Giovedì 28 Marzo 2024 - Anno XXII

Cremona restaura il violino Piccolo, uno Storioni del 1793

Violino Piccolo Storioni-Fondazione_Bracco_autore_Aedo

Apparteneva a un bambino che studiava musica ed è stato ritrovato presso una casa romana. Dopo il restauro, entrerà nella collezione storica del Museo del Violino

Violino Cremona pixabay
Cremona

Il violino Piccolo, realizzato da Lorenzo Storioni, liutaio cremonese del Settecento, torna a Cremona. Grazie al sostegno di Fondazione Bracco, uno strumento musicale di valore storico, rimasto per buona parte integro dopo tre secoli, sarà restaurato e già l’anno prossimo sarà esposto al pubblico.
Il violino Piccolo è un grande tesoro ritrovato per la città: è il primo Storioni che entra a far parte della collezione museale, è un rarissimo esempio di strumento musicale per bambini e è stato realizzato con alcune tecniche caratteristiche del Settecento, poi andate in disuso.
Il “Piccolo” data 1793. Il violino è già stato esaminato da una prima indagine diagnostica, ma il recupero completo partirà a novembre, nei Laboratori di Restauri di palazzo Fodri.

Violino Piccolo: una storia di Cremona

Violino Piccolo Storioni particolare-Fondazione Bracco_-autore_Aedo
Particolare del violino Piccolo Storioni, Fondazione Bracco, autore Aedo

Non si conoscono molti dettagli sulla storia del Piccolo. Ritrovato nel palazzo di una famiglia nobiliare romana, si sa solo che, per struttura e dimensioni, apparteneva a un bambino dagli otto ai dieci anni di età. Ad oggi, si conoscono altri due violini per bambini di quel periodo: uno strumento del 1802 e un omologo del Piccolo custodito a Vermillion, nel Sud Dakota. Già nel ‘700, molti violini di fattura cremonese lasciano l’Italia e anche per questo motivo è importante aver ritrovato l’esemplare di Storioni.
Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona, si è detto felicissimo del restauro, parte del progetto Cantieri del Suono: “Cremona aveva il genio creativo musicale e il genio di chi produce gli strumenti per fare musica. Ci sentiamo responsabili di questa eredità. Vogliamo creare un contesto fertile per i nuovi “Monteverdi”. Al tempo stesso, però, ci sentiamo simbolicamente sempre in crescita, un po’ come il violino Piccolo, perché chi si sente arrivato è perduto”.

LEGGI ANCHE  Vacanze ... da cani (e gatti)

Fare i violini nel Settecento

Violino Piccolo Studio del fondo-del violino Fondazione Bracco autore Aedo
Diagnostica e studio del fondo del violino. Fondazione Bracco, autore Aedo

Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco, ha presentato Cantieri del Suono ricordando “una lunga storia d’amore tra Bracco e la liuteria”, un legame tra arte e musica che ha il segno di una “collaborazione con le eccellenze italiane”. Il restauro coinvolgerà gli studenti del corso di Laurea in Conservazione e Restauro degli strumenti musicali e utilizzerà nuovi strumenti diagnostici e di intervento.
I violini per bambini avevano dimensioni e lunghezze adatte a braccia e mani piccole. Le condizioni del Piccolo mostrano che lo strumento fu usato: si notano il legno logorato dove il bambino appoggiava il mento, lo scolorirsi della vernice e i segni di alcuni rattoppi interni. Dato che tecniche e materiali per costruire i violini cambiarono in parte nel secolo successivo, studiare il Piccolo aiuterà a comprendere, tra l’altro, come lavoravano i liutai nel Settecento.
Se tutto procede come previsto, lo strumento sarà esposto al pubblico nella sala Scrigno dei Tesori del museo del Violino, a marzo 2019.

Link utili: https://www.museodelviolino.org/it/
www.fondazionebracco.com

Leggi anche:

Palmyra, l’antica città offesa dall’Isis risorge dalle sue ceneri

Italia e Cina uniti nella cultura dal protocollo di Chengdu

Ricordi di viaggio: il segreto per conservarli

Condividi sui social:

Lascia un commento