Mercoledì 30 Ottobre 2024 - Anno XXII

Al Sud in treno per visitare i Borghi più belli d’Italia

A Sud in treno Costiera-Amalfitana

La nostra terza ed ultima tappa alla scoperta dei Borghi più belli in treno ci conduce al Sud, per approdare a tre borghi di mare, passando dalla terra del poeta Orazio, sorprendente per il patrimonio culturale che racchiude. Le nostre tappe sono: Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia

A Sud in treno tra i borghi più belli: Campania
A Sud in treno Vietri-sul-Mare
Vietri sul Mare

Terza e ultima tappa del viaggio in treno alla scoperta dei Borghi più belli d’Italia. Andando a Sud in treno tocchiamo le regioni Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia.
Vietri sul Mare, a soli tre chilometri da Salerno, si raggiunge facilmente grazie alla stazione ferroviaria di Vietri sul Mare-Amalfi (a 8 minuti da Salerno). Siamo nel tortuoso quanto straordinariamente affascinante paesaggio della costiera amalfitana, che poco si presta all’uso dell’auto privata. Vietri sul Mare è infatti, scendendo verso sud, l’ultimo dei paesi della Costiera Amalfitana e non è certamente da meno di altre località più famose di questo tratto di costa. La tradizione artigianale locale è annunciata dalle splendide maioliche che rivestono la cupola della chiesa di San Giovanni Battista, tradizione che si può apprezzare meglio visitando il Museo Provinciale della Ceramica, presso Villa Guariglia. Ammirare questo lembo di terra che sembra sprofondare nel mare, possibilmente fuori stagione, in uno dei tanti caffè all’aperto, assaporando un bicchiere di limoncello, è un piacere da provare almeno una volta nella vita.

A Sud in treno tra i borghi più belli: Basilicata
A Sud in treno Venosa
Venosa

Continuando a Sud in treno arriviamo a Venosa, in terra lucana. Venosa si può raggiungere senza particolari difficoltà in treno (da Melfi o Spinazzola) e poi con corsa in autobus (informandosi prima sugli orari). La bella cittadina, l’antica Venusia, la cui etimologia è ancora incerta tra il riferimento alla dea Venere, piuttosto che alla qualità dei suoi vini (vinosa), o abbondanza delle fonti d’acqua, rappresenta un vero scrigno di testimonianze del suo passato, situata strategicamente in quella che era una delle principali stazioni della via Appia. Oggi l’immagine di Venosa è legata sia alla mole del castello aragonese che ospitò, all’inizio del Seicento, l’Accademia dei Rinascenti, sia alla chiesa Incompiuta della Trinità, sintesi di diverse stratificazioni all’interno del complesso benedettino.

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a Sud in treno Venosa-Parco-archeologico-SS-Trinità
Parco Archeologico Santissima Trinità

Il suo parco archeologico racchiude le terme romane, alcuni resti di domus e l’anfiteatro. Di interesse le catacombe ebraiche e gli ipogei venuti alla luce nel 1853, a testimonianza della presenza di una significativa comunità ebraica. Camminando tra le sue strade, si intuisce un passato florido: lo testimoniano, tra l’altro, le sontuose fontane e le facciate eleganti di alcuni edifici (ad esempio i palazzi Calvino, Dardes, Lauridia, e Rapolla). In definitiva una meta da inserire sicuramente nel proprio itinerario di viaggio verso il Sud Italia, non solo perché diede i natali ad Orazio, ma anche per assaporarne i prodotti tipici, primo fra tutti, l’Aglianico del Vulture, il vino celebrato sin dall’antichità.

A Sud in treno tra i borghi più belli: Calabria
a Sud in treno Chianalea-Calabria
Chianalea

Dalla Basilicata scendiamo più a Sud in treno verso la Calabria. Chianalea, è il borgo più antico di Scilla (stazione FS di Scilla), che trasuda storia da ogni pietra. Pare che esuli troiani ne abbiano creato il primo nucleo. Dopo le scorrerie saracene e l’assedio normanno contro i Bizantini, prospera sotto gli Svevi grazie ai commerci con l’Oriente e con i principali porti dell’Adriatico. Chianalea ha conservato il fascino di autentico borgo di pescatori, sul quale vigila il castello dei Ruffo, punto panoramico straordinario sulle Eolie, arroccato su una roccia e protetto dalle onde impetuose del Tirreno.

A Sud in treno tra i borghi più belli: Sicilia
a Sud in treno Cefalù
Cefalù

Ed infine approdiamo a Cefalù, a 40 minuti di corsa in treno da Palermo. Il borgo si distende ai piedi del promontorio (Kephaloidion ), noto ai Fenici come “promontorio di Ercole”, mentre il suo primo nucleo era stato edificato sulla rocca, di cui si conservano tratti delle mura megalitiche. Se a metà dell’VIII secolo viene conquistata dagli Arabi, nel 1063, sono i Normanni che ne prendono possesso. La sua maestosa cattedrale (eccezionale il mosaico che raffigura il Cristo Pantocratore), viene edificata nel 1131, per volontà di Ruggero II che ne fece il suo mausoleo.
La storia di Cefalù è fortemente legata ai commerci via mare e oggi è una destinazione turistica di primo piano per il suo patrimonio culturale, gli edifici barocchi, ma anche per bel litorale, nonché per la vicinanza al Parco Naturale delle Madonie, di cui costituisce la porta di accesso.

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Mese della mobilità dolce

a Sud in treno Mobilità-dolce

A Cefalù termina il nostro viaggio, ma sono molti altri i borghi da scoprire che, seppure non serviti direttamente da una stazione ferroviaria, si possono raggiungere grazie alla combinazione treno + autobus di linea o extraurbano. Servizi per lo più efficienti, nella gran parte dei casi.
Peraltro, siamo nel bel mezzo del Mese della Mobilità Dolce, l’iniziativa nazionale ideata da CO.MO.DO (www.mobilitadolce.org) che si protrae fino al 31 maggio, con un diversificato programma di manifestazioni ideate per favorire l’effettiva conoscenza di luoghi e itinerari, grazie ad esperienze realizzate in mobilità dolce (a piedi, in bicicletta, a cavallo, o a bordo di treni storici).
www.borghipiubelliditalia.it

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