Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Dolo-Vini-Miti: viaggio verticale tra vini e montagne

Dolo-Vini-Miti Val di Cembra vigneti

Raccontare il territorio della Val di Cembra e della Val di Fiemme attraverso Dolo-Vini-Miti, il festival della viticoltura eroica e verticale. La sua prima edizione si è svolta dal 6 al 15 ottobre in Trentino.

Dolo-Vini-Miti viticoltura verticale
Viticoltura verticale in Val di Cembra (ph. fabio parri © mondointasca)

La viticoltura verticale è una pratica agricola che sfrutta lo spazio in altezza per coltivare le piante, riducendo l’impatto ambientale e aumentando la produttività. Se in alcune parti del mondo si tratta di una novità, in altre è una tradizione antica e radicata, che richiede fatica e passione. È questo il caso della Val di Cembra, in Trentino, dove i vigneti si arrampicano su ripidi pendii, creando un paesaggio unico e suggestivo, che affianca quello delle vicine Dolomiti.

Dolo-Vini-Miti, che ha avuto la sua prima edizione dal 6 al 15 ottobre 2023, ha reso omaggio proprio alla viticoltura eroica e verticale che da sempre segna questa valle. Non solo, il festival ha rappresentato anche un’occasione unica per raccontare sia Val di Cembra che la Val di Fiemme da diverse angolazioni e sfumature, valorizzando le qualità e le caratteristiche dei rispettivi prodotti enogastronomici.

Dolo-Vini-Miti: paesaggio e patrimonio da salvaguardare
Val di Cembra Festival Dolo-Vini-Miti (credits Michael Dall'Agnol)
Val di Cembra Festival Dolo-Vini-Miti (credits Michael Dall’Agnol)

Per coltivare le viti in queste condizioni, l’uomo ha saputo creare opere straordinarie, come i muretti a secco, che sostengono i terrazzamenti e proteggono il suolo dall’erosione. Questi muri sono frutto di una sapienza antica e di una pazienza infinita, che hanno permesso di assemblare pietre senza alcun collante.

Oggi questi muri sono riconosciuti come Patrimonio immateriale Unesco, per il valore culturale e ambientale che rappresentano. Lungo i muri si possono vedere delle scale, che servono ai viticoltori per spostarsi tra i diversi livelli della vigna. La Val di Cembra è così un paesaggio unico e suggestivo.

Chiesa di San Pietro gioiello di arte e di storia
Dolo-Vini-Miti Val di Cembra Chiesa di San Pietro
Val di Cembra Chiesa di San Pietro (ph. fabio parri © mondointasca)

Il comune di Cembra, capoluogo della valle, ospita un monumento che ha attraversato i secoli e conserva al suo interno opere d’arte di grande valore come la chiesa di San Pietro. L’edificio sacro è il più antico della vallata e ha origini risalgono al V-VI secolo. Ma la vera sorpresa è al suo interno, dove si possono ammirare affreschi che raffigurano scene della vita di Gesù, con uno stile vivace e colorato; in netto contrasto con l’aspetto spoglio e austero della facciata esterna. Gli affreschi sono attribuiti a un maestro anonimo del XVI secolo, influenzato dalla scuola veneta. Sull’altare, invece, troneggia il Giudizio Universale, un capolavoro del pittore Valentino Rovisi, allievo di Giambattista Tiepolo.

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Festival Dolo-Vini-Miti attività in programma
Dolo-Vini-Miti degustazioni
Degustazioni (ph. fabio parri © mondointasca)

Il tema della verticalità è stato il fil rouge capace di legare insieme le diverse attività presenti nel programma del festival Dolo-Vini-Miti. Il programma conteneva una ricca offerta che abbracciava: degustazioni verticali, esperienze in cantina e distilleria, aperitivi e presentazioni di libri.

Ma anche Wine Trekking Gourmet per baite e vigneti, spettacoli teatrali e appuntamenti di “cenaforum”, oltre a convegni e tavole rotonde.

Montagna e vino, dialogo tra passione e sfida
Val di Cembra Dolomiti Tavola rotonda
Tavola rotonda (ph. fabio parri © mondointasca)

La Sala Oratorio di Cembra ha ospitato una tavola rotonda dal titolo “Verticalità: dalla montagna al vino, dal vino alla montagna”. Protagonisti a Dolo-Vini-Miti alcuni produttori del territorio e ospiti d’eccezione. A moderare la discussione Massimo Zanichelli, giornalista e scrittore esperto di vino e montagna.
Tra gli ospiti anche Manolo, famoso arrampicatore, alpinista e guida alpina italiana. Ha condiviso la sua passione per la montagna e il suo rapporto con la verticalità, raccontando le sue imprese e sottolineando l’importanza del rispetto per la natura.

Vino delle Dolomiti
Vini delle Dolomiti (ph. fabio parri © mondointasca)

Mauro Leveghi, presidente del Trento Film Festival, ha condiviso le sue riflessioni sul ruolo del cinema nel raccontare storie di montagna e vino. Walter Webber, ambasciatore Cervim, ha parlato dell’importanza della viticoltura di montagna e del suo impatto sul territorio, come strumento per la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità.
Infine, Nicola Zanotelli di cantina Zanotelli e Moreno Nardin di cantina Corvée hanno portato le loro esperienze di produttori di vino, parlando delle sfide e delle opportunità della viticoltura in montagna.

