Carrara città del marmo
Dopo aver parlato della magnificenza di Pisa, della Certosa di Calci e del borgo dei ciliegi di Lari, il secondo reportage nella provincia Toscana tra Arte e Gusto ci porta a Carrara, la città del marmo, e a Colonnata, patria del lardo.
Nell’elenco delle 52 località più interessanti al mondo, il New York Times ha individuato Carrara, come unica meta italiana da visitare nel 2024. Noi l’abbiamo anticipato per esserci stati alla fine del 2023. La città è circondata dalle montagne, quelle Alpi Apuane dalle quali, fin dai tempi dei Romani, si estrae il pregiato marmo bianco. Nonostante le montagne mostrino le evidenti ferite da tali estrazioni, continuano a mantenere intatto il loro fascino.
Dal 30 gennaio 2024 Carrara è capoluogo di provincia, insieme al comune limitrofo di Massa, della provincia di Massa-Carrara. La città si trova al confine nord della Toscana, l’ultima prima di arrivare in Liguria.
Lo scopo della nostra presenza a Carrara si lega particolarmente alla conoscenza di alcuni artisti che dedicano la loro vita alla lavorazione del marmo.
Carrara: Accademia delle Belle Arti
Prima di raggiungere l’area nella quale sorgono i loro atelier, è irrinunciabile la visita all’Accademia di Belle Arti ospitata nel palazzo rinascimentale contiguo al duecentesco palazzo Cybo-Malaspina, caratterizzato dall’alto torrione merlato.
Oltrepassato l’ingresso abbiamo di fronte un’ampia scalinata in marmo il cui pianerottolo inferiore è abbellito dalla statua alata della Vittoria di Samotracia sulla quale si alternano luci colorate. Le numerose sale al suo interno ospitano la Biblioteca d’Istituto, una pinacoteca e una gipsoteca con gessi di vari autori – tra i quali il Canova – oltre alla Sala del Campionario dei marmi contenente tutte le tipologie dei marmi italiani.
Carrara: piazze, fontane, murale, monumenti
Attraversiamo velocemente la città non senza soffermarci ad osservare i “merletti” del rosone del Duomo di Sant’Andrea la cui facciata laterale è ornata dalla cinquecentesca Fontana del Gigante. Passiamo anche dinanzi ad alcuni monumenti celebri tra cui l’onnipresente statua a Garibaldi.
In Piazza d’Armi un monumento ricorda Alberto Meschi, un anarchico sindacalista strenuo difensore dei cavatori, mentre Piazza delle Erbe accoglie il murale di 200 metri quadri dedicato a Francesca Rolla, un’eroina della Resistenza che, il 7 luglio del 1944, si rivoltò contro le milizie tedesche.
A proposito di piazze. A causa della presenza del mercato settimanale, non ci è stato possibile ammirare in tutta la sua bellezza la centrale Piazza Alberica, circondata dai colorati palazzi rinascimentali e barocchi, ornata con dieci riquadri pavimentali realizzati con marmi rivenienti dalle vicine cave.
Gli artisti del marmo di Carrara
Ci spostiamo ora nel cosiddetto Polo Artistico di San Martino dove, grazie alla lungimiranza del signor Giannotti proprietario degli immobili, le ex strutture industriali furono concesse in uso agli artisti del marmo. Abbiamo avuto modo di conoscere la Cooperativa Scultori di Carrara dove Diego Zampolini, uno dei soci, ci ha spiegato come nello studio arrivino artisti da ogni parte del mondo per creare personalmente le loro opere o per commissionare alla cooperativa la realizzazione dei loro progetti. Tali lavori, ha tenuto a precisare Diego Zampolini, sono eseguiti esclusivamente a mano come hanno insegnato loro i padri artigiani, senza l’ausilio dei robot.
Ci spostiamo ora nella vicina frazione di Codena dove opera un altro artista: Michele Monfroni. Il laboratorio è sommerso dalle sue opere, alcune delle quali ancora in attesa di essere terminate. Tra le tante scorgiamo sculture in marmo che fanno corpo unico con rami d’albero, dando così vita a figure stilizzate di volatili. Ma l’opera che più ci ha impressionato è rappresentata da un bidoncino in plastica duplicato in marmo: posizionati l’uno accanto all’altro era difficile, a parte il colore, distinguere la bianca roccia dall’azzurra plastica.
Colonnata: al Lardo, al Lardo
È la curiosa insegna che abbiamo trovato a Colonnata, patria del lardo. Il piccolo paesino, di case in pietra e viuzze strette, è situato nella cornice naturale delle Alpi Apuane, tra i monti Maggiore, Spallone e Sagro, a 8 km ad est Carrara di fronte alla cave di marmo. Ci si arriva dall’antica strada che passa per i borghi di Vezzala e di Bedizzano. Il paese ha mantenuto in parte le proprie caratteristiche storiche originali improntate all’uso nelle opere murali del marmo lasciato a vista, nei portali, negli stipiti di porte e finestre e in altri componenti edilizi. Il monumento al cavatore che si trova sulla piccola piazzetta della chiesa e che guarda alle cave di fronte è davvero eloquente.
Qui, dal lontano 1949, opera la Larderia Fausto Guadagni con annessa trattoria per la degustazione e vendita del lardo di sua produzione. Gli ingredienti per ottenere tale prelibatezza derivano da allevamenti suini selezionati le cui carni, lavorate esclusivamente in inverno, stagionano in contenitori di marmo insieme a spezie ed erbe aromatiche.
Come ovvio, il prodotto IGP da loro commercializzato non aspetta altro che essere degustato in una ariosa sala con vista sulle montagne circostanti.
PHOTO GALLERY CARRARA E COLONNATA
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