Giovedì 28 Marzo 2024 - Anno XXII

Grenoble, la metropoli alpina fra passato e modernità

Grenoble circondata dalle-montagne

A cinquant’anni dai giochi olimpici del 1968 la città francese svela i suoi cambiamenti. Grenoble eletta dall’imperatore Dioclezione capitale amministrativa. La metropoli alpina oggi è un importante polo universitario tecnologico e industriale

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Eleganti palazzi nel centro storico (Ph: D. Bragaglia © Mondointasca)

Grenoble festeggia quest’anno i cinquant’anni dalle Olimpiadi invernali del 1968. Erano gli anni di Jean-Claude Killy, ma per noi italiani significarono soprattutto il trionfo di Franco Nones, primo olimpionico italiano dello sci di fondo. Una data che ha cambiato la storia del capoluogo del dipartimento francese dell’Isère, trasformatosi nel corso di mezzo secolo da cittadina di provincia a vivace metropoli alpina. Siamo a poco più di un’ora dal confine italiano del Frejus e arrivando in città si notano soprattutto i quartieri moderni dell’area metropolitana che conta circa 450 mila abitanti.

Grenoble una storia di oltre duemila anni

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Halles Sainte-Claire (Ph: D. Bragaglia © Mondointasca)

Oggi Grenoble è un importante polo universitario, tecnologico (il famoso Polygone scientifique con i suoi istituti di ricerca: CEA, Synchrotron, ILL, Minatec), industriale, ma non ha dimenticato di avere ben 2050 anni di storia alle spalle. Ce ne accorgiamo immediatamente quando, usciti dal centralissimo Ufficio Turistico ricco di molte informazioni, scopriamo proprio accanto alle Halles Sainte-Claire (il mercato alimentare), le placchette sistemate a terra che segnalano il luogo dove un tempo c’erano le mura dell’antica Cularo, la città gallo-romana che l’imperatore Diocleziano elevò al rango di capitale amministrativa e che l’imperatore Graziano ribattezzò Gratianopolis (da cui deriva il nome attuale). Poi attraverso rue Jean-Jacques Rousseau, Place Grenette, la collegiata di Saint-André, la Place aux Herbes si può arrivare fino a Place Saint-André cuore della città storica. Fra vecchi palazzi nobiliari, androni e cortili si intravvedono belle scale monumentali defilate allo sguardo, perché lo spirito del patriziato locale non era quello di ostentare la propria ricchezza.

La città di Stendhal che ospitò Napoleone

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Il Café de la Table Ronde, oggi anche ristorante (Ph: D. Bragaglia © Mondointasca)

Durante l’itinerario si scoprono la casa dove il 23 gennaio 1783 nacque Stendhal (n° 14 di rue Jean-Jacques Rousseau), fontane in pietra e la locanda dove Napoleone dormì per due notti nel marzo del 1815 all’inizio dei Cento Giorni che dovevano poi condurlo trionfalmente a Parigi (Ancienne Auberge des 3 Dauphins). Place Saint-André è il centro della città vecchia: luogo del potere rappresentato dall’antico palazzo del Parlamento del Delfinato con una lunga facciata in stile gotico e rinascimentale, ma anche centro di incontro degli intellettuali che si trovavano al Café de la Table Ronde, che oggi è il secondo caffè più antico di Francia (dopo il Procope di Parigi). Fondato nel 1739 dal confetturiere Caudet divenne presto celebre come “la terza camera del Delfinato” per le frequentazioni di scrittori, giornalisti, poeti, avvocati. Naturalmente qui veniva Stendhal e poi sono passati in tanti da Sarah Bernhard a Brel, da Fernandel a Brassens.

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Raggiungere la Bastille con le ‘bulles’

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Le bulles

Pochi passi più in là e siamo sulle rive dell’Isère ad ammirare l’immagine più iconica di Grenoble: le “bulles” che oltrepassando il fiume salgono verso la Bastille. Sono le cabine della funivia che collega il centro città alle fortificazioni della Bastille. L’impianto fu costruito nel 1934 e ammodernato nel 1976: superando un dislivello di 260 metri ci sbarca al Belvedere Vauban. Da qui si capisce perché Grenoble è considerata una delle capitali delle Alpi. Lo sguardo scorre dal Monte Bianco alla catena di Belledonne che sfiora i 3000 metri ed è molto prossima alla città. Poi ad ovest il massiccio del Vercors e a picco sotto di noi tutta la regione grenoblaise. Alla Bastille si può arrivare anche partendo a piedi dal centro, ed è questa una delle caratteristiche più affascinanti di Grenoble, città sospesa fra modernità e natura. Le fortificazioni sono costruite sulle pendici della Chartreuse, l’altro massiccio prealpino che consente innumerevoli passeggiate e gite nel verde, fino alla celebre abbazia certosina dove in origine si produceva un liquore famoso in tutto il mondo, la Chartreuse appunto.

La storia della città attraverso le sepolture

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Quartiere-Saint-Laurent ai piedi della Bastille

Volendo si può discendere a piedi dalla Bastille direttamente verso il Museo Archeologico Saint-Laurent. All’interno della chiesa che porta questo nome è stato ricavato un interessante percorso che attraverso le sepolture dall’epoca gallo romana a quella moderna permette di ripercorrere la storia della città. Poi, per rientrare verso il centro, si percorre tutta rue Saint-Laurent, asse di un quartiere recentemente riqualificato. Questa zona ai piedi della Bastille è stata per lungo tempo il luogo di accoglienza della numerosa comunità italiana. Oggi è un tranquilla area pedonale animata da caffè e ristoranti. In Square Xavier Jouvin si scopre la statua dedicata al personaggio che dà il nome alla piazza. Jouvin è stato un celebre artigiano che ha rivoluzionato la lavorazione dei guanti, accessorio di abbigliamento di cui Grenoble fu uno dei grandi centri di produzione nel XIX secolo.

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I grandi nomi della pittura francese

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Mesée de Grenoble (Ph: D. Bragaglia © Mondointasca)

Attraversato l’Isère sul Pont de la Citadelle ci si ritrova difronte al moderno edificio del Musée de Grenoble. Consacrato all’arte moderna e contemporanea ha una bella collezione permanente che comprende i grandi nomi della pittura francese, da Matisse a Braque, da Van Dongen a Picabia.
Fino al 18 giugno c’è anche la mostra “Da Delacroix a Gauguin” dove sono esposti alcuni capolavori del disegno conservati negli archivi del museo.

Info

Office de Tourisme Grenoble – Alpes Métropole, rue de la République 14, www.grenoble-tourisme.com Qui si può acquistare il Grenoble Pass (formula per 1/2/3 giorni) che consente accesso libero ai mezzi pubblici di trasporto (bus e tram) e al servizio Métrovélo (bike sharing), ai numerosi musei e siti patrimoniali (molto interessanti anche quelli dei dintorni, da Sassenage a Vinay, da Pont-en-Royan alle Grotte di Chorance), ad attività ludiche e visite guidate.

Musée de Grenoble, place de Lavalette 5; www.museedegrenoble.fr

Come arrivare

In treno col TGV, ci sono tre collegamenti a/r giornalieri da Milano e Torino Porta Susa per Chambéry  a partire da 39€ a tratta. Da qui con i frequenti treni regionali si arriva in circa 45 minuti a Grenoble.

Prenotazioni: su OUI.sncf; tramite l’APP OUI.sncf. Nelle agenzie di viaggio convenzionate e  Torino presso i centri servizi GTT (Torino Porta Susa e Porta Nuova)

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