Giovedì 18 Aprile 2024 - Anno XXII

Un futuro per il patrimonio d’arte italiano

Futuro Patrimonio al futuro

L’Italia ha bisogno di futuro. Il Patrimonio di arte e bellezza può dare un grande contributo. Il libro di Giuliano Volpe “Patrimonio al futuro”, edito da Electa, offre idee e proposte innovative

Futuro Patrimonio al futuro cover
PATRIMONIO AL FUTURO di Giuliano Volpe, Electa editore, pagine 180, Euro 14,00

Come rendere il nostro immenso patrimonio di arte e bellezza del Belpaese, fruibile e spendibile, anche economicamente? Una risposta ce la fornisce il saggio di Giuliano Volpe “Patrimonio al futuro – un manifesto per i beni culturali e il paesaggio” che mette a fuoco l’argomento e fornisce un contributo importante al dibattito attuale. Un dibattito che sta facendo maturare scelte in materia di tutela, gestione e valorizzazione dei beni culturali, dalle quali dipenderà il futuro stesso del patrimonio e la crescita sociale e culturale del nostro Paese.
Giuliano Volpe, con questo libro ‘manifesto’, offre idee e proposte innovative a tutto campo, fornendo un sostanziale contributo aprendo possibili nuovi scenari. Passare dall’affermazione di una concezione olistica del patrimonio culturale e del paesaggio alla formazione dei giovani professionisti, dalla comunicazione alla gestione. Nelle pagine di questo volume, l’autore propone una ‘alleanza degli innovatori’, dovunque essi siano, prescindendo dalle appartenenze e dalle afferenze. C’è certamente bisogno urgente di risorse adeguate e dell’immissione di nuovo personale qualificato. Ma serve soprattutto una grande volontà di cambiamento: l’Italia non può più continuare a cullarsi sugli allori del passato, confondendo conservazione con conservatorismo. Deve, al contrario, saper innovare una gloriosa tradizione e affrontare le sfide del nuovo millennio. Solo così potrà affermare un suo nuovo ruolo nel contesto europeo e mondiale. Un obiettivo irraggiungibile senza un patto tra patrimonio culturale e cittadini.
Nella prefazione Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, scrive che è necessario “superare contrapposizioni dogmatiche che sono figlie di una visione ideologica e poco hanno a che vedere con la complessità della realtà: conservazione contro valorizzazione, cultura contro turismo, pubblico contro privato”.
Il volume comprende in appendice le relazioni originali delle commissioni ministeriali e dei consigli più recenti e importanti presieduti dall’Autore.

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Autore

Giuliano Volpe è professore di archeologia all’Università di Foggia, di cui è stato rettore tra il 2008 e il 2013. Dirige da anni importanti scavi e ricognizioni archeologiche in Italia e all’estero. Coordina la Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia. È presidente della Società degli Archeologi Medievisti Italiani e della Fondazione Apulia felix onlus. Dirige la rivista L’archeologo subacqueo e le collane Insulae Diomedeae e Bibliotheca Archaeologica per Edipuglia. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui le monografie La Daunia nell’età della romanizzazione (1990), Contadini pastori e mercanti nell’Apulia tardoantica (1996), Le vie maestre (2013). È Presidente del Consiglio Superiore ‘Beni culturali e paesaggistici’ del MiBACT.

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