Al concerto di Santo Stefano, a Montanaro, il prossimo 26 dicembre il pubblico potrà ascoltare l’imitazione in musica del verso degli uccelli. Per il tradizionale evento delle feste del comune del torinese, nella chiesa di Santa Maria Assunta, Rodolfo Bellatti, maestro esperto nella musica per organo, ha scelto dei brani di Ottorino Respighi tratti dall’opera Gli Uccelli. Il verso della colomba, della gallina, dell’usignolo, del cucù, si sentiranno distintamente, in musiche che l’italiano Respighi, negli anni 1927-28, scrisse rielaborando brani del Seicento.
È un aspetto suggestivo per un evento che ogni anno, con la sola eccezione del periodo di pandemia, raccoglie a Montanaro molti spettatori, incuriositi dalla proposta musicale e dallo strumento scelto: l’organo di Montanaro, uno strumento la cui prima costruzione risale al 1810, che stupisce ancora oggi per le sue dimensioni e per le sue 2400 canne.
Concerto di Santo Stefano col maestro Rodolfo Bellatti
Spiega il maestro Rodolfo Bellatti: “Forse non tutti sanno che l’organo è uno degli strumenti più diffusi al mondo e con la storia più antica. È uno strumento molto complesso, che veniva utilizzato come una piccola orchestra ed è al tempo stesso molto versatile. Ogni organo è un’opera d’arte, un unicum con potenzialità e caratteristiche differenti”.
Alcuni brani della suite Gli Uccelli sono stati trascritti da Bellatti per essere suonati sull’organo; ma al concerto di Santo Stefano il maestro ha promesso di esibirsi anche in musiche natalizie e di altri autori. Bellatti, classe 1973, è diplomato in organo e cembalo al conservatorio Paganini di Genova. Organista, docente, più volte premiato in concorsi nazionali e internazionali, è promotore di numerose iniziative per valorizzare gli organi storici.
Storia, musica e arte
Il concerto di Santo Stefano a Montanaro è a cura di Antichi Organi del Canavese, collana discografica senza scopo di lucro, e Pro Loco di Montanaro. Ha il patrocinio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Montanaro. L’organo che suonerà il maestro vanta una storia di più secoli, si tratta di uno strumento storico, la cui prima costruzione risale al 1810, a cura dei fratelli Giovanni e Giacinto Bruna di Miagliano (Bi). I Bruna realizzarono uno strumento di 2700 canne, il più grande costruito da loro e tuttora uno degli organi più maestosi del piemontese.
Anche la chiesa di Santa Maria Assunta che lo ospita è un pezzo di storia. Fa infatti parte del settecentesco complesso Vittoniano, realizzato dall’architetto Bernardo Antonio Vittone insieme al campanile, la chiesa di Santa Marta, la Casa comunale. Pianta a croce latina, una sola navata e otto cappelle laterali, la chiesa di Santa Maria Assunta vanta l’altare maggiore in marmo, l’organo monumentale, il Battistero del 1768, gli armadi in ebano della sacrestia. Si sono conclusi da pochi giorni i lavori di restauro sul campanile del complesso Vittoniano.
Il concerto è a ingresso libero. L’orario è alle 15.30
Come arrivare:
Montanaro si trova a circa 30 km a Nord di Torino e circa 8 da Chivasso. Da Torino, per raggiungere Montanaro è sufficiente prendere la A4, uscire a Chivasso e prendere la SP182, o, in alternativa, la ex statale 26.