Partiamo dai Maharaja in questa quarta puntata del nostro viaggio in India, presentando una mini guida/dizionario. L’rdine alfabetico ci porta a cominciare con la parola Maharaja e a terminare con Religioni.
Itinerario del viaggio
Delhi (in aereo) a Udaipur, (in bus) a (a/r 262 km) Cittaurghar, a Ranakpur, Jodhpur (269 km), a Jaisalmer (305 km), a Bikaner (355 km), a Jaipur (361 km), a Amber, Abhaneri, Fathepur Sikri, Agra (233 km), (in treno e bus) a Jahnsi, Orchha e Khajuraho , (in aereo) a Varanasi e (in aereo) a Delhi.
Mini dizionario alfabetico dalla ‘M’ di Maharaja alla ‘R’ di Religioni
MAHARAJA
Dal sanscrito Grande Re (e la sua signora si chiama Maharani), in India, prima del 1948, se ne contavano 585.
MANGIARE (& BERE)
Come ben noto si mangia (quasi) tutto (gioiosamente) speziato, tranne (ma solo un pochino meno) l’arcinoto Pollo (ma quanti miliardi di polli razzolano quotidianamente in India?) Tandoori (e il riso bollito, salvo poi dargli qualche sapore mediante salse variè, ovviamente, piccantemente speziate). Spezie (in giro), tantissime (basti notare quante ne assommano nel v. Tè –Masala-). Quanto al Bere v. Alcolici e v. Vino.
MOGHUL (INDIA)
Per farla breve, la dominazione islamica del subcontinente indiano.
MONSONI
v. Clima.
MUMBAI
‘Al… secolo’ (scorso) Bombay. Non c’entra nulla con l’itinerario della mia gita, ma se si parla di India 2 righe le merita. Fosse solo perché può vantare Bollywood, un’industria cinematografica dalle dimensioni a dir poco impensabili. Eppoi a Mumbai c’è quel Taj Mahal Hotel che, più imperial di così si muore….
NAMASTE’
Namastè è il saluto indiano che si pronucia unendo le mani e reclindanto la testa, come segno di rispetto per la persona che si saluta. Là si saluta così (‘buon giorno’ etc).
ORCHHA (la seconda H non è un errore di stampa, né so cosa conti, ma si scrive così…)
Una piccola località (meno di 9000 hab) nel Madhya Pradesh (quindi ‘dalle parti’ di Khajuraho) da vedere per il Forte, i Cenotafi e un bel palazzo (Jehangir Mahal).
PORTOGALLO
Non sembri fuori luogo lodare la plurisecolare presenza portoghese (1500 – metà del ‘900) quantomeno sulle coste dell’India, appagata pertanto la curiosità di chi fa un salto a Goa (e a Kochi/Cochin, a Diu, senza dimenticare che il Portogallo ‘regalò’ Mumbay/Bombay alla Gran Bretagna) per capire (cultura, traffici, financo usanze e gastronomia, vedi l’uso delle celeberrime spezie….) l’influsso dell’India (via Lisbona) sulla cultura europea.
PUR
In hindi, città, posto (come polis in greco antico).
RAMAYANA
La leggenda del principe Rama, uno dei più grandi (con il Mahabharata) poemi epici (religione e filosofia) dell’Induismo. Avviso ai naviganti: chi (beninteso meritevolmente) volesse addentrarsi nella lettura dei ‘testi sacri’ di questa (filosofica) religione, se ancora non lo possiede, si doti di un filino di pazienza per venire a capo di complicatissime non meno che incasinate vicende (dall’impressionante numero di personaggi). Buona lettura.
RANAKPUR
Bellissimo tempo Jainista tra Udaipur e Jodhpur (una trentina di sale abbellite da qualche centinaia di colonne finemente scolpite (sfido, io: i Jainisti sono in maggioranza abili commercianti e i danèe non mancano, lo notai durante la visita di un loro tempio, ricco come quello che ho appena visitato, a Palitana, nel Gujarat.
RAJPUTANA
Nessuna volgarità: è il nome (dalla dinastia dei Rajput, ma forse si fa anche riferimento a una dea, il cui nome, in sanscrito significa ‘putrefazione’, allegria…) del Rajasthan (laddove Sthan sta per ‘posto’) prima del 1949.
RELIGIONI
Nel senso di Shiva, Brahma e Visnù, la Trimurti, il Top, vertice dei tantissimi dei dell’Induismo (che non passo a elencare sennò viene notte…) dopodiché (a proposito di religioni, nate in India e tuttora ‘attive’ oppure ‘esportate’) mi fermo lì sennò non solo confondo la totalità dei già scarsi lettori ma rischio pure di perderli. Quanto a Ba,hai, Sikh, Indù, Jainisti etc etc rinvio pertanto i curiosi ad ‘approfondire’ altrove …
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