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Il violino Piccolo, realizzato da Lorenzo Storioni, liutaio cremonese del Settecento, torna a Cremona. Grazie al sostegno di Fondazione Bracco, uno strumento musicale di valore storico, rimasto per buona parte integro dopo tre secoli, sarà restaurato e già l’anno prossimo sarà esposto al pubblico.
Il violino Piccolo è un grande tesoro ritrovato per la città: è il primo Storioni che entra a far parte della collezione museale, è un rarissimo esempio di strumento musicale per bambini e è stato realizzato con alcune tecniche caratteristiche del Settecento, poi andate in disuso.
Il “Piccolo” data 1793. Il violino è già stato esaminato da una prima indagine diagnostica, ma il recupero completo partirà a novembre, nei Laboratori di Restauri di palazzo Fodri.
Violino Piccolo: una storia di Cremona
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Non si conoscono molti dettagli sulla storia del Piccolo. Ritrovato nel palazzo di una famiglia nobiliare romana, si sa solo che, per struttura e dimensioni, apparteneva a un bambino dagli otto ai dieci anni di età. Ad oggi, si conoscono altri due violini per bambini di quel periodo: uno strumento del 1802 e un omologo del Piccolo custodito a Vermillion, nel Sud Dakota. Già nel ‘700, molti violini di fattura cremonese lasciano l’Italia e anche per questo motivo è importante aver ritrovato l’esemplare di Storioni.
Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona, si è detto felicissimo del restauro, parte del progetto Cantieri del Suono: “Cremona aveva il genio creativo musicale e il genio di chi produce gli strumenti per fare musica. Ci sentiamo responsabili di questa eredità. Vogliamo creare un contesto fertile per i nuovi “Monteverdi”. Al tempo stesso, però, ci sentiamo simbolicamente sempre in crescita, un po’ come il violino Piccolo, perché chi si sente arrivato è perduto”.
Fare i violini nel Settecento
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Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco, ha presentato Cantieri del Suono ricordando “una lunga storia d’amore tra Bracco e la liuteria”, un legame tra arte e musica che ha il segno di una “collaborazione con le eccellenze italiane”. Il restauro coinvolgerà gli studenti del corso di Laurea in Conservazione e Restauro degli strumenti musicali e utilizzerà nuovi strumenti diagnostici e di intervento.
I violini per bambini avevano dimensioni e lunghezze adatte a braccia e mani piccole. Le condizioni del Piccolo mostrano che lo strumento fu usato: si notano il legno logorato dove il bambino appoggiava il mento, lo scolorirsi della vernice e i segni di alcuni rattoppi interni. Dato che tecniche e materiali per costruire i violini cambiarono in parte nel secolo successivo, studiare il Piccolo aiuterà a comprendere, tra l’altro, come lavoravano i liutai nel Settecento.
Se tutto procede come previsto, lo strumento sarà esposto al pubblico nella sala Scrigno dei Tesori del museo del Violino, a marzo 2019.
Link utili: https://www.museodelviolino.org/it/
www.fondazionebracco.com