Venezia ha dato i natali a tanti illustri personaggi e tra questi spicca una figura passata alla storia mondiale per intraprendenza, coraggio e desiderio di conoscenza. Si tratta di Marco Polo. Già il nome è un omaggio a San Marco patrono della città e dell’omonima piazza famosa in tutto il mondo.
Venezia ne celebra le gesta attraverso la mostra-organizzata nell’anno in cui ricorrono i 700 anni dalla morte-dal titolo emblematico: “I Mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento” visitabile dal 6 Aprile al 29 Settembre 2024 presso l’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale.
Medaglia del Presidente a “I Mondi di Marco Polo”
Curata da Chiara Squarcina, Giovanni Curatola con la collaborazione di Marco Guglielminotti Trivel, il progetto espositivo ha ottenuto il riconoscimento Medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La mostra è realizzata con la collaborazione speciale dell’università Ca’ Foscari Venezia e l’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai.
Alla conferenza stampa di venerdì 5 aprile tenuta nella Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale, sono intervenuti il Sindaco di Venezia, Maria Cristina Gribaudi, Presidente del MUVE, la rettrice dell’Università Ca’ Foscari e i curatori della mostra. Ognuno ha ribadito l’importanza del viaggio nel viaggio per celebrare, ripensare, raccontare Marco Polo, testimone del suo tempo e anticipatore di nuove sfide verso realtà diverse dalle nostre.
Percorso della mostra: 350 opere esposte
Il percorso espositivo va oltre ogni aspettativa. Vi sono esposti circa 350 opere d’arte, tra manufatti, reperti archeologici, documenti, manoscritti, provenienti da istituzioni italiane ed europee e prestiti da musei dell’Armenia, Qatar, Cina, Canada.
Le opere sono organizzate per aree tematiche, suddivise in dodici sezioni provviste di esaustive didascalie introduttive per portare a conoscenza di chiunque la straordinaria impresa di Marco Polo.
La “linea del tempo” presente nella prima sala, testimonia l’avventurosa vita di questo straordinario viaggiatore. Nelle sezioni successive, è un susseguirsi di raffinate cartografie, dei primi planisferi del mondo allora conosciuto.
Meraviglioso il ricco mappamondo proveniente dalla Biblioteca Marciana di Venezia.
Splendido esempio di pergamena incollata su tavola doppia, l’Atlante catalano risalente al 1375 che rappresenta una delle prime mappe dettagliate del Mediterraneo.
Dodici sezioni su “La casa di Marco Polo”
Le dodici sezioni sono intitolate: “La casa di Marco Polo”. In ognuna di esse sono esposti i reperti ritrovati dagli scavi compiuti nelle vicinanze del Teatro Malibran, dove si trovava la casa dei Polo.
In queste sezioni si racconta il suo tempo: “Vita e Opera di Marco Polo”, “Viaggiatori prima e dopo Marco Polo”, “I Mondi di Marco polo: Armenia”, “Islam”, “La Cina”, “L’India”, “La Fortuna di Marco Polo tra Ottocento e Novecento”.
Sono esposti numerose monete utilizzate sulla Via della Seta, frammenti di tessuti di seta, un astrolabio, un leggio in legno del 1272, un frammento di tessuto di seta provenienti dal Museo di Storia dell’Armenia. E ancora ceramiche cinesi, porcellane, reperti della cultura islamica con la preziosa miniatura della nascita del Profeta Maometto proveniente da Edimburgo.
Una preziosa collana d’oro iraniana di fine secolo XIII, il cenotafio di Siraq del Sacerdote e Principe Nestoriano dalla Cina, candelieri, vasellame, statuine funerarie, sigilli in bronzo, giada e lacca, ornamenti, vesti varie.
Una sala per attività interattiva
L’ultima sala è dedicata ad una divertente attività interattiva con lo scopo di coinvolgere il visitatore in un’esperienza visiva e multisensoriale. Una grande mappa illustra il viaggio di Polo da Venezia verso le Vie della Seta, attraversando il Vicino Oriente, il Pamir, l’Asia Continentale, le terre del Gran Khan fino ai mari dell’Indocina.
La curiosità sta nel poter indovinare quali spezie si trovano collocate nelle cassette a margine della mappa corrispondenti ai territori esplorati dall’illustre mercante ed esploratore. L’esperienza si chiude con uno spazio attivo in cui scrivere la propria idea di viaggio.
Conosciamo il grande viaggiatore
Marco Polo, nato a Venezia nel 1254, è conosciuto come uno dei più grandi esploratori e mercanti della storia. I suoi leggendari viaggi verso l’Oriente sono narrati con dovizia di particolari ne “Il Milione”, noto come “il libro delle meraviglie del mondo”. Un’opera dettata e trascritta da quel cronista del duecento che fu Rustichello da Pisa, suo compagno di cella durante la prigionia nelle carceri di Genova, a seguito del conflitto fra Genova e Venezia sul finire del XIII secolo.
