Sabato 23 Novembre 2024 - Anno XXII

48 ore a Praga: tra atmosfere romantiche e magiche

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Deliziosa, elegante, esoterica, vibrante, misteriosa. La città di Praga è meta ideale per un weekend romantico. Cosa vedere in 48 ore a Praga: Architetture Art Nouveau, lo storico ponte Carlo, i Caffè, la casa danzante, il castello, l’orologio astronomico

48 ore a Praga (ph. gabriela de marzo © mondointasca.it)
Praga (ph. gabriela de marzo © mondointasca.it)

Un viaggio di 48 ore a Praga, piccola, riservata, decadente. Deliziosa, elegante, esoterica. Vibrante, misteriosa, magica. Se fosse possibile dare un colore ad ogni città, quello di Praga sarebbe il color seppia: una scia di ricordi ed emozioni sono capaci di trasportare in un una dimensione del tutto irreale. Case che sembrano di marzapane, mattoni colorati e forme buffe. Pasticcerie e piccoli caffè si confondono con i profumi intensi di cioccolato, zucchero filato, e dello spezzatino tradizionale Goulasch da degustare con l’ampia gamma di birre aromatizzate.

La piccola perla della Repubblica Ceca accoglie ogni anno innumerevoli turisti: affascinandoli, seducendoli per poi legarli a sé per sempre con la sua melodia di note malinconiche, che ricordano un passato che si mescola in un presente fiabesco, lontano dalle città moderne e caotiche.

48 ore a Praga: si comincia col Ponte Carlo
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Il ponte Carlo di sera

Praga è una città a misura d’uomo. I trasporti sono comodi ed efficienti. I taxi, per spostamenti più rapidi, sono a buon mercato. Ma bisogna sempre informarsi sui prezzi di mercato per evitare di essere raggirati. La prima tappa da fare in 48 ore a Praga è sicuramente al simbolo della città: il Ponte Carlo (in ceco Karlův most). Uno storico ponte in pietra sulla Moldava che collega la Città Vecchia al quartiere di Malà Strana. Il più famoso monumento della capitale della Repubblica Ceca. Misura 515 metri di lunghezza e 20 metri di larghezza. Il ponte è una delle più grandi attrazioni turistiche. E’ frequentato dagli artisti di strada, dai musicisti e dai venditori di “souvenir” durante tutto l’anno.

Ponte Carlo (ph. gabriela de marzo © mondointasca.it)
Ponte Carlo (ph. gabriela de marzo © mondointasca.it)

Consiglio di vedere questo ponte durante le varie fasi del giorno perché mostra lati diversi ogni volta che lo si percorre. A volte si ha la sensazione di essere sospesi sul fiume e di camminare su un autentico frammento di patrimonio storico ceco. Il pavimento con i suoi mattoni un po’ dissestati riporta indietro nel tempo. Di mattina con la foschia e la nebbia rivela un’anima misteriosa e dal carattere riservato. Al tramonto diventa uno spettacolo degno dei più grandi quadri di barocco seicentesco: illuminato con occhi di bue dorati che colpiscono le persone, in netto contrasto con le estremità del ponte che diventano man mano sempre più scure in un gioco cromatico dall’atmosfera suggestiva, da provare almeno una volta nella vita.

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48 ore a Praga: la cultura dei Caffé
I caffé di Praga (ph. gabriela de marzo © mondointasca.it)
I caffé di Praga (ph. gabriela de marzo © mondointasca.it)

48 ore a Praga scorrono veloci. Per una gita tra amiche o una fuga romantica è perfetta perché si può girarla a piedi. Fare turismo però non è l’unica cosa cui potete dedicarvi. Lasciate uno spazio per concedervi una colazione continentale mattutina o una merenda golosa pomeridiana per visitare le innumerevoli declinazioni dei Caffè di Praga. La cultura dei caffè è un tratto caratteristico che vi farà calare ancora di più nella vita della perla ceca: bar dalle decorazioni e architettura in stile Art Novueaux, una tradizione gastronomica di cui la pasticceria e le torte rivelano l’amore per i dettagli e i sapori forti.

Una città dai mille volti e dalle innumerevoli influenze artistiche e storiche. Influenze ben espresse dai suoi caffè: dai più storici come il Caffè Louvre, simbolo dello stile liberty ceco. Una volta entrati ci si trova un mondo di interni rossi, ampie vetrate e tavoli antichi, da osservare mentre si aspetta una colazione ricca. Ci si può deliziare con torte fatte in case, omelette fatte al momento su richiesta dei clienti, cappuccini. Non manca il tradizionale Maria Theresa, espresso grande con liquore e panna montana. Il Caffè Louvre era il luogo preferito dai personaggi storici di Franz Kakfa e Einstein.

