Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Albania: i mille volti di un Paese da scoprire

Tirana Teatro-dell'opera

Il nuovo corso dell’Albania punta ad attrarre investimenti stranieri abbassando le tasse. La politica cerca opportunità economiche attraverso la promozione turistica. Un mondo ancora inesplorato

Parlamento Albania, conferenza-stampa
Parlamento Albania, durante la conferenza stampa

In Albania si respira una gran voglia di fare per mostrarsi capace ad accogliere. Il Paese sta investendo molto nello sviluppo di opportunità per la promozione turistica. L’ambizioso obiettivo è diventare una delle mete alternative di vacanze dei turismi mondiali. L’Italia è privilegiata per i collegamenti marittimi giornalieri della Adria Ferries per Durazzo. Previsti aperture di nuovi resort. Ad attrarre gli investimenti stranieri in Albania è il sistema di agevolazioni fiscali particolarmente vantaggioso per aziende e professionisti.

Il Paese ha varato una flat tax per le piccole e medie imprese che prevede zero tasse per fatturati fino a 50mila euro, per i primi dieci anni di attività. La tassazione sale al 15% per fatturati fino a 140 mila euro; mentre l’iva è al 6%, salvo i contributi sociali. Questo è emerso dalla visita al Premier Edi Rama e dalla conferenza stampa al Parlamento Albanese con l’On. Taulant Balla, leader del gruppo parlamentare socialista.

Albania, sgravi fiscali attraggono le imprese

Alberto Rossi Adria-Ferries

Prospettive vantaggiose per le imprese e per lo sviluppo del turismo. Queste  norme hanno attirato l’attenzione di grandi catene alberghiere a 5 stelle, hanno dichiarato il Ministro del Turismo Blenkdi Klosi e dal Ministro della Cultura Elva Margariti. Si è svolta anche una presentazione del patrimonio culturale e turistico del Paese. Il tema “Albania: un mondo inesplorato” è stato curato dal Presidente Alberto Rossi di Adria Ferries, insieme al Direttore AICS Tirana, Nino Merola, e all’Ambasciatore italiano Alberto Cutillo.

Tirana è il popolo albanese

Tirana-giardini

La capitale Tirana è l’emblema dell’impegno e della volontà del popolo albanese di riscattarsi da un passato controverso e doloroso. Un passato ancora presente nella coesistenza di vari stili architettonici. Dalle colorate armonie dell’epoca ottomana alle geometrie del periodo fascista, ai palazzoni grigi e squadrati del regime comunista.
L’arredo urbano di parchi e giardini è ben curato. Palazzi dal design moderno ed accattivante si fanno strada nei cantieri edili in vivace fermento. Il progetto economico-sociale di rinnovamento guarda al futuro con speranza.

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Trasformare i bunker in musei e luoghi di attrazione

Albania Museo Bunk'Art
Museo Bunk’Art

Tirana, come tante città albanesi, reca tracce visibili della dittatura comunista di Enver Hoxha, dal 1944 fino al 1985. Il Bunk’Art è uno di queste. Un vecchio bunker anti-atomico dedicato alle vittime del comunismo. Era nato come rifugio dell’élite politica albanese in caso di attacco nucleare. In tutto il Paese sono disseminati circa 700 mila bunker. Di recente trasformato in un interessante museo di storia ed arte contemporanea, il Bunk’Art è un edificio sotterraneo di cinque piani, con 106 stanze. Solo 24 di esse sono al momento convertite in sale espositive. Tra i progetti lanciati dal Governo locale c’è quello di rivalutare alcuni dei vecchi edifici della dittatura di Hoxha per allineare l’Albania alle tendenze turistiche europee.

Il Palazzo reale che non ha mai ospitato un re

Palazzo reale

Il Palazzo Presidenziale di Tirana, ovvero l’ex Palazzo Reale, oggi è chiamato il “Palazzo di Brigate” non è accessibile al pubblico. Il suo primato? È l’unico Palazzo Reale al mondo dove non ha mai dormito un re, nemmeno per una notte. A causa dello scoppio della seconda Guerra Mondiale e dell’invasione italiana nel 1939, Re Zog sfuggi dall’Albania senza mai aver avuto la possibilità di vedere compiuto il palazzo.
Nel centro città di Tirana, una piacevole scoperta è l’Hotel Colosseo, un 4 stelle delizioso, dagli ambienti curati ed armoniosi. Una bella cucina a vista e una ricca carta di vini delle migliori aziende italiane. Il personale è giovane, stanze confortevoli dai colori tenui e arredo sobrio e ricercato.

Le spiagge di Durazzo

Albania Durazzo
Durazzo

A circa 40 minuti da Tirana c’è Durazzo, una delle città più antiche dell’Albania nonché primo porto del Paese. Gode di una posizione invidiabile sul mare Adriatico che ne fa una delle città emergenti della nazione. Qui si trovano lunghe spiagge sabbiose più popolari e frequentate. La vicinanza al porto di Bari rende possibile continui scambi di merci e di vacanzieri.
Giunti a Durazzo, gli amanti di piatti a base di pesce suggeriamo una sosta fronte mare al Fresh Food Plaza Restaurant.
Ottimi piatti di pesce freschissimo e specialità locali come Shëndetli un dolce tipico albanese a base di grano saraceno, miele e noci. Sul dolce viene versato uno sciroppo caldo fatto con vaniglia, acqua e chiodi di garofano e decorata con marmellata di mirtilli e arance caramellate.

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L’antica Apollonia e Valona

Apollonia Monastero-Santa-Maria
Monastero di Santa Maria

Se vi piace l’arte e l’archeologia dovete visitare le rovine dell’antica città di Apollonia a 12 km a ovest della città di Fier, nell’Albania sud-occidentale. La si trova immersa tra alberi di ulivo, in cima a un’altura panoramica affacciata sulla pianura di Musacchia, il mare Adriatico e le colline di Mallakastra. All’interno del complesso del Museo di Apollonia, c’è il monastero bizantino e la chiesa di Santa Maria, con reperti della storia millenaria della città dal VI secolo a.C. al IV secolo d.C.
Sempre sulla costa, ma più a sud, Valona, Vlorë in albanese, prospiciente al Canale di Otranto, molto vicina alla costa italiana. Secondo porto più importante del Paese dopo quello di Durazzo, con belle spiagge, hotel moderni ed altri in costruzione ed un lungomare costellato di locali come Restorant bujar, che offre specialità di pesce.

Berat dalle mille finestre

Albania Berat
Berat

Alll’interno del Paese, alle falde del Monte Tomorr, Berat è una deliziosa cittadina sulle due rive del fiume Osum, chiamata la “città bianca dalle mille finestre”. Le case bianche ottomane arroccate una sopra l’altra sul pendio del colle a formare due quartieri opposti e simmetrici di Gorica e Mangalem. In cima alla collina campeggia il castello, eretto in epoca Illirica e ricostruito a difesa degli Ottomani. Un enorme complesso di stradine, vicoli e case di pietra ancora oggi abitato, dove sopravvive l’artigianato locale, principalmente tessuti e tappeti. Dentro le sue mura si trovano alcune chiese bizantine, la moschea Rossa, il Museo etnografico, dove sono esposti oggetti di artigianato tradizionale e parte di un bazar medievale ricostruito ed il Museo nazionale delle icone cristiane “Onufri”. Nel 2008 il centro storico di Berat è stato dichiarato patrimonio dell’umanità Unesco, quale “raro esempio di città ottomana ben conservata“.

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