Il Cilento, ancora poco esplorato, si snoda lungo La Via Silente. Per oltre 500 km, attraversa serre, antiche case coloniche, campi di grano ed ulivi centenari, che tempo e lavoro ha trasformato in preziose realtà produttive.
Custode dei veri “valori rurali”, l’Agriturismo è il vero ambasciatore del territorio. Ambasciatore capace, con la propria ospitalità, di far conoscere la campagna e i suoi prodotti, proposti in piatti genuini, sani e di qualità.
Pioppi è un piccolo borgo di pescatori in provincia di Salerno. Nel Palazzo Vinciprova si trova il Museo Vivente della Dieta Mediterranea che, grazie a Ancel Keys, scienziato statunitense, dal 2010 è Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.
Cilento di gusto con lo chef pescatore
Qui, sulla lunga spiaggia rocciosa che fronteggia un mare premiato con la “Bandiera Blu” e con le “5 Vele” di Legambiente, si trova una cucina di qualità e piena di gusto di Angelo Elefante, titolare, col fratello Rino del Karibù Club. Il loro locale ha ospitato la seconda edizione di Cilento di Gusto Art of Mixology, dell’Associazione Cilento Sport&Cultura. Evento dedicato alla dieta mediterranea e ai prodotti del Cilento.
Angelo è definito lo chef pescatore, per il pescato e i prodotti dell’orto a km 0 (il mare davanti il ristorante, l’orticello sul retro!). I suoi spaghetti sono con ragù di ricciola, gamberi, timo limonato, finocchietto e datterino giallo; oppure con alici fresche e finocchietto selvatico. Piatti semplici “che mio nonno preparava in barca dopo la giornata di pesca“, dice Angelo.
Castelnuovo Cilento, agriturismi nel parco
Poco distante, a Castelnuovo Cilento (SA) piccolo centro nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, l’Agriturismo Parmenide di Nicola Lamberti è esempio di laboriosità e passione, agricoltura sana e rispetto della natura. Prodotti a KM0 e una cucina dai sapori davvero autentici. Piatti gustosi e freschi realizzati dallo chef Alfredo Barone.
Poco oltre, l’agriturismo Anna dei Sapori è l’azienda familiare di Anna Nigro autrice del Bio-Distretto Cilento, primo al mondo. Da 15 anni promuove la valorizzazione delle tradizioni locali, lo sviluppo delle comunità rurali e un’agricoltura sostenibile e di qualità. Bisogna venire per scoprire i piatti autentici della terra cilentana, come i carciofi ‘mbuttunati, ripieni di uova e cacioricotta.
A Marina di Casal Velino, sempre nel cuore del Parco del Cilento, l’Agriturismo Zio Cristoforo di Stefano Crescenzo, persegue la tradizione con coltivazioni di pomodori gialli e succosi, olive ammaccate “salella”.
Presidio slow food per produzione di capicollo, pancetta, latte e formaggi di capra. Prodotti che “zio Antonio” prepara con cura insieme a pane, dolci semplici, crostate di marmellate di agrumi e dei meravigliosi fichi bianchi cilentani.
Borgofavola di Pisciotta
E’ chiamato “borgofavola”, il delizioso borgo medievale di Pisciotta, sospeso tra gli ulivi e mare. Tra piccole case in pietra, vicoli stretti e tortuosi Palazzo marchesale del XVII secolo, sul castello di epoca medievale e la Chiesa Madre dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, edificata nel XV secolo sopra un complesso di edifici religiosi più antichi, sono legati al nome dei Pappacoda, importante casata nobile napoletana, marchesi di Pisciotta per due secoli.
Marulivo Hotel, ex convento di suore trasformato in una struttura ricettiva ricca di fascino e bellezza, ha un’intrigante storia e una terrazza che lascia senza fiato per la bellezza! Valore aggiunto, è la promozione territoriale attraverso i prodotti di piccole aziende a conduzione familiare, come LA Made, cantina e prodotti tipici, tra salumi, formaggi, confetture di fichi bianchi.
In basso a Marina di Pisciotta, antico borgo di pescatori e rinomata località balneare, viene praticata l’antica pesca delle alici con la “menaica, Presidio Slow Food, portata dai greci e tramandata di generazione in generazione. Il nome deriva dalla particolare rete utilizzata solo a Marina di Pisciotta, per una pesca sostenibile, come Menaica L’antica arte del gusto, il laboratorio di Maria Coppola.
Tra vigneti, ulivi e macchia mediterranea
A pochi km da Pisciotta, nell’entroterra lungo la collina che domina la costa, l’Agriturismo Principe di Vallescura di Roberto Cavaliere tra vigneti, uliveti e macchia mediterranea, è un fabbricato rurale di fine ‘700. Ospita il ristorante dalla cucina tradizionale casereccia, con piatti tipici, paste fresche a mano, come i fusilli col ferretto e prodotti a km 0 di AMA, cooperativa di servizi con 80 soci conferitori, per il recupero di terreni abbandonati e produzioni di castagneti, oliveti, agrumeti.
Ad Ascea Marina, il Parco archeologico Elea-Velia, dalla sorgente locale Hyele, fondata intorno al 540 a.C. da esuli della città greca di Focea, è culla della scuola filosofica eleatica. Uno dei gioielli del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. A Elea la guida Paolo Puglia è il valore aggiunto alla visita della città, dedicata al dio Ermes, Mercurio, con i resti delle porte (Porta Rosa e Porta Marina), di un edificio termale, dell’acropoli, dell’agorà e del santuario di Poseidon Asphaleios e del pozzo votivo, a ridosso di Porta Marina.
Manualità e Artigianato
A Casalvelino, FEO è il nuovo ristorante Gormet del giovane Alessandro Feo, premiato ai campionati della Cucina Italiana. Ambienti raffinati e una personale interpretazione di una cucina all’avanguardia con prodotti locali e materie prime di assoluta eccellenza.
La mozzarella nella mortella è squisito formaggio vaccino a pasta filata della tradizione cilentana con fronde di mirto appena raccolte, come quello del Mastro Casaro Angelo Iannuzzi di Novi Velia, oltre al provolone del Monaco dop. Bello anche l’artigianato del legno lavorato di Arte Ulivo, azienda di artigianato di Erasmo Salsano, a Castelcivita (SA), uno dei pochi artigiani intarsiatori che si cimenta su pezzi o tronchi di ulivo. Tra paesaggi, arte, storia, enogastronomia e mare cristallino un viaggio nel Cilento sarà sempre una bella scoperta, tra sapori e saperi della tradizione e gusto di vivere.