Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Mostra: La Tutela Tricolore e i Carabinieri custodi dell’identità culturale

Alla Galleria degli Uffizi, a Firenze, è aperta fino al 14 febbraio 2017 la mostra “La tutela del tricolore”. Si possono ammirare in otto sezioni le opere recuperate dal Comando Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri.

Mostra Tutela-dell'arte-Carabinieri

E’ tradizione che da oltre un decennio le Gallerie degli Uffizi, in occasione delle festività natalizie, offrano ai fiorentini e ai visitatori di tutto il mondo una mostra. Questi eventi hanno finora costituito la serie che portava il felicissimo titolo “I mai visti”, poiché si proponevano opere poco note al grande pubblico, e in genere conservate nei depositi. La mostra del Natale 2016 avrà per tema “La tutela tricolore. I custodi dell’identità culturale“, in programma presso l’Aula Magliabechiana, riservata alle esposizioni temporanee degli Uffizi sotto l’omonima Biblioteca.
La mostra dal 20 dicembre 2016 al 14 febbraio 2017, rende conto dei crimini contro il nostro patrimonio – da quelli di guerra a quelli terroristici, fino ai furti con scopo di lucro e agli scavi clandestini con conseguenti esportazioni illecite – e dell’opera meritoria del Comando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri. L’esposizione si articola in otto sezioni.

In mostra il crimine contro l’arte

Mostra Adorazione-dei-pastori
Adorazione dei pastori

La prima sezione “Il crimine contro l’arte”, racconta come gli Uffizi siano stati oggetto di un attacco terroristico di stampo mafioso il 27 maggio 1993, con alcune opere distrutte e altre scampate dall’oltraggioso delitto. “L’azione di Rodolfo Siviero” e la sua eredità è il titolo della seconda sezione, dove si narra il salvataggio delle opere delle Gallerie di Firenze, trafugate nel corso dell’ultimo conflitto mondiale. Molte di esse furono recuperate grazie all’attività dell’allora ministro plenipotenziario Siviero, che su nomina di De Gasperi nel 1946 diresse una missione diplomatica presso il governo tedesco allo scopo di ottenere il riconoscimento di un principio di legittima restituzione delle opere italiane. Vi si trovano esposte le celebri Fatiche di Ercole di Antonio Pollaiolo, la Madonna col Bambino (detta Madonna del Solletico o Madonna Casini) di Masaccio, il Ritratto di uomo di Hans Memling, l’Avarizia di Francesco Furini, il Pigmalione e Galatea di Bronzino, Ritratto di giovane donna di scuola emiliana (illecitamente esportata negli Stati Uniti con la suggestiva attribuzione a Raffaello), tutte opere rientrate agli Uffizi grazie a Siviero. Ancora oggi, grazie al suo repertorio di quanto è stato trafugato in musei, chiese e collezioni private durante la Seconda Guerra mondiale – pubblicato dopo la sua morte con il titolo L’opera da ritrovare – e all’attività del comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, continuano i ritrovamenti e ritorni in patria.

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Beni archeologici

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Reperti archeologici recuperati dai carabinieri

Nella sezione Beni archeologici e diplomazia culturale si espone una serie di preziosi recuperi archeologici, per lo più provenienti da scavi clandestini e poi usciti illecitamente dall’Italia. Ricordiamo in particolare il memorandum di intesa tra Stati Uniti e Italia sottoscritto nel 2001, che ha consentito ritorni di opere di grande importanza. In mostra alcuni esempi: la statua di Vibia Sabina, moglie dell’imperatore Adriano rientrata da Boston nel 2007, il Cratere del celebre pittore Assteas rientrato da Los Angeles nel 2005 e infine l’Hydria etrusca dove è rappresentata la metamorfosi dei pirati in delfini, tornata nel 2014 dal Toledo Museum of Art nell’Ohio.

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Triade Capitolina 160-180 d.C. marmo lunens

I Carabinieri dell’arte a grandi passi verso i primi cinquant’anni è la sezione che mostra una rassegna cronologica di recuperi di dipinti, reperti archeologici, e altri oggetti di varia provenienza, che illustra il cammino del Comando Tutela Patrimonio Culturale vicino al compimento dei cinquant’anni.
Nella sezione Scoperte fortuite: l’etica del cittadino, si vuole raccontare anche i comportamenti virtuosi e rispettosi della legge messi in atto da alcuni cittadini che si sono inaspettatamente ritrovati ad essere protagonisti di ritrovamenti. Allo scopo si espone una Testa di bambina rinvenuta assieme a uno straordinario Torso bronzeo (arte romana, II sec. d. C.) nei fondali a largo della Puglia e un’Urna cineraria.

Globalizzazione del crimine

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La Dormitio Virginis

La globalizzazione del crimine è la sezione, che espone le Oreficerie Castellani rubate dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia il 30 marzo 2013, su commissione di una facoltosa signora russa che ambiva a possederle. Non poteva poi mancare uno sguardo sul mondo: sulle guerre che devastano patrimoni artistici che appartengono all’umanità intera, sull’accanimento del terrorismo contro i simboli di antiche civiltà, sulle calamità che continuamente mettono in pericolo edifici e oggetti. Per questo si è scelto di esporre la stele funeraria di Palmira, che assurge a simbolo delle guerre in corso, dove sono entrati in azione i “Caschi blu della cultura” appena costituiti, “di cui i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale sono parte integrante e determinante insieme agli esperti del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

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Info: www.uffizi.org/it

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