La Basilicata, come molte regioni del Sud, dopo l’Unità d’Italia, è stata interessata dal brigantaggio. Un fenomeno che ha avuto sempre una doppia sfaccettatura tra il punto di vista dei cittadini e quello del potere. Nel Parco della Grancia a Brindisi di Montagna, in provincia di Potenza, anche quest’anno si è rappresentata “La Storia Bandita”. Un Cine-spettacolo ispirato alle vicende del noto bandito-brigante Crocco.
La rappresentazione sotto la direzione artistica di Giampiero Francese ha incantato il pubblico con giochi di luci, effetti sonori e musiche originali di famosi cantanti. Questo ha coinvolto gli spettatori nella drammaticità delle vicende umane e politiche del bandito Crocco e della sua armata di cafoni.
La Storia Bandita con oltre 500 attori
Le voci narranti dei personaggi principali come Carmine Crocco, lo zio Martino, la Brigantessa e il generale spagnolo Borges, sono affidate a noti attori di cinema e teatro. È stata una grandiosa rappresentazione che, su un’area di ventimila metri quadri, sfruttando scenari naturali e avvalendosi delle più moderne tecniche multimediali, vede impegnati oltre cinquecento attori in due ore di spettacolo.
I ruderi del castello Fittipaldi dominano dall’alto della rupe il vasto anfiteatro, una platea semicircolare nella quale possono prendere posto oltre tremila persone.
La Storia Bandita e il brigante Crocco
Tra il 1860 ed il 1865 il fenomeno del brigantaggio, dapprima politico e poi criminale, interessò gran parte della Basilicata. Erano gli anni in cui l’illusione di una rinnovata libertà, garantita dai governatori piemontesi, si rivelò infondata tanto da trasformare miti contadini in fuorilegge. Tra costoro la figura emergente fu quella di Carmine Donatelli, nato a Rionero in Vulture nel 1830 in una famiglia di poveri mezzadri. Più conosciuto col nome di Crocco, fu costretto a darsi alla macchia in seguito all’uccisione di un signorotto del suo paese che gli aveva malmenato la madre incinta.
Fatto eccezionale per quei tempi, il Crocco sapeva leggere e scrivere il ché gli dava grande ascendenza sui compagni, in buona parte delinquenti comuni. Tra i luogotenenti si ricordano: Ninco-Nanco, un soprannome derivatogli probabilmente dalla sua balbuzie, conosciuto anche come la “belva di Avigliano”. Si racconta, infatti, che in occasione di una sua presunta resa trucidò tutti coloro che erano andati a prelevarlo disperdendo le loro membra nel bosco. Muore con un colpo di pistola sparatogli a bruciapelo mentre è tradotto in carcere.
Caruso di Atella, a causa di una presunta relazione di sua moglie con il Crocco, tradì quest’ultimo consegnandolo ai Piemontesi. Gli ultimi anni di vita li trascorse come custode nella foresta di Monticchio.
Non contadini ma briganti, non bestie ma uomini liberi
Tra gli altri vi furono Tinna, Coppa, Todaro e non mancarono le donne che ebbero una parte importante nelle imprese della banda quando, nei combattimenti, si unirono al fianco dei Borboni e di Garibaldi. La complicità delle popolazioni locali e i finanziamenti dei grandi proprietari terrieri, a difesa dei propri interessi, crearono nella regione un movimento che fu debellato quando i Piemontesi promisero di “far salva la vita” a chi si fosse spontaneamente costituito.
Il brigante Crocco nel 1864, per sfuggire alla cattura, si rifugiò nello Stato Pontificio ma fu consegnato allo stato italiano che lo processò e condannò a morte. Ma con l’intervento delle diplomazie francesi, la sua pena fu commutata in lavori forzati e rinchiuso nell’isola d’Elba. Qui la morte lo colse all’età di 75 anni, non prima di essere riuscito a dettare le sue memorie ad un capitano dei carabinieri. Non più contadini ma briganti… non più bestie da lavoro ma uomini liberi.
Oltre il Cinespettacolo “La Storia Bandita”
Ma il Parco della Grancia non offre solo questo. Dislocati tra una folta vegetazione e tra continui saliscendi, numerose attrazioni possono impegnare l’intera giornata del visitatore. Per i più piccoli troviamo la possibilità di cavalcare docili asinelli, il Teatro dei Burattini, le tende e i fuochi all’aperto nell’Accampamento dei Briganti. Invece gli adulti troveranno un interessante coinvolgimento nel visitare i laboratori per la produzione del miele o assistere agli entusiasmanti spettacoli di Falconeria.
Tali intrattenimenti giornalieri sono cadenzati ad orari prefissati in modo da consentire a tutti di non perdere alcun appuntamento. Negli intervalli tra una rappresentazione e l’altra si può trascorrere il tempo alla ricerca dei prodotti locali offerti nei numerosi banchi di vendita. Non manca la possibilità di cenare anche con una appetitosa pizza margherita cotta in forno a legna da consumare sulle panchine messe a disposizione tra le ombre serali del bosco.
Info:
www.basilicataturistica.it – www.viaggidelmilione.com
www.marmomelandroviaggi.it – Brindisi di Montagna: www.parcograncia.it
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