Wine Trekking Gourmet: pranzo stellato tra i vigneti
Dolo-Vini-Miti Cartello segnaletico
Cartello segnaletico (ph. fabio parri © mondointasca)

Dolo-Vini-Miti un’esperienza unica e indimenticabile. Solo con questa definizione si può rendere giustizia al Wine Trekking Gourmet che ha portato un nutrito gruppo di enotrekkers alla scoperta delle bellezze e dei sapori della Val di Cembra, in modo originale e delizioso. L’evento, organizzato con la collaborazione dello chef stellato Alessandro Gilmozzi del ristorante El Molin e con la partecipazione di altri ristoratori locali, ha offerto ai partecipanti la possibilità di degustare un menù gourmet itinerante, lungo un tracciato ad anello di 5 km tra i vigneti. Un menù preparato con ingredienti tipici del territorio e abbinato ai vini locali.

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Si è così potuto ammirare il paesaggio della Val di Cembra, caratterizzato da un giardino terrazzato, coltivato a vite da oltre 2.500 anni e sorretto da oltre 700 km di muretti a secco, Patrimonio immateriale Unesco. Qui si producono vini profumati dal sapore distintivo, frutto del clima fresco e ventilato e di un terreno vulcanico ricco di minerali.

Pranzo tra i vigneti (credits Michael Dall'Agnol)
Pranzo tra i vigneti (credits Michael Dall’Agnol)

In qualità di camminatori del gusto abbiamo attraversato alcuni dei luoghi più suggestivi della valle e assaporato cinque diverse portate. Segnatamente: finger food di benvenuto, trota bio marinata, pasta al kamut con pesto alla canapa e salsa XO allo speck. E ancora, petto di grigio alpina alla brace con polenta e insalata di cavolo rapa lievitato con crema al moscato rosa. Il tutto accompagnato dai vini locali, tra cui il famoso Müller Thurgau, lo Schiava, il Pinot Nero e il Trentodoc.

Dolo-Vini-Miti: verticale sul Pinot Nero
storica cantina Barone a Prato
Storica cantina Barone a Prato (ph. fabio parri © mondointasca)

Alla Cantina Barone a Prato a Segonzano, per Dolo-Vini-Miti è stato organizzato, in collaborazione con la Federazione Italiana Sommelier (FIS), una verticale di Pinot Nero, guidata da Raffaele Fischetti, Presidente Fis Trentino-Alto Adige. I partecipanti a Dolo-Vini-Miti hanno potuto degustare 9 diverse annate di Pinot Nero, provenienti da 3 cantine della Val di Cembra: Barone a Prato, Corvée e Pelz.

L’evento si è svolto in un palazzo del ‘500, situato tra le vigne di Piazzo di Segonzano, ai piedi del castello. La degustazione è stata accompagnata da Paolo a Prato, rappresentante della quarta generazione di questa famiglia di enologi, che ha aperto le porte della sua storica cantina, dove sono conservate bottiglie degli anni Cinquanta.

L’arte del lambicar: serata in distilleria
Dolomiti Val di Cembra distilleria a Faver
Distilleria a Faver (ph. fabio parri © mondointasca)

La grappa e l’acquavite di frutta della Val di Cembra vengono prodotte con materie prime locali e con una tradizione antica. “L’arte del lambicar” è stato organizzato dalla Distilleria Pilzer, una delle più prestigiose del Trentino. Il termine in dialetto cembrano significa “sopravvivere alla miseria con l’ingegno sfruttando quel poco che c’è”. L’evento si è svolto presso la sede della distilleria a Faver, in località Altavalle, dove i partecipanti hanno potuto visitare gli affascinanti alambicchi a bagnomaria, tipici della cultura trentina. Bruno Pilzer, il mastro distillatore, ha raccontato la storia e la passione che lo legano alla grappa.

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La serata è proseguita con una dimostrazione di Linda Gentilini, una barlady esperta in speziology, l’arte di creare cocktail usando le spezie. Gentilini ha presentato due cocktail originali creati con gli spiriti della Val di Cembra e un tocco di “alchimia”. Il primo cocktail, chiamato Albachiara, era fatto con grappa traminer, succo di limone, sciroppo di zucchero e acqua tonica. Il secondo cocktail, Sinfonia 11, era realizzato con acquavite di pera, succo di arancia, sciroppo d’agave e ginger beer.

Aperitivo dolomitico in Val di Fiemme
Dolo-Vini-Miti Piatti per la degustazione
Piatti per la degustazione (ph. fabio parri © mondointasca)

Gran finale al Dolo-Vini-Miti con l’Aperitivo Dolomitico a Bellamonte, in Val di Fiemme. Luogo incantevole, immerso nella natura e con vista sulle Pale di San Martino. La degustazione tecnica curata dal maestro assaggiatore ONAV Paolo Malfer, ha guidato i partecipanti alla scoperta di sei vini distintivi della Val di Cembra. Ad accompagnare i vini una selezione di formaggi del Caseificio Sociale Predazzo e Moena, quali il Puzzone di Moena DOP, il Cher de Fascia DOP, il Tosèla e lo Stracchino delle Dolomiti.

Dolo-Vini-Miti non è stato solo un festival, ma una vera e propria ‘ascensione verticale’ attraverso la sublime sinfonia di vini e montagne e un’occasione unica per scoprire la viticoltura eroica. Quindi, preparatevi a visitare, esplorare e, soprattutto, degustare. 

Info: visitvaldicembra.it e visitfiemme.it

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