Venerdì 11 Ottobre 2024 - Anno XXII

De’ Visi Mostruosi e Caricature

caricature Due teste femminili 1590

A Venezia una singolare mostra promossa dalla Fondazione Giancarlo Ligabue sulle opere grottesche e le deformazioni del volto. “De visi mostruosi e caricature. Da Leonardo da Vinci a Bacon” resterà aperta dal 28 gennaio al 23 aprile.

Testa caricata e busto di Leonardo da Vinci
Testa caricata e busto di profilo d’uomo verso sinistra, 1490 circa, di Leonardo da Vinci (1452-1519)

A Palazzo Loredan-Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, a Venezia va in scena la singolare mostra dal titolo “De visi mostruosi e caricature. Da Leonardo da Vinci a Bacon” dal 28 Gennaio al 27 Aprile 2023. L’esposizione è curata da Pietro C. Marani, uno dei massimi esperti sulla vita di Leonardo. Il comitato scientifico è composto da vari studiosi, tra cui Inti Ligabue, fondatore e Presidente della Fondazione Giancarlo Ligabue, che si occupa di divulgazione e conoscenza delle scienze e delle arti.

Una rassegna che proponesse l’argomento delle deformazioni del volto e la caricatura in età moderna, a Venezia mancava da oltre trentacinque anni. L’ultima risale al 1987 dal titolo: “Effetto Arcimboldo. Trasformazioni del volto nel sedicesimo e ventesimo secolo”.

Opere grottesche e caricature di Leonardo

caricature Leonardo da Vinci, Testa grottesca
Leonardo da Vinci, Testa grottesca, 1495-1505 

Leonardo suscita sempre notevole interesse considerata la sua fama universale. Il suo genio ha attraversato, esplorato, osservato la natura in ogni suo elemento, compreso i sentimenti dell’animo umano. Leonardo non lasciava nulla al caso, non improvvisava. Studiava nei minimi dettagli i soggetti e la realtà era rappresentata senza indugiare nel disegnare o dipingere la bruttezza fino all’esagerazione dei tratti fisiognomici.

L’esposizione a Palazzo Loredan, infatti, si sofferma sulle opere definite grottesche o caricature di Leonardo, considerato un antesignano anche nella caricatura. Il percorso espositivo consta di 75 opere provenienti da musei e collezioni private internazionali. Tra queste: Louvre di Parigi, Raccolte d’Arte del Castello Sforzesco, Gallerie degli Uffizi, Gallerie dell’Accademia, Museo di Dresda, Pinacoteca di Brera, Biblioteca Ambrosiana. Per la prima volta arriva in Italia anche un’opera dal Devonshire Collections di Chatsworth.

La bruttezza parte integrante del raffigurare la realtà

caricature Wenceslaus-Hollar, Cinque teste grottesche, 1646
Wenceslaus Hollar, Cinque teste grottesche, 1646

Nel “Trattato della Pittura” Leonardo scrisse “De visi mostruosi non parlo, perché senza fatica si tengono a mente” sottolineando quanto la bruttezza è parte integrante del saper disegnare e dipingere la realtà, per quanto brutta possa essere. Per Leonardo la pittura è una scienza e la tecnica pittorica implica una profonda conoscenza sia della teoria che della pratica.

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In mostra vi sono disegni autografi di Leonardo che rappresentano le “teste caricate” da lui studiate in ogni particolare giungendo all’esasperazione dei tratti somatici frutto anche della sua osservazione sui caratteri umani. Da numerosi suoi studi di teste caricate, il passo alla caricatura, intesa come espressione dell’accentuazione di uno o più caratteristiche dell’essere umano, non si fa attendere. Egli influenzerà altri artisti rinascimentali che si cimenteranno nell’alterazione o deformazione della fisionomia.

Da Leonardo da Vinci a Francis Bacon

Giovan Paolo Lomazzo, Testa grottesca di donna volta verso destra 1560
Giovan Paolo Lomazzo, Testa grottesca di donna volta verso destra 1560

La rassegna parte da Leonardo per approdare ai lavori di Anton Maria Zanetti e Giovambattista Tiepolo, Francesco Melzi, Paolo Lomazzo, Aurelio Luini, Donato Creti, Arcimboldo, Carracci e Parmigianino. Se da un lato le opere di questi artisti ricalcano le sembianze di personaggi reali o immaginari caricando alcuni tratti fisiognomici, dall’altro lasceranno in eredità il modus operandi del ritratto caricaturale, ironico, ridicolo assunto oggi nelle moderne caricature. Le opere esposte mettono in risalto nasi esagerati, menti pronunciati, teste deformi, con o senza parrucca, ventri enormi, seni prorompenti, eseguiti a penna o a matita.

Lavori intriganti, a volte stridenti con la bellezza di opere degli stessi autori. Tuttavia forniscono l’idea di quanto l’arte possa influire sulla creatività, la ricerca, lo studio nella vita di un artista. La mostra si conclude con l’opera moderna di Francis Bacon intitolata “Tre studi per un ritratto di Isabel Rawsthorne prestati dal Sainsbury Centre-University of East Anglia di Norwich. L’artista reinterpreta lo stesso soggetto visto da angolazioni diverse cercando di enfatizzare alcune caratteristiche della donna per manifestarne l’interiorità e l’inconscio.

Informazioni:

www.fondazioneligabue.it

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