Il contributo che Marco Polo ha lasciato all’umanità non ha precedenti nella storia. Ha aperto, assieme al coevo Dante Alighieri, un ponte verso un mondo nuovo per traghettare la società del Medioevo verso nuovi orizzonti mentali, spirituali e terreni.
I Viaggi verso l’Oriente
I suoi viaggi verso l’Oriente, durati complessivamente oltre 20 anni, sono la testimonianza di una personalità eclettica. Dotato di eccezionale coraggio, curiosità, spirito di adattamento, abilità diplomatiche, senso per gli affari, riuscì non solo ad aprire nuove vie commerciali, ma fu in grado d’interagire con etnie diverse nel rispetto delle altrui culture e fedi religiose.
Il suo primo viaggio epico iniziò nel 1271, quando appena diciassettenne, si unì al padre Niccolò e allo zio Matteo, già abili mercanti, per una nuova spedizione verso la Cina (Catai) attraversando l’Asia. Un viaggio verso un mondo sconosciuto, quindi denso di avventure. Il viaggio, infatti, percorso soprattutto a piedi, durò circa tre anni prima di raggiungere la Cina attraversando la Cappadocia, Baghdad, Samarcanda.
Alla corte del Khan
Arrivarono alla corte di Kublai Khan, l’imperatore mongolo definito un sovrano “illuminato” della dinastia Yuan.
Kublai Khan è colui che osò chiedere al pontefice, su intercessione proprio dei Polo, alcuni missionari cristiani e un poco di olio che ardeva nel Santo Sepolcro di Gerusalemme per donarlo alla madre, cristiana nestoriana.
Marco, di cui si conosce l’abilità diplomatica, godette delle simpatie dell’imperatore che lo nominò suo ambasciatore nei territori del vasto impero per 17 anni.
In questo lungo tempo, Marco Polo, ebbe l’opportunità di fare incontri, frequentare potenti regnanti e governatori conoscendo lingue, usi, costumi, religioni, culture diverse, ambienti naturali ed esotici, ignorati in Europa.
Marco Polo cittadino del mondo
In questo senso Marco Polo è “cittadino del mondo” e “ambasciatore della cultura” per la sua proverbiale versatilità a tessere amicizie privo di pregiudizi e stereotipi. Tra i suoi meriti l’aver favorito gli scambi commerciali tra Oriente ed Occidente e l’aver contribuito alla reciproca comprensione fra le due culture.
Marco Polo ha lasciato un’eredità immensa e continua in grado di influenzare la storia mondiale.
“Il Milione” tradotto in molte lingue, è suddiviso in capitoli e descrivono la situazione geografica, storica, etnologica, politica, scientifica dei territori attraversati dell’Asia fino al sud-est asiatico. Tra le spezie più apprezzate Marco Polo fece conoscere lo zenzero, la noce moscata, la cannella, il pepe, il chiodo di garofano, l’olio di sesamo.
I Polo fecero ritorno a Venezia nel 1295 attraverso un viaggio per mare che durò tre anni non meno avventuroso.
Nel 1300 Marco Polo sposò una nobildonna veneziana da cui ebbe tre figlie: Moretta, Bellela, Fantina.
Morì nella sua casa di Cannaregio il 9 gennaio 1324 lasciando alla moglie e alle figlie una cospicua eredità, descritta nel suo testamento, esposto nella sala a lui dedicata a Palazzo Ducale.
Una sua celebre citazione: «Non ho scritto neppure la metà delle cose che ho visto.»
Informazioni: www.visitmuve.it/mostra-marco-polo
MARCO POLO 700 PROGETTI CELEBRAZIONI A VENEZIA 2024
Ca’ Rezzonico-Museo del Settecento Veneziano
20 Aprile-15 Settembre 2024
Ospita l’installazione “Anime di Venezia” a cura dell’artista Lorenzo Quin. Sono esposte, nell’androne del palazzo, 15 statue realizzate in mesh, un intreccio metallico che rappresentano alcuni illustri protagonisti della vita della Serenissima nei secoli.
Museo Correr
24 Aprile-15 Ottobre 2024
“La via della scrittura” – Settecento anni di arte calligrafica tra oriente e occidente dedica uno speciale approfondimento sulle culture calligrafiche incontrate da Marco polo nel suo viaggio verso la Cina.
Museo di Palazzo Mocenigo
dal 14 al 30 Settembre 2024
È di scena “Marco Polo. I costumi di Enrico Sabbatini”. È esposta una selezione di abiti si scena utilizzati nella grandiosa produzione Rai del 1982 che vide compartecipazioni internazionali tra cui la Cina. Un omaggio al costumista Sabbattini, al compositore Ennio Morricone e al regista Giuliano Montaldo.
Ogni altra iniziativa, compresi laboratori didattici per scuole e famiglie, può essere consultata sul sito di MUVE.
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