Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Il mondo sotterraneo: “Esplorare, Conoscere, Proteggere”

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Il 2021 è l’Anno Internazionale delle Grotte e del Carsismo. L’International Union of Speleology e la Società Speleologica Italiana e altri cento partner organizzeranno eventi, seminari, pubblicazioni per sensibilizzare istituzioni e pubblico

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Fiume sotterraneo (foto: u-PIX)

La meraviglia di ciò che si nasconde nel sottosuolo è un altro mondo sotterraneo sommerso. Le grotte carsiche offrono uno scenario stupefacente di luoghi dai nomi fantastici, di gole, abissi, fossili. E ancora la bellezza di stalattiti e stalagmiti dalle forme e dai colori incredibili. Un assaggio del lavorio della natura lo si può  avere visitando alcune delle tantissime grotte carsiche. In Italia sono oltre 40mila le grotte scoperte, esplorate e documentate dagli speleologi.

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Speleologo in azione (foto: Umberto Spinelli)

Tra le molte aperte al turismo, che sostengono le economie locali, ne ricordiamo alcune: Grotte di Frasassi, nelle Marche, le più visitate e tra le più grandi al mondo; Grotte di Toirano, in Liguria, comprendono oltre 150 caverne naturali; Grotte di Pertosa Auletta, sui monti Alburni, nell’entroterra di Salerno. sono le uniche grotte navigabili d’Europa; Bus di Tacoi, che significa “buco dei gracchi” in Val Seriana; Grotte di Castellana, in Puglia, consentono di camminare nel sottosuolo a 120 metri di profondità per più di 3 chilometri; Grotta del Vento nel Parco delle Alpi Apuane, in Garfagnana, una zona ricca di fenomeni carsici. E si può continuare.

La scoperta delle grotte la si deve agli speleologi. Uomini che si avventurano nei meandri del sottosuolo seguendo fessure e corsi d’acqua. Un lavoro pericoloso ma estremamente affascinante.

Grotte carsiche: patrimonio per i cambiamenti climatici
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Discesa in un pozzo (foto: u-PIX)

Le grotte carsiche non sono solo stupefacenti. Le risorse idriche degli acquiferi carsici soddisfano le esigenze idriche di quasi un terzo della popolazione mondiale; inclusi gli abitanti di vaste aree metropolitane come Roma e Vienna. Sono siti cruciali per la nostra sopravvivenza grazie all’acqua e alle risorse minerarie che contengono.

Le grotte custodiscono anche un patrimonio insostituibile per la conoscenza di cambiamenti climatici, della biodiversità, e persino per la futura esplorazione di altri pianeti. Ma restano altamente vulnerabili all’inquinamento, allo sfruttamento eccessivo del suolo e alla cattiva gestione.

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Per sensibilizzare le istituzioni e il pubblico sulla necessità di studiare e proteggere i paesaggi carsici, l’International Union of Speleology, con il supporto dell’UNESCO, celebrerà il 2021 come Anno Internazionale delle Grotte e del Carsismo. Lo fa in collaborazione con la Società Speleologica Italiana e altri 100 partner e organizzazioni internazionali. Nel corso del 2021 daranno vita a eventi, momenti ludici ed educativi, seminari e pubblicazioni sul tema “Esplorare, conoscere, proteggere” il mondo sotterraneo.

Mondo sotterraneo: “Esplorare” i sistemi carsici
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Ingresso in grotta dall’alto (foto: Marchetti)

Il Carsismo è un fenomeno che interessa circa il 20% della superficie terrestre. Deriva infatti dall’attività chimica dell’acqua che nei millenni dissolve le rocce carbonatiche, creando vuoti e sistemi di drenaggio sotterraneo. Le grotte, appunto, che custodiscono lunghi fiumi nascosti. In Italia questo tipo di rocce copre il 28,1% del territorio italiano (84.400 su 300.200 km²). I sistemi carsici possono essere molto complessi. Nel mondo, il più lungo si estende per centinaia di chilometri, e il più profondo arriva a -2.000 metri.

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Osservazione e prelievi (foto: Umberto Spinelli)

Gli speleologi li esplorano, osservano, misurano, prelevano campioni. Un lavoro che consente di mappare, documentare e studiare decine di migliaia di chilometri di grotte, facendo luce su un mondo sconosciuto e inaccessibile ai più. Le loro ricerche sono alla base di ulteriori studi scientifici sul monitoraggio e tracciamento dell’acqua e sul cambiamento climatico, grazie a sedimenti che come “archivi del tempo” registrano e catturano le condizioni paleoclimatiche e paleoambientali.

