La 105ª edizione del Giro d’Italia sta scaldando i pedali. Il taglio del nastro è il 7 maggio. Per 22 giorni, fino al 29 maggio, i campioni del ciclismo italiano e internazionale si daranno battaglia lungo tutto lo stivale. Saranno tre settimane di ciclismo ai più alti livelli. Quest’anno la carovana del Giro sconfinerà in Slovenia. Esattamente nella Valle dell’Isonzo. Nella 19ª tappa, il 27 maggio, i ciclisti si confronteranno con un’impegnativa salita sul Kolovrat prima dell’arrivo al Santuario di Castelmonte.
Gli stessi luoghi, ma con partenza da Kobarid (Caporetto) e arrivo sempre al Santuario di Castelmonte, saranno attraversati dalla carovana green del Giro-E, di cui I Feel Slovenia è tra i main sponsor. La tappa slovena sarà la 16ª e assegnerà la Maglia PISTACCHIO al vincitore/leader della Classifica per la Prova Regolarità Mista. Il Giro-E è il primo grande giro ecosostenibile del panorama internazionale dedicato alle bici da corsa a pedalata assistita. Un modo per far promuovere la mobilità sostenibile, dalle varie squadre partecipanti, sullo stesso percorso del Giro di Italia.
La Valle dell’Isonzo si presenta a Milano
Questo programma è stato presentato a Milano in un incontro stampa da Aljosa Ota, Direttore Ente Sloveno per il Turismo, e Viljam Kvalic, Direttore Ente Turismo Valle dell’Isonzo. “Per la Slovenia, il prossimo Giro di Italia sarà un’ulteriore opportunità per mostrare al mondo la sua anima ciclistica; oltra al suo Cuore Verde e alla sua vocazione alla sostenibilità e alla sicurezza ambientale”, ha dichiarato Aljosa Ota. La carovana del Giro d’Italia si è già spinta 5 volte in territorio sloveno. Esattamente Kranj, Bled, Portorose e Lubiana sono state tra le partenze e gli arrivi dei passaggi “sloveni”, e per due volte il percorso del Giro è passato da Brda.
“Per la Valle dell’Isonzo e Kobarid è una occasione per far scoprire la loro bellezza selvaggia e la sua storia; ma anche far conoscere località interessanti per vacanze declinate nel segno dell’outdoor e della vacanza attiva”, ha aggiunto Kvalic. La Valle dell’Isonzo e Kobarid, in particolare, è tra le più amate destinazioni slovene. Il passaggio della carovana rosa da Kobarid è importante, perché sottolinea con forza la peculiarità di un territorio dalla decisa vocazione ciclistica. Qui i corridori del Giro dovranno affrontare una delle salite più dure del percorso, quella del Kolovrat.
Valle dell’Isonzo: Storia e Gastronomia
La cresta del Kolovrat (1115 m), su cui salirà la Carovana Rosa, è un’impegnativa e scenografica tappa di montagna. Il Kolovrat collega l’italiana Benečija (Slavia veneta) con la Valle dell’Isonzo. Qui, durante la Prima guerra mondiale passava la terza linea di difesa dell’esercito italiano. Posti di vedetta, trincee, torrette d’artiglieria e caverne fanno parte di un museo transfrontaliero a cielo aperto con una spettacolare vista sulla Valle dell’Isonzo. Un luogo della memoria custode di una delle pagine più dure della nostra storia che rientra nel percorso del Sentiero della Pace. Il tragitto turistico-escursionistico che è lungo oltre 520 chilometri e collega lo Stelvio alla Marmolada, unisce in un unico tracciato molti luoghi e località della linea del fronte italo-austriaco della Prima Guerra Mondiale.
Kobarid però può vantare un’altra peculiarità che la fa apprezzare nel mondo: l’eccellenza gastronomica. Una delle sua massime ambasciatrici internazionali a rappresentarla è Ana Roš, eletta nel 2017 migliore chef donna del mondo dalla classifica The World’s 50 Best Restaurants. Oggi Ana gestisce il ristorante “Casa Franko” con il marito Valter Kramar, maître e sommelier. Nei suoi piatti si trovano sensibilità e determinazione, ma anche continua ricerca e sperimentazione. Se le si chiede come sia possibile raggiungere un tale traguardo con una formazione da autodidatta la sua risposta è una: “c’è solo una strada possibile: il duro lavoro, tanta motivazione e disciplina”.
Info: www.slovenia.info/it