New York è una città talmente straordinaria che va visitata seguendo un itinerario ben pianificato e non troppo frettoloso. New York affascina perché è un caleidoscopio di colori, di contrasti, di etnie, di food, di negozi e di business. I grattacieli che svettano l’uno accanto all’altro. Le auto che corrono su larghe corsie. I rumori di auto, bus e treni. La moltitudine di gente che cammina rapidamente o fa jogging lungo le piste pedonali, sono solo uno degli aspetti della città. La “Grande Mela” colpisce il turista per un quid pragmatico e libero dello spirito americano, simboleggiato proprio dalla Statua della Libertà. Che tu sia magro o grasso, curato nel tuo outfit o trascurato, benestante o meno, passi sempre inosservato. Per la mentalità americana ciò che conta è scambiarsi gentilmente un semplice “hi, hello, morning”.
In 48 ore a New York: si comincia da Central Park
New York è innanzi tutto una città sull’acqua. E’ divisa in cinque distretti: Manhattan, Staten Island, Brooklyn e Queens si trovano all’estremità occidentale della grande isola di Long Island, il Bronx, invece, è una penisola circondata su tre lati dall’acqua. Iniziamo il nostro tour di 48 ore a New York da Central Park. Il parco, aperto nel 1856, è situato fra due quartieri residenziali: l’Upper West Side e l’Upper East Side. Il parco è definito il “polmone verde della città”. Tra i numerosi viali il The Mall è fiancheggiato da 150 olmi. Qui si trova la Bethesda Fountain, la più antica fontana pubblica. E poi la Strawberry Fields Memorial, giardino internazionale di pace, concepito da Bruce Kelly architetto paesaggista su un’area di 10mila mq dedicata alla memoria del cantante John Lennon, inaugurato nel 1985 alla presenza della moglie Yoko Ono.
Altri monumenti presenti nel parco sono il Belvedere Castle, il Metropolitan Museum of Art (sul lato orientale) e l’American Museum of Natural History (sul lato occidentale). Vi sono anche il Central Park zoo e il Wollman Rink dove poter pattinare sul ghiaccio in inverno. Passeggiando lungo i sentieri e i viali del parco, è facile imbattersi in scoiattoli che sembrano essersi adattati all’habitat cittadino.
Proseguendo verso sud, incontriamo il Columbus Circle, una celebre piazza situata all’incrocio tra Broadway, la Eighth Avenue e Central Park dove si trova il monumento dedicato a Cristoforo Colombo.
In 48 ore a New York: Trump Tower e lo stile British
Proseguiamo in direzione sud-est e incontriamo la famosa Trump Tower, sulla elegante Fifth Avenue. Il grattacielo consta di 58 piani con appartamenti di lusso, negozi, bar e ristoranti dagli ambienti sontuosi. All’altezza della 23rd Strett incontriamo il Flatiron Building, ovvero il grattacielo dalla forma triangolare costruito nel 1902 a cui si deve il nome che letteralmente significa “ferro da stiro”. Altri edifici rinomati sono la New York University, il Lincoln Center.
Per ritrovare lo stile british è sufficiente inoltrarsi nel Greenwich Village dove l’atmosfera è più rilassante. Gli edifici sono in mattoni rossi, finestre all’inglese, cancellate in ferro battuto, porte in stile neoclassico. In questo quartiere residenziale sono stati girati film e fiction tra cui la famosa serie di Friends. Si trovano pure la prima casa del famoso attore Cary Grant (definita la più stretta della Grande Mela) e l’edificio che segnò l’epoca della grande depressione del 1929.
In 48 ore a New York: Little Italy e Chinatown
Il nostro tour in 48 ore a New York continua verso Little Italy, un agglomerato di case, negozi e ristoranti dalle facciate rosse con scale esterne in ferro. Un tempo quartiere di immigrati italiani, oggi è stato assorbito dalla vicina Chinatown, dove pullulano negozi con prodotti alimentari cinesi. Rimane un quartiere chiassoso, multicolore e affollato con banche, tribunali civili e penali. Non lontano si trova il quartiere di SoHo il cui nome deriva dalla sua posizione geografica (SoHo= South of Houston Street) con le case dalle caratteristiche facciate in ghisa e le scalette antincendio.
