La castagna, il frutto dell’autunno è di scena alla 15^ Festa del Marrone a San Zeno di Montagna, località della sponda veronese del Lago di Garda. La manifestazione vanta due date importanti in quanto ricorrono la 46^ Festa delle castagne e la 15^ Festa del Marrone D.O.P. di San Zeno.
Il prodotto tipico di questo luogo è il “marrone”, una tradizionale varietà locale selezionata nella zona di origine da castagni autoctoni che gli è valsa la Denominazione di Origine Protetta. Questa varietà di castagna – corposa, solida, dalla corteccia marrone e lucida – diventa la materia prima per preparare pietanze prelibate, tipiche del posto quali zuppe, secondi piatti a base di brasati, dolci caldi e semifreddi.
Ovunque, nei mesi invernali, è possibile riscaldarsi con le caldarroste e un buon bicchiere di vino brulè, come vuole la tradizione veneta.
Birra ai marroni
La manifestazione terminerà nel lungo ponte di Ognissanti sabato 3 e domenica 4 novembre. Sarà possibile acquistare i prodotti DOP oppure degustare piatti tipici assaggiando anche la birra castanea, sia nei ristoranti che negli stand gastronomici dove sono commercializzati anche formaggi, salumi e dolci tradizionali. Il luogo di produzione e trasformazione del “Marrone di San Zeno DOP” si trova tra i 250 e i 900 metri di altitudine della zona del Monte Baldo, territorio montuoso compreso tra il Lago di Garda e la valle dell’Adige. Qui il castagno era coltivato fin dal Medio Evo e costituiva una ricca fonte di energia, grazie al suo contenuto in glucidi e in alcune zone di montagna veniva chiamato “albero del pane” per il suo apporto nutrizionale. La differenza dell’alimento, sta nel fatto che la castagna è il frutto dell’albero che cresce spontaneamente, mentre il marrone deriva da piante coltivate e selezionate.
Cenni storici su San Zeno di Montagna
San Zeno di Montagna dista circa 35 chilometri da Verona. La strada in salita offre una vista bellissima del Lago di Garda. I primi insediamenti del paese risalgono al periodo neolitico e la presenza di tombe, urne funerarie testimoniano l’arrivo dei Romani I secolo a.C. Nei secoli successivi, il paese sarà sottoposto al dominio di numerosi governi in quanto territorio limitrofo a Verona: dapprima gli Scaligeri, poi i Veneziani, Napoleone, gli Austriaci per giungere all’annessione al Regno d’Italia nel 1866.
Tra i luoghi d’interesse segnaliamo la Chiesa di San Bartolomeo risalente al secolo XVI, la Chiesa della Madonna della Neve del secolo XVII, la Chiesa di San Zeno Vescovo del XVIII secolo, opera dell’architetto Alessandro Paduzzi, al cui interno si trovano altari in marmi policromi, dipinti, affreschi e la statua dedicata alla “Madonna della Cintura”. All’esterno è interessante la torre campanaria con l’orologio risalente al 1818 e la cupola a cipolla.
Cosa visitare nelle vicinanze
Il luogo è la meta ideale per scampagnate, trekking, escursioni in mountain bike, scalate sul Monte Baldo, voli in parapendio e fitness all’aria aperta. La zona della Malga Traure, in estate, si presta molto ad attività di ginnastica o yoga da praticare sui verdi prati specie se seguiti da esperti istruttori. La malga è ubicata a 1.111 metri s.l.m da cui si gode una vista incomparabile del Garda, da una parte, e della cima del Monte Baldo dalla parte opposta. I gestori della malga offrono degustazioni a base di polenta, salumi, formaggi e gnocchi. Divertimento assicurato a grandi e piccini nel percorso avventura del Park Jungle Adventure nella pineta Sperane, zona San Zeno di Montagna.
Informazioni:
www.comunesanzenodimontagna.it