“Aficionados” di tutto il mondo alla Geografia (e anche alla Storia) uniamoci! E lottiamo per saperne di più!”. Questo, il proclama che lancerei al mundillo, alla gente che vuol sapere com’è fatto il mondo in cui campiamo. E che bello se si potesse ‘saperne di più’ anche di Storia. Invece, no.
Tanto per dire, pochi giorni fa le pregresse Vicende Umane, appunto la Storia, sono state bandite dai prossimi esami di maturità (e hai visto mai che – invece di informarsi su Giulio Cesare e Napoleone – i futuri esaminandi dovranno narrare Come nasce il Uotsàp, o dedicare nottate – al fine di diventare ‘maturi’ – nella esegesi “Della vita e del Pensiero di Pippobaudo”?).
Ma torniamo alla Geografia. E alla (da me ritenuta) quasi ignoranza della materia. Vabbè, forse possiedo scarsa fiducia nella cosiddetta “gente”. Il fatto è che, se – appunto – si parla di Geografia, penso proprio che siano in parecchi a ignorarla.
Geografia è conoscenza: da Cortina allo sviluppo umano in Australia
Tanto per andare sul concreto, ad esempio, tanti sanno ‘dove sono’ Cortina o Portofino (e qualcuno potrebbe financo spingersi a narrare le Maldive, fosse solo per motivi di abbronzatura invernale). Dopodiché, nutro dubbi sulla conoscenza (da parte di gente di media cultura, che forse forse si dà pure arie di sapere…) e quindi sulla capacità di localizzare (quantomeno dirti ‘cosa sono’ e ‘dove sono”) tanti posti e località del nostro pianeta. E non oserei porre pesanti domande, tipo “Quant’è grande l’Honduras?” (e già che ci sono, informo, 112.492 kmq), né “Quanti abitanti ha Madrid?” (6.385.000, l’agglomerato urbano).
E tanto meno domando “Qual è l’I.S.U. (il grado di Sviluppo Umano) dell’Australia” (2°, in una ‘classifica’ degli Stati appartenenti all’Onu che vede la repubblica del Ciad al 188° e ultimo posto). Chiedo solo (a mò di gioco….) “dov’è”, – e scusomi per la severità, ma la domandina mi sembra facile facile…. – in che parte” (del mappamondo) ‘va messo’ il Bhutan. O quali Paesi esistono tra mar Nero e mar Caspio (vabbè, se si parla del secondo mare tutti sanno bene che vi si “pesca il caviale”, ancorché dicesi che ne producono di più, e forse migliore, nel paullese). E “qual è la capitale dell’Indonesia”?
Geografia è conoscenza: dal Mar Caspio al paullese
Qui giunti, si finisca con una domandina (avrebbe commentato il Maichbuongiorno neo vate della lingua italiana) facile facile…: “con chi” confina il Lussemburgo (ohèi, si parla del cofondatore di quell’Europa in cui tutti giurano di starci dentro bene, ivi compresa la Svizzera che però, giustamente, ci sta a suo modo…)?
“Mondo, siamo tutti un po’ ignoranti”, ho titolato queste disperate righe, e penso/spero di aver convenientemente dimostrato la pressoché unanime, scarsa conoscenza del globo in cui viviamo.
Non mi resta che scusarmi per aver sciorinato tanta ampia, se non sterminata, cultura geografica (spaziando da mar Caspio al paullese, dall’Indonesia al Mike Bongiorno nel senso del Lussemburgo, per non parlare del Bhutan, a proposito: grande 38.394 kmq, con 727,145 abitanti, capitale Thimphu, 114.551 abitanti).
Geografia: il piacere della conoscenza
Sarei pertanto un (direbbero i mè amìs spagnoli) monstruo quanto a conoscenze geografiche? Ma no, cerchiamo di essere seri (e, soprattutto, “i detrattori ignoranti”, se mai vi sono, non si trincerino dietro a perfide illazioni e pissi pissi). Più semplicemente, da ormai svariati lustri gli amici del novarese Istituto geografico De Agostini a fine anno mi donano il loro (meraviglioso) “Calendario Atlante”. E io, lì, a consultarlo, ma che dico, assetatissimo di ‘saperne del mondo’, ad “abbeverarmi” a questa infinita fonte di notizie (meridiani e paralleli, popoli, economie, business, trasporti, monete, governi…).
Per farla breve, fu così che, oltre ad avermi spinto a vedere 100 e più (se non sbaglio, 120) Paesi di ‘sto intrigante Mondo, l’“Atlantino” (così imparai a chiamarlo) mi ha pure dotato di tante info da sapere (oltre alla Svizzera) Dove & Cosa sono il mar Caspio e il Lussemburgo, il Bhutan e il Paullese, il mar Nero e l’Indonesia, e ci aggiungo la Svizzera. Non senza precisare che ‘sono stato anche” nella Terra del Fuoco e in Patagonia, vabbè, preceduto di qualche lustro da Padre De Agostini grande esploratore dell’estremo sud del cosiddetto Cono sudamericano, che nulla ha a che vedere con il sullodato istituto geografico novarese.
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