Lunedì 29 Aprile 2024 - Anno XXII

Vitiligine: cause e cure di una malattia non contagiosa

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La vitiligine è una malattia cronica della pelle che si mostra con piccole e irregolari macchie bianche. Nel mondo ne sono affette circa 100 milioni di persone.

Iniziamo col dire che la vitiligine è una malattia non contagiosa della pelle, che si verifica a seguito di un’alterazione dei melanociti: in quel momento, piccole e irregolari macchie bianche si formano sulla pelle.

Questa malattia non è molto conosciuta ai più: vogliamo fornire degli approfondimenti sull’esistenza di una cura per la vitiligine, così come parlare dei sintomi e delle cause che concorrono alla sua manifestazione.

Cos’è la vitiligine

A darci la definizione è l’Istituto Superiore di Sanità: questa malattia della pelle ha un’origine sconosciuta ed è probabilmente autoimmune. A questo punto è doveroso aggiungere che non è in alcun modo pericolosa per la salute di chi ne soffre: non è contagiosa né dolorosa in sé.

Dal momento in cui si manifesta, la vitiligine presenta sin da subito un andamento piuttosto rapido, e copre molte aree della pelle, sebbene si verifichi maggiormente sul viso, sul collo e sulle mani, così come sulle zone vicine alle aperture, tra cui gli occhi e i genitali.

Si manifesta più comunemente a partire dai 20 anni di età – ma non è escluso possa arrivare anche durante l’adolescenza o l’infanzia stessa. Ad oggi ne è colpito l’1% della popolazione mondiale. Ma non si è registrata una prevalenza di sesso maschile o femminile.

Nota anche con il nome di leucodermia, non sono ancora state ben definite le cause della malattia autoimmune, che in ogni caso si verifica nel momento in cui avviene un blocco funzionale dei melanociti.

Quali sono le possibili cause

Proprio sulle cause si sta concentrando la ricerca scientifica al momento. La prima cosa da sapere è che la vitiligine tende a ripresentarsi nella stessa famiglia; pertanto, influisce una predisposizione genetica. Nel momento in cui le cellule attaccano e distruggono i melanociti, questi smettono di produrre la melanina: ne consegue che si formano le macchie bianche e irregolari sulla superficie dell’epidermide.

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Non è escluso che colpisca coloro che abbiano già delle patologie autoimmuni. Un terzo dei pazienti infatti ha altre malattie come Addison, tiroide di Hashimoto, diabete mellito. Al di là dei fattori ereditari, talvolta le possibili cause vanno ricercate in disfunzioni della tiroide, stress prolungato, abbassamento delle difese immunitarie o stress ossidativo.

Quella dello stress ossidativo, tuttavia, è solamente un’ipotesi, come lo è quella del perossido di idrogeno, che potrebbe essere in effetti un possibile fattore scatenante, in quanto potrebbe influenzare in modo negativo la pigmentazione cutanea.

Classificazione della vitiligine

Il 90% delle persone affette vengono colpite dalla vitiligine non segmentale o bilaterale. Esistono, però, altre quattro sottocategorie della vitiligine bilaterale: vitiligine generalizzata, vitiligine focale, vitiligine mucosale e vitiligine acrofacciale. Infine, troviamo anche quella segmentale, estremamente rara, e la vitiligine mista.

Sintomi e impatto psicologico

Nel momento in cui si manifesta la malattia, possiamo osservare sul corpo delle macchie di colore bianco, la cui dimensione è assolutamente variabile. Talvolta, le macchie aumentano di numero, fondendosi tra loro. Sebbene il disturbo in sé non rappresenti un rischio per la salute, è altrettanto importante proteggere la pelle dal sole, in quanto le complicazioni possono portare a ustioni solari.

Da non sottovalutare l’impatto psicologico. Un tema quest’ultimo molto sentito, anche dai personaggi dello spettacolo come Winnie Harlow. La modella affetta da vitiligine, diagnosticata a soli 4 anni, ha subito atti di bullismo e violenze verbali a scuola. Si invita, pertanto, a sentire sempre il parere di uno specialista in merito, ricordando che diffondere la cultura dell’accettazione è sempre la soluzione migliore per prevenire determinati episodi.

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Esiste una cura per la vitiligine?

Nel mondo circa 100 milioni di persone sono affette da vitiligine. Al momento non esiste ancora una cura definitiva, ma i sintomi possono essere attenuati grazie ad appositi trattamenti.

Non si può dunque eliminarla, ma si può scegliere di seguire un trattamento volto al miglioramento, come l’uso di corticosteroidi, farmaci immunosoppressori per uso locale, fototerapia, trapianto dei melanociti e depigmentazione.

Il trattamento principale è quello con corticosteroidi, dopo aver ricevuto la diagnosi. Si invita ad approfondire la tematica con il proprio medico, in quanto ogni situazione va valutata sulla base della cartella clinica del paziente. 

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