Mondo sotterraneo: “Conoscere” il valore delle cavità
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Osservazione di un fiume carsico.

In alcune aree: Austria, Balcani o Cina sud-occidentale, gli acquiferi carsici contribuiscono a più del 50% delle risorse idriche. Anche alcune vaste aree metropolitane utilizzano in gran parte acqua proveniente da acquiferi carsici, per esempio Roma (2,9 milioni di abitanti) e Vienna (1.8 milioni di abitanti). Nel mondo, 1 miliardo e 180 milioni di persone vivono in territori carsici. Le maggiori percentuali si trovano in Europa (25.3%) e Nord America (23.5%).

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Le grotte naturali ospitano anche una incredibile e rara biodiversità con fauna altamente specializzata: solo l’Italia conta 36.000 diverse specie di animali di grotta. Ogni anno circa 150 milioni di turisti visitano le centinaia di grotte aperte al pubblico nel mondo, fornendo un supporto vitale a molte economie nazionali. Buona parte di queste cavità si trovano in 90 siti riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e in 70 geoparchi naturali.

Importanza dei paesaggi carsici
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Alla scoperta di nuovi percorsi (foto: Umberto Spinelli)

“Questi dati da soli dovrebbero essere sufficienti a dimostrare l’importanza cruciale dei paesaggi carsici a livello globale e la necessità strategica di studiarli e tutelarli. Ma ora più che mai è fondamentale orientare i nostri sforzi anche alla divulgazione, per rendere i cittadini consapevoli che la tutela di questi ambienti dipende anche e soprattutto dalle scelte di ognuno”. Così spiega il Prof. Mario Parise, Docente di Geologia Applicata all’Università Aldo Moro di Bari, speleologo e vice presidente della Società Speleologica Italiana.

E aggiunge: “Non è semplice, visto che questi luoghi ed ecosistemi sono per lo più nascosti e quindi percepiti come lontani e disconnessi dalla nostra quotidianità. Eppure non lo sono affatto, e non serve essere speleologi o scienziati per proteggerli. Tutti possono fare la loro parte attraverso piccoli gesti quotidiani che si traducano in uno stile di vita sostenibile. Un modo per evitare di prendere dall’ambiente più di quanto sia strettamente necessario e di danneggiarlo irreparabilmente.”

Mondo sotterraneo: “Proteggere”
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Meraviglie del sottosuolo

Proprio la contiguità e la connessione tra suolo e sottosuolo, rivela la bellezza di questo ambiente naturale agli speleologi. Ma è anche il punto debole che lo rende estremamente vulnerabile alle minime influenze esterne, a causa della sua capacità di drenare, accogliere e distribuire rapidamente tanto l’acqua quando le sostanze contaminanti prodotte dall’uomo.

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Nelle grotte per prelievi e analisi

“Tutti gli speleologi e scienziati che ho incontrano per il mondo, da anni lamentano il degrado delle grotte, l’inquinamento degli acquiferi carsici, e la scomparsa di rari ecosistemi di grotta, con conseguenze disastrose sul piano ambientale e quindi per tutti noi. Così si è fatta più urgente e pressante la necessità di sensibilizzare la popolazione, di chiedere alle singole istituzioni nazionali di agire per la salvaguardia ed erogare fondi per esplorazioni e ricerca scientifica”, ha spiegato George Veni, Presidente dell’International Union of Speleology in occasione della cerimonia di apertura dell’IYCK2021. La cerimonia che si sarebbe dovuta tenere nella sede dell’UNESCO a Parigi, ma a causa della pandemia si è svolta in modalità virtual.

“Per questo per la prima volta nella storia, la comunità speleologica mondiale si unisce per realizzare gli ambiziosi obiettivi dell’Anno Internazionale delle Grotte e del Carsismo. La vera sfida sarà coinvolgere un ampio pubblico nonostante le restrizioni dettate dalla situazione contingente”, ha aggiunto George Veni. “Ma noi non ci arrendiamo. Appena sarà possibile organizzeremo escursioni ed eventi in presenza. Nel frattempo porteremo alla luce la bellezza e le risorse custodite nel mondo sotterraneo attraverso iniziative virtuali, originali e suggestive”.

Info sugli eventi italiani e internazionali sul sito: iyck2021.org

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