Il Caffè Orient simbolo del movimento cubista
I caffé a Praga (ph. gabriela de marzo © mondointasca.it)
Caffé Louvre (ph. gabriela de marzo © mondointasca.it)

Notevole anche Il Caffè Orient, Simbolo del movimento cubista ceco che si trova al primo piano della Casa della Madonna Nera. Nome che deriva dalla statua barocca che si trova all’angolo dell’edificio. Elementi cubisti ne caratterizzano l’atmosfera, l’arredo, incluso il bellissimo buffet-bar cubista e le particolari lanterne progettate da Josef Gočar, architetto della Casa della Madonna Nera.
Fino ad arrivare ai più moderni caffè di Praga, alla moda, eleganti con arredo minimal e dettagli in colore pastello. Insomma la scelta è ampissima e ogni turista può scegliere ciò più preferisce.

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48 ore a Praga: l’orologio astronomico
Orologio-astronomico I caffé a Praga (ph. gabriela de marzo © mondointasca.it)
Orologio astronomico I caffé a Praga (ph. gabriela de marzo © mondointasca.it)

Un’altra tappa fondamentale da non perdere è una visita al bellissimo orologio astronomico di Praga: colorato, con dettagli di grande fattura artigiana. Quest’ultimo è un monumento scientifico del periodo medioevale. Montato nella Piazza della Città Vecchia, sul lato sud del municipio, mostra i 12 apostoli allo scoccare di ogni ora, attraendo folle di turisti curiosi. Una volta trascorso un’oretta nella piazza della città vecchia, molto accogliente e piena di bar e ristoranti che si riservano su di essa, ci si può spostare.

Suggeriamo di fare nelle 48 ore a Praga una passeggiata fino alla celeberrima Casa danzante (Tančící dům). Il soprannome dato alla Sede degli Uffici Nazionali Olandesi (Nationale Nederlander Building) edificio nel centro di Praga. Fu progettata dall’architetto croato Vlado Milunić in cooperazione con il canadese Frank Gehry. La posizione scelta era un posto vacante sul lungofiume, nel quartiere di Nové Město, in cui è possibile passeggiare con la vista sul fiume alla destra e avere il richiamo dei vicoli stretti della città verso sinistra.

48 ore a Praga: il quartiere ebraico
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Quartiere ebraico facciata di un edificio (ph. © emilio dati -mondointasca.it)

Il quartiere ebraico di Praga (Josefov) è uno dei più antichi della città; deve il proprio nome all’imperatore Giuseppe II, che nel 1781 abolì le misure discriminatorie nei confronti degli ebrei. Praga è uno dei più antichi e famosi centri ebraici dell’Europa centrale: la presenza di comunità ebraiche a Praga è documentata a partire dalla prima metà del X secolo.

Il quartiere ebraico consta di vari siti visitabili: il vecchio cimitero ebraico, e le sinagoghe.Il dato più lampante quando si varca la soglia del quartiere ebraico è che si avverte un’atmosfera molto tranquilla, calma. Essa aumenta non appena si entra nella sinagoga: un vero en proprio gioiello architettonico. Piccola, raccolta, in uno stile sobrio rappresenta un mondo, quello ebraico, fatto di semplicità, purezza e candore.

E per un ultimo giro nella capitale ceca…
Casa danzante (ph. gabriela de marzo © mondointasca.it
Casa danzante (ph. gabriela de marzo © mondointasca.it

Simbolo della cittadina ceca e di tutto il suo mistero è proprio il castello Praga. Il castello di Praga sorge su una delle nove alture su cui si sviluppa la capitale ceca. Fu il primo nucleo abitato della città. Con una superficie di quasi 70.000 metri quadrati è il più grande castello a corpo unico del mondo. La zona dei dintorni del castello prende il nome di Hradčany, o quartiere del Castello.

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Si può trascorrere una mattinata o un pomeriggio per visitarlo interamente, oppure potete godervi la passeggiata panoramica in salita per poi arrivare in cima con uno spettacolo mozzafiato sulla città e semplicemente camminare senza meta per percepire l’atmosfera dell’originario nucleo medievale, di grande fascino e interesse storico-culturale, arricchito da panchine, piccoli giardini, fontane quasi caratterizzanti un vero e proprio Locus amenous in cui sostare.

Info: www.czechtourism.com/it

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