrire in Pianeta, Energia per la vita” è stato declinato dal sultanato dell’ Oman in “Heritage in Harvest: Harnessing the sea, sun and sand” e presenterà le antiche tradizioni del Paese, i progetti futuri di sviluppo sostenibile in quattro spazi che rappresentano, l’acqua, l’agricoltura, le oasi, il mare con i prodotti, le tradizioni, l’ospitalità omanita, ha affermato HE Mohsin Khamis Al Balushi, commissario generale del Padiglione Oman 2015 e Advisor del Ministero del commercio e dell’industria del Sultanato.

Le risorse sostenibili dell’Oman i 4 aree

Expo 2015: il padiglione dell’ Oman

Nella sezione “Harnessing every drop of water” l’ Oman presenterà la sua forte tradizione nella gestione delle risorse idriche. Dal khareef, il monsone estivo che attraversa l’Oceano Indiano, il cui influsso stagionale rende lussureggiante la desertica regione del Dhofar rendendo possibile la coltivazione della Boswelia che dà origine all’incenso ed alimenta gli aflaj, antico sistema di irrigazione formato di una fitta rete di canali e dighe risalenti a oltre 2.000 anni fa,  annoverata tra i Patrimoni dell’Unesco. Il Paese sta lavorando assiduamente per aumentare la propria autosufficienza nella produzione di cibo in maniera sostenibile ed è proprio questo il tema centrale del padiglione perché non ci può essere vita senza acqua.

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La seconda sezione “Our rich farming heritageriguarderà, invece, l’agricoltura con le sue coltivazioni destinate alla popolazione locale e all’esportazione: datteri, miele delle oasi, nocciole, rose nella regione montagnosa di  Jebel Akhdar. Sarà il racconto di un paese dove convivono innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile reso unico dall’armonia di un clima mediterraneo e tropicale. Le palme da dattero, cuore della tradizione agricola omanita, saranno il centro di questa sezione con il progetto “un milione di palme” che dovrebbe completarsi nel 2025.

Expo 2015: il padiglione dell’ Oman

Nella terza sezione “Treasures of our seas” il visitatore potrà conoscere la ricchezza degli ambienti marini, dell’industria della pesca, basata ancora oggi su tecniche tradizionali. Il paese, che ha dichiarato la volontà di raddoppiare il ricavato della pesca entro i prossimi 30 anni, è impegnato nell’attivazione di nuove normative per la salvaguardia delle aree marine e l’incentivazione alla pesca di specie autoctone.

La quarta sezione “Welcome to our home”, infine, sarà icona dell’autentica e amichevole ospitalità omanita con il rito del caffè e dei datteri e con la condivisione di piatti saporiti e speziati. In scena il sablat, la stanza della tipica casa omanita dove la famiglia accoglie gli ospiti in occasione di feste. L’area riproduce inoltre una tipica cucina locale, con tutti gli ingredienti e gli utensili necessari per preparare i piatti della tradizione.

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