Giovedì 18 Aprile 2024 - Anno XXII

Mythe il nuovo rifugio di Pejo 3000

Mythe Pejo (ph. Giacomo Podetti_archivio skiareaPejo3000)

Efficienza energetica ad alta quota. Inaugurato per Capodanno il nuovo rifugio Mythe a monte della funivia Pejo3000 sull’area dell’ex rifugio Mantova andato distrutto nel 1916. Riscaldato con impianto a pompa di calore che funziona fino a 28 gradi sottozero. Sosta gourmet con le eccellenze del territorio ammirando le vette che hanno ispirato i menu.

Mythe bar (ph. Giacomo Podetti_archivio-skiareaPejo3000)
Mythe bar (ph. Giacomo Podetti_archivio-skiareaPejo3000)

A monte della funivia Pejo 3000 oggi, 29 gennaio 2022, inaugurato Mythe, il nuovo rifugio progettato dall’architetto Mario Agostini in Val della Mite. Pejo3000 rappresenta una piccola perla nel Parco Nazionale dello Stelvio. Una ski area con una particolare attenzione all’ambiente per la eco-sostenibilità del territorio. Dal 2019 è la prima skiarea plastic free al mondo che ha messo al bando stoviglie, bicchieri, cannucce monouso, bottiglie di plastica.

Efficienza energetica ad alta quota
Sala interna (ph. Giacomo Podetti
Sala interna (ph. Giacomo Podetti_archivio-skiareaPejo3000)

Il nuovo rifugio Mythe continua nel solco dell’attenzione all’ambiente. Il progetto ha impiegato tecnologie che migliorano l’efficienza energetica. La struttura è isolata termicamente e riscaldata da un impianto a pavimento che funziona con pompe di calore di nuova generazione. Un tecnologia in grado di funzionare con temperature esterne parecchio basse, avvalendosi della resistenza integrativa, fino a 28 gradi sottozero. Una modo per tenere alta l’attenzione e valorizzare questo piccolo gioiello di territorio sono anche le eccellenze gastronomiche che gli sciatori dopo essersi sfidati sulle piste possono fare sosta e godersi un panino o un drink in compagnia.

Mythe per una sosta gourmet
Gastronomia e birra (ph. Giacomo Podetti_archivio-skiareaPejo3000)
Gastronomia e birra (ph. Giacomo Podetti_archivio-skiareaPejo3000)

Mythe si propone come una vetrina dei prodotti tipici da degustare: dai panini (i nomi richiamano alcune delle cime della Val di Pejo) alle birre artigianali del birrificio Pejo, oltre a una selezione di Trentodoc e grappe trentine. Non solo enogastronomia gourmet, ma anche vedute del panorama innevato che incanta tutt’attorno dalle finestre del rifugio, a 3mila metri di quota. Dal rifugio si possono infatti ammirare le vette che hanno ispirato i menu che si trovano nel piatto.

Pejo 3000 (ph. Giacomo Podetti)Per realizzare il progetto del rifugio, voluto dal Comune di Pejo, ci sono voluti due anni grazie anche al contributo di diverse aziende locali. La struttura – costruita sul sedime dell’ex rifugio Mantova realizzato dalla SAT (Società Alpinisti Tridentini) nel 1908 e andato distrutto nel 1916 – comprende un locale per il soccorso e una rimessa per un gatto battipista.

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