Un tesoro di minerali e vegetazione lussureggiante. È l’isola d’Elba, la più grande delle isole minori italiane. Un braccio di mare la separa dalla costa livornese. 40 minuti di traghetto e sei già in vista delle sue scogliere intervallate da piccole spiagge. A Portoferraio l’ingresso è suggestivo con la vista del faro, le fortezze medicee, il rosso bastione a mare, il porticciolo.
Poi le strade panoramiche che si arrampicano tra cactus, ulivi, corbezzoli e vigneti di Vermentino e Aleatico. Panorami mozzafiato quando, salendo, si scopre il mare da entrambi i lati della strada perché l’Elba, lunga 27 km, in qualche punto è larga solo 4. Salendo ci si immerge nel verde folto di macchia mediterranea, pini marittimi e terra rossa. Oggi il turismo e l’enogastronomia sono la maggiore fonte di ricchezza. Ma fino a quarant’anni fa il lavoro era nelle miniere e nelle cave.
Elba: giacimenti di magnetite pregiata e granito
A sud-est il Monte Calamita rivela tutto nel nome: lì nelle miniere del Ginevro ricchissimi giacimenti di magnetite pregiata che già estraevano gli Etruschi. Si visitano con escursioni guidate che dalla riva del mare tra incastellature potenti, laverie, tramogge e carrelli abbandonati, portano nel sotterraneo lungo i binari dove un tempo correva il trenino di trasporto dei minerali. Interessantissimo scoprire le modalità di estrazione, di scavo, di esplosione, la vita quotidiana dei minatori.
A sud-ovest invece, ai piedi del Monte Capanne, alto 1000 metri, il più alto dell’isola, grandi cave di granito, anche queste dismesse.
Elba: l’esilio di Napoleone
In un giro dell’isola bisogna inserire naturalmente le Ville Napoleoniche: Villa San Martino e Villa dei Mulini a Portoferraio legate all’esilio di Napoleone Bonaparte. Il condottiero che fondò il primo impero francese qui visse solo nove mesi. Lasciò però una forte impronta nella storia dell’isola: le due ville ospitano cimeli e arredi dell’epoca e parte della sua biblioteca. Nella villa San Martino suggestiva la sala egizia che celebra la vittoria dell’imperatore in Egitto. Proprio sotto Napoleone Portoferraio crebbe notevolmente nei primi anni dell’Ottocento, soprattutto grazie a nuove infrastrutture che lo rendevano, come dice il nome, il porto dedicato al trasporto del ferro dalle miniere elbane verso il continente.
L’Elba e il turismo
Oggi l’ Elba vive di turismo. Un turismo esigente che non ama rumore, né musica, né discoteche. Perfetta per accogliere ospiti esigenti è la Tenuta delle Ripalte, nella parte più meridionale e orientale dell’isola a sud di Capoliveri. Una tenuta enorme di 450 ettari di paradiso e 12 chilometri di costa. Gli sportivi trovano qui la possibilità di praticare mountain-bike, equitazione, tennis anche a livello professionale, snorkeling, escursioni in gommone. Molto richieste anche lezioni di yoga e di apnea affidate a eccellenti istruttori. Nelle immersioni si scoprono scorci inaspettati, scogli sottomarini, passaggi di delfini e grandi tonni.
I trekking a piedi invece conducono su scogliere a picco coperte di lentischi, mirti, lavanda selvatica, elicriso, e, quando è il momento della fioritura, tappeti di ginestre gialle, avvolti nei meravigliosi profumi della macchia mediterranea. Qui si arrampicano capre e cinghiali e nidificano gabbiani e uccelli di passo nel loro viaggio dall’Africa verso il Nord Europa. Si può rimanere un’intera settimana cambiando ogni giorno attività senza annoiarsi.
Circuito delle Cantine d’autore
Nel pomeriggio, al tramonto, non mancherà una degustazione sulla splendida terrazza della cantina progettata da Tobia Scarpa: materiali potenti, una alta struttura a parallelepipedo affacciata sulle vigne e sul mare, botti di rovere dipinte da artisti ospiti della tenuta, una galleria per mostre fotografiche, e soprattutto una ricca enoteca di Vermentino bianco e del famoso Aleatico passito elbano, dove si trovano tutte le essenze del territorio.
L’architettura della cantina e il suo perfetto inserimento nel paesaggio le hanno dato una rilevanza che la inserisce nel circuito delle Cantine d’autore a cura dell’Associazione Città del vino, il circuito che raggruppa tutte le cantine toscane di particolare valore architettonico. Il progetto della cantina Tenuta delle Ripalte, teso a promuovere la cultura del vino e le architetture legate all’innovazione, alla sostenibilità e all’arte contemporanea, è proprio uno degli aspetti che lega la proposta turistica con la cultura del territorio, la cultura d’impresa e l’arte contemporanea.
Proprio dalla terrazza della cantina, usata tra l’altro per l’appassimento delle uve, soprattutto nelle sere d’estate si può godere un’eccezionale osservazione delle stelle, in un cielo purissimo che non subisce l’inquinamento luminoso e atmosferico. Tanto che la terrazza panoramica delle Ripalte è stata scelta come luogo privilegiato dal gruppo di studio specializzato Astronomitaly.
La tenuta delle Ripalte e la villa dell’Ottocento
Anche la gastronomia è eccellente, da godere nei pranzi e cene all’aperto sotto i grandi pini nel giardino della villa centrale. È questo il cuore della tenuta: una villa dell’Ottocento, costruita dal conte svizzero Hofer, che acquistò la tenuta dalle Regie Miniere. Poi negli anni ‘50 tutto passò ai Quintavalle che intendevano farne una tenuta di caccia, fino agli attuali proprietari Ederle di Verona, che hanno riscoperto la vocazione agricola e soprattutto turistica delle Ripalte.
La tenuta offre varie tipologie di alloggio: la più comoda è nella villa centrale con camere arredate da mobili d’epoca, poi le bellissime 20 ville immerse nella macchia per chi ama solitudine e privacy, fino alle tende lusso del Glamping, super accessoriate, per una vita davvero all’aria aperta.
Un profumo speciale
Non si può partire dall’Elba senza un souvenir particolare: Acqua dell’Elba è una linea di profumi e di cosmesi per il corpo che utilizzano materie prime naturali ispirate alla freschezza del mare e dei fiori e lavorate da mani artigiane. (www.acquadellelba.com)
Come arrivarci
Per andare all’isola d’Elba è senz’altro utile portarsi l’auto che consente di muoversi in libertà. La compagnia Corsica Sardinia Ferries offre un ottimo servizio di trasporto da Piombino a Portoferraio. La compagnia ha altre rotte verso la Provenza, la Costa Azzurra, la Sicilia, la Corsica, in tutto il mare Mediterraneo. Corsica Sardinia Ferries collabora al progetto di campionamento del “DNA del mare” con ISPRA e Milano Bicocca per la salvaguardia della biodiversità del Mar Mediterraneo. Le Navi Gialle sono anche laboratori galleggianti nel Santuario Pelagos e contribuiscono al monitoraggio invernale dei cetacei.