In 48 ore a New York: Corte di Giustizia, Financial District
Proseguendo verso la city finanziaria incontriamo l’edificio sede della Corte di Giustizia di Manhattan. Monumentale, in perfetto stile neoclassico caratterizzato da un grande timpano con colonnato sormontato da capitelli corinzi. Ed ora ci avviciniamo ad ammirare la famosa Wall Street, che rappresenta il distretto finanziario, ovvero il Financial District. La strada deve il suo nome (wall, muro) a una palizzata costruita nel 1653 dagli olandesi per proteggere i coloni dalle incursioni degli indiani. Tra gli edifici più interessanti della zona ricordiamo il New York Stock Exchange, sede della Borsa Valori, e la Trinity Church.
Singolari sono le due statue, poste all’esterno nella piccola piazza che fa parte del Bowling Green Park, raffiguranti una bambina come simbolo delle battaglie per l’emancipazione femminile e il toro simbolo del rialzo finanziario. Si prosegue verso Battery Park, un luogo denso di storia, di ricordi commemorativi e di bellezze naturali. Il parco, con una striscia di verde di oltre un chilometro, s’affaccia sulla punta estrema di Manhattan e lungo la promenade si possono scorgere la Ellis Island e la Liberty Island dove sorge la Statua della Libertà. Pesante 225 tonnellate e alta 46 metri fu ideata da due francesi e la sua inaugurazione avvenne nel 1886. Nella mano sinistra la Libertà regge la dichiarazione d’indipendenza, nella destra impugna la torcia e sotto i piedi schiaccia le catene della tirannia, mentre le punte della corona stanno a simboleggiare i continenti.
In 48 ore a New York: New World Trade Center luogo di memoria
Per uno spuntino veloce ci fermiamo presso l’Hudson Eats Center all’interno del Brookfield Place, grattacielo dotato di ogni comfort, dai vari luoghi di ristoro ai negozi. Attraversiamo l’Oculus, la stazione ferroviaria costruita da Santiago Calatrava compresa tra la torre 2 e 3 del World Trade Center. E’ una struttura bianca immensa che simboleggia una colomba liberata e rappresenta la rinascita di New York dopo l’11 settembre 2001.
La nostra visita prosegue poi verso il New World Trade Center luogo di memoria dove l’11 settembre 2001 avvennero gli attentati terroristici che abbatterono le Twins Tower. One World Trade Center, noto come Freedom Tower (Torre della Libertà), è il sesto grattacielo più alto del mondo. Al Memorial Center, al posto delle torri abbattute, ora si trovano due grandi vasche con fontane sul cui periplo è riportata l’iscrizione dei nomi di tutte le vittime. Inutile dire quanto sia profonda la commozione da parte di tutti nell’osservare quanto rimane a imperitura memoria.
In 48 ore a New York: lo spettacolo di Times Square di notte
Da qui ci spostiamo verso l’Hudson Parkway dove possiamo ammirare L’Intrepid Sea-Air Space Museum con la portaerei della seconda guerra mondiale e il Concorde ancorati al Pier 86 sulla 46th Street. Times Square visitata di notte è uno spettacolo di luci e di colori. Il capo spesso rivolto all’insù per ammirare gli imponenti grattacieli sfavillanti con le insegne pubblicitarie, i negozi grandi e piccoli, i ristoranti e bar, i teatri alla Broadway con le locandine animate e digitali.
