Mercoledì 4 Dicembre 2024 - Anno XXII

Bormio e dintorni nei colori dell’autunno

Bormio piscina termale

Itinerari naturalistici nel Parco Nazionale dello Stelvio per assistere al corteggiamento dei cervi in amore. Perdersi tra i colori del foliage nelle valli Fraele, Viola e Zebrù. Visitare Bormio e ritrovare la sua storia tra le viuzze dell’antico borgo. Rilassarsi nel parco termale più grande delle Alpi.

Parco dello Stelvio Bramito del cervo in amore (ph. Grocca crediti Bormio)
Cervo in amore cerca compagna (ph. Grocca crediti Bormio)

La natura in autunno regala una tavolozza di colori: dal rosso all’arancio al giallo. Camminare nella natura, con le temperature ancora miti e ammirare i colori delle foglie, allevia lo stress e trasforma l’escursione in un’esperienza cromoterapeutica.

In alta Valtellina, a Bormio, l’autunno è la stagione perfetta per godersi le camminate all’aria aperta. Sia che si scelgono itinerari naturalistici nel Parco Nazionale dello Stelvio, sia che si preferisce scoprire le tracce del ricco passato del centro storico. Gli avvistamenti dei cervi in amore nel Parco dello Stelvio regalano la suggestione unica del bramito, il loro singolare richiamo.

Centro storico di Bormio
Centro storico di Bormio

Nel centro storico di Bormio il tesoro culturale custodito è rappresentato da palazzi e edifici signorili. Tra questi troviamo il Kuerc, la Torre delle Ore dove rintoccava la Bajona e il ponte di Combo. Il Kuerc (coperchio) è il simbolo del paese, costruito in legno nel 1387, venne distrutto da un incendio nel 1855 e in seguito ricostruito. Qui si amministrava la giustizia e si tenevano i consigli del popolo.

La Torre delle Ore (XIV sec.) è caratterizzata da stemmi, da una meridiana e dall’orologio dipinto. Ospitava al suo interno la Bajona, la grande campana che, in passato, richiamava la popolazione del Contado. Il Ponte di Combo è una passeggiata nella storia. Unica via di accesso alla cittadina, il ponte ad arco fu costruito direttamente sulla roccia, intorno al 1591. Nel Medioevo era l’unico attraversamento del paese sul torrente Frodolfo.

Foliage nelle valli Fraele, Viola e Zebrù
Laghi di Cancano (ph. Gianluigi Sosio)
Laghi di Cancano (ph. Gianluigi Sosio)

Il foliage è lo spettacolo che ci viene regalato ogni anno in autunno. In Valtellina due sono le valli più spettacolari dove il foliage diventa un’emozione imperdibile: la Valle di Fraele e la Val Viola. Nella prima si vive uno spettacolo di forti contrasti tra il color zaffiro dei Laghi di Cancano e il rosso dei Larici.

LEGGI ANCHE  Bressanone, portate alla luce le terme del II secolo d.C.

La Val Viola invece sorprende gli escursionisti con il suo silenzio avvolgente. Si tratta infatti di una zona protetta dove la valle torna a risuonare esclusivamente dei suoni della natura.

Trekking in Val ZebrùLa Val Zebrù ha una conformazione geologica molto particolare in cui s’incontrano il substrato siliceo, caratteristico delle Alpi, e quello calcareo, tipico delle Dolomiti interne. Questo produce effetti spettacolari sulla flora.

L’abete Rosso occupa le parti più basse della valle, man mano che si ascende è sostituito progressivamente dal Larice e dal Pino Cembro; mentre sul versante destro della valle troviamo il Pino Mugo. Le diverse gradazioni di sfumature del foliage sono davvero una terapia del colore.

Parco dello Stelvio il corteggiamento dei cervi in Val Zebrù

Bramito del cervo

La sorpresa più emozionante della Val Zebrù è imbattersi nel corteggiamento dei cervi (cervo nobile, cervo elafo e cervo europeo) che qui vivono in consistenti popolazioni. All’inizio d’autunno (soprattutto nelle prime settimane di ottobre) i cervi maschi vagano solitari in cerca dei branchi di femmine per l’annuale rito della riproduzione.

Per farsi notare dalle femmine, ma anche per allontanare gli altri pretendenti maschi, i cervi emettono un forte bramito e se necessario non si sottraggono a maestose lotte a colpi di corna. Può capitare agli escursionisti, oltre che sentire il bramito, di assistere da lontano al rituale.

Bormio tipicità culinarie
Tipicità culinarie

Le escursioni possono essere fatte a piedi e possono durare da poche decine di minuti alle 5 ore. Il percorso prevede un dislivello fino a 700 m. L’escursione si può farla da soli, ma meglio se accompagnati da guide esperte; i meno allenati possono optare per le visite in jeep.

LEGGI ANCHE  Levico Terme, riapre i battenti il Grand Hotel Imperial

Imperdibile è l’escursione organizzata in serata: si parte da Bormio nel tardo pomeriggio, dopo gli avvistamenti tramite binocolo, gli escursionisti tornano al rifugio per gustare una tipica cena con i prodotti del territorio.

Bagno caldo e relax alle Terme di Bormio
Bormio parco termale
Parco termale

Dopo essersi goduto il paesaggio e completato l’escursione è il momento di approfittare di una giornata di rigenerante nel parco termale più grande delle Alpi, con le vasche calde affacciate sui boschi. Le 9 fonti termali che alimentano i tre centri benessere di Bormio sgorgano dalla montagna ad una temperatura tra i 37° e i 41°.

Rilassarsi avvolto in una tipica nuvola di vapore termale davanti alle tonalità autunnali dei boschi, circondati da larici e betulle infuocate e con la vista che spazia a perdita d’occhio sulle montagne è un’esperienza da non mancare.

Info e prenotazioni: Ufficio Turistico Bormio tel. 0342 903300 – email – info@bormio.eu

Leggi anche:

World Wellness Weekend in Val di Fiemme

Toscana: un itinerario sofisticato

Lazio, la straordinaria Valle dell’Aniene

Condividi sui social:

Lascia un commento