Al secondo piano del Terminal crociere del porto di Bari, dal 22 aprile è stata allestita la mostra “Biomi dal mondo. La biodiversità di un tesoro da tutelare”. Ad organizzarla è stata l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale e l’associazione culturale Caeb, il Club acquarologico erpetologico barese. La mostra, che resterà aperta fino al 3 giugno, è un sorta di viaggio alla scoperta delle diverse specie che affollano l’ambiente marino e del delicato rapporto che sott’acqua si instaura tra flora e fauna. La scelta del porto di Bari per l’allestimento non è casuale, ma voluto, come ha ricordato il presidente dell’autorità portuale, Ugo Patroni Griffi. In questo modo si vuole raggiungere un doppio risultato: da un lato si vuole intercettare i tanti croceristi che transitano dallo scalo portuale barese, dall’altro è forte la volontà di rendere il porto “sempre più parte integrante del tessuto connettivo sociale e del cuore urbano della città, dismettendo definitivamente il ruolo di appendice periferica”.
Il porto di Bari e il Museo del mare
Una mostra di grande interesse soprattutto per gli studenti che potranno ammirare l’intero campionario espositivo composto da 10 acquari e 10 terrari in cui sono stati ricostruiti i diversi biosistemi marini presenti sulla Terra. Quattro le sezioni principali, che spaziano dall’ambiente marino (mediterraneo e tropicale) a quello terrestre (con dettagli sulle specie viventi sia nelle foreste temperate e pluviali, sia nelle regioni aride e vicine ai deserti). Gli altri ecosistemi contemplati dalla mostra sono poi quello rivierasco o di transizione acqua-terra e quello d’acqua dolce.
L’obiettivo di questo progetto espositivo è servire da apripista a un futuro ‘Museo del mare’ barese. A confermarlo è lo stesso Griffi che dice: “Se la mostra riscuoterà il successo che auspichiamo potremmo convocare un tavolo istituzionale con Regione, Città metropolitana e Comune di Bari che valuti la fattibilità di realizzare un museo dedicato al mare”.