La piazza, come altri luoghi di New York è utilizzata spesso come set cinematografico. L’Empire State Building è il grattacielo in stile art decò situato nella Midtown di Manhattan, uno dei simboli della città. Alto 443 metri è stato per anni il grattacielo più alto al mondo, fino a quando non è stato superato dal Bury Khalifa di Dubai. Lo skyline su New York è assicurato all’86° piano. Ciò che lo contraddistingue da altri grattacieli è la sommità che termina con uno svettante pennone.
Tour de force a New York in 48 ore
Continua il nostro tour de force in 48 ore a New York. East River, lo stretto marittimo che separa Manhattan da Brooklyn e dal Queens. Passando lungo le strade di Manhattan raggiungiamo il distretto di Brooklyn non senza osservare le bizzarre decorazioni delle case allestite per la festa di Halloween. E’ a Dumbo che possiamo avere la visione spettacolare del Brooklyn Bridge e del Manhattan Bridge con in prospettiva l’Empire State Building. Dumbo è un acronimo che significa Down Under Manhattan Bridge Overpass e comprende una zona costellata di edifici rossi, un tempo fabbriche e magazzini, oggi loft costosissimi. Troviamo gallerie d’arte, boutique e appartamenti lussuosi. Percorrendo il Manhattan Bridge, molto trafficato, possiamo osservare i murales delle abitazioni dei quartieri bassi e le famose project house, ovvero abitazioni dai tipici mattoni rossi.
In 48 ore a New York: il ponte di Brooklyn e il Queens
Il ponte di Brooklyn è il primo ponte sospeso del mondo, inaugurato nel 1883. Lungo 2 km, alto 84 metri, risulta di grande effetto. Fu progettato da Johann Roebling che aveva brevettato uno speciale cavo d’acciaio galvanizzato utile per le chiatte. La struttura conferisce al ponte un’immagine di leggerezza in contrasto con le possenti torri gotiche in pietra.
La promenade lungo il Gantry Park nel distretto dei Queens a Long Island City offre panorami mozzafiato. Siamo nel parco che ospita la famosa scritta della Pepsi Cola. Da qui si vedono, senza ostacoli o costruzioni varie, la Statua della Libertà, lo Skyline di Manhattan con il Palazzo delle Nazioni Unite, gli alti grattacieli, la Roosevelt Island e i due ponti sospesi. E’ un’autentica oasi di pace e tranquillità dove passeggiare, fare una sosta per scatti fotografici, fare jogging o semplicemente sorseggiare un aperitivo in uno dei bar.
Altri centri d’interesse da non trascurare i numerosi musei: il Metropolitan Museum of Art; il Museum of Modern Art; il Solomon Guggenheim Museum, l’American Museum of Natural History; il The Frick Collection e il Whitney Museum of American Art.
Informazioni utili:
Per soggiorni turistici a New York e nel resto degli USA è necessario l’Esta. E’ un’autorizzazione che si richiedere on line al sito ufficiale degli Stati Uniti e costa $ 14 – https://esta.cbp.dhs.gov/esta/
Per visitare delle attrazioni si può acquistare un carnet al sito: https://it.citypass.com/new-york
Dove dormire
Noi abbiamo soggiornato per due notti: al Fairfield Inn & Suites by Marriott New York Manhattan/Central Park, www.marriott.com
Si ringraziano Renbel Travel di Verona e Pachamama Viaggi di Thiene per l’ottima organizzazione del viaggio.
Dove mangiare
New York non è a buon mercato. Un semplice panino può costare anche 16 dollari. Se si va al ristorante bisogna tener conto che oltre alle tasse di servizio va aggiunta la mancia obbligatoria al cameriere nell’ordine del 10-20% sulla spesa.
Si può spendere meno nei supermarket con cucina annessa dove i pasti caldi e freddi sono veramente economici. Noi abbiamo scelto l’Hudson Market situato nella 57th Strett vicino al nostro Hotel. Per una cena a base di primo e verdura abbiamo speso circa 10 dollari.
Altri market con questa tipologia ci sono ovunque. E poi ci sono gli Street Food dove il costo medio oscilla tra 5 e 10 